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G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica

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Capitolo 5<br />

12. Il sotto<strong>di</strong>fferenziale<br />

Anche in questo paragrafo supponiamo che tutti gli spazi normati che intervengono siano reali.<br />

Se f : R → R è una funzione convessa <strong>di</strong>fferenziabile, un punto x ∈ R è <strong>di</strong> minimo per f se<br />

e solo se f ′ (x) = 0 . Inoltre, f ′ è una funzione monotona non decrescente e continua, per cui,<br />

per ogni ε > 0 , la funzione x ↦→ εx + f ′ (x) è invertibile e la sua inversa è non decrescente e<br />

<strong>di</strong>fferenziabile e ha derivata ≤ 1/ε . Vogliamo generalizzare questi fatti al caso <strong>di</strong> una generica<br />

funzione convessa su uno spazio normato. Vedremo che è essenziale l’ipotesi <strong>di</strong> s.c.i. L’estensione<br />

parte da una <strong>di</strong>suguaglianza.<br />

Ripren<strong>di</strong>amo il caso <strong>di</strong> una funzione f : R → R convessa <strong>di</strong>fferenziabile: per ogni x ∈ R<br />

fissato, vale la <strong>di</strong>suguaglianza<br />

f(x) + f ′ (x)(y − x) ≤ f(y) per ogni y ∈ R . (12.1)<br />

Se ora lasciamo cadere l’ipotesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziabilità, abbiamo comunque, in ogni punto x , l’esistenza<br />

delle derivate unilatere f ′ ±(x) finite e continua a valere la <strong>di</strong>suguaglianza ottenuta dalla (12.1)<br />

sostituendo f ′ (x) con una delle due derivate f ′ ±(x) o, più in generale, con un numero reale fra<br />

queste compreso. Anzi, i numeri reali ξ tali che la <strong>di</strong>suguaglianza f(x) + ξ(y − x) ≤ f(y) valga<br />

per ogni y ∈ R sono tutti e soli quelli dell’intervallo [f ′ −(x), f ′ +(x)] .<br />

Consideriamo ora il caso <strong>di</strong> una funzione f : R n → R convessa <strong>di</strong>fferenziabile. L’analoga<br />

della (12.1) è f(x) + ∇f(x) · (y − x) ≤ f(y) e l’analoga della sua generalizzazione al caso non<br />

<strong>di</strong>fferenziabile <strong>di</strong>venta<br />

f(x) + ξ · (y − x) ≤ f(y) per ogni y ∈ R n (12.2)<br />

ove ora ξ è un elemento <strong>di</strong> R n anziché un numero reale. Se ora vogliamo generalizzare possiamo<br />

sostituire l’ambiente R n con uno spazio prehilbertiano V e rimpiazzare il prodotto scalare euclideo<br />

con il prodotto scalare <strong>di</strong> V nella (12.2). Ma si può fare <strong>di</strong> più: quando non c’è il prodotto scalare,<br />

c’è comunque la dualità, che tuttavia comporta che i due argomenti non siano vettori <strong>di</strong> V ma<br />

elementi <strong>di</strong> V ∗ e V rispettivamente.<br />

12.1. Definizione. Siano V uno spazio normato e f : V → (−∞, +∞] una funzione convessa<br />

propria. Se x ∈ V , chiamiamo sotto<strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> f in x l’insieme ∂f(x) costituito dai punti<br />

ξ ∈ V ∗ tali che<br />

f(x) + 〈ξ, y − x〉 ≤ f(y) per ogni y ∈ V . (12.3)<br />

Chiamiamo poi sotto<strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> f l’applicazione ∂f : V → 2V ∗<br />

che a ogni x ∈ V associa il<br />

sotto<strong>di</strong>fferenziale ∂f(x) <strong>di</strong> f in x e dominio <strong>di</strong> ∂f l’insieme D(∂f) costituito dagli x ∈ V tali<br />

che ∂f(x) non è vuoto.<br />

Notiamo che comunemente si usa identificare ∂f con il suo grafico, cioè con l’insieme delle<br />

coppie (x, ξ) ∈ V × V ∗ tali che valga la (12.3).<br />

12.2. Esempio. Nel caso <strong>di</strong> una funzione convessa f : R → R , abbiamo<br />

∂f(x) = [f ′ −(x), f ′ +(x)] per ogni x ∈ R<br />

se identifichiamo R ∗ a R in modo canonico. In particolare D(∂f) = R .<br />

12.3. Proposizione. Nelle con<strong>di</strong>zioni della Definizione 12.1, sia x ∈ D(∂f) . Allora x appartiene<br />

anche a D(f) e f è s.c.i. in x .<br />

Dimostrazione. Preso ξ ∈ ∂f(x) e scritta la (12.3) con un y ∈ D(f) (che esiste dato che f è propria),<br />

deduciamo f(x) < +∞ , cioè x ∈ D(f) . Supponiamo ora xn → x . Scelto ξ ∈ ∂f(x) e preso y = xn<br />

nella (12.3), otteniamo f(x) + 〈ξ, xn − x〉 ≤ f(xn) per ogni n , da cui<br />

f(x) = lim<br />

n→∞<br />

per cui f è sequenzialmente s.c.i. in x .<br />

132<br />

� f(x) + 〈ξ, xn − x〉 � = lim inf<br />

n→∞<br />

� f(x) + 〈ξ, xn − x〉 � ≤ lim inf<br />

n→∞ f(xn)<br />

Gianni <strong>Gilar<strong>di</strong></strong>

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