13.01.2013 Views

G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica

G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica

G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Il Teorema <strong>di</strong> Hahn-Banach<br />

11.2. Esercizio. Dimostrare che l’in<strong>di</strong>catrice IC <strong>di</strong> C data dalla (10.1) è una funzione convessa<br />

se e solo se C è convesso.<br />

Il risultato successivo afferma che f è convessa se e solo se vale la <strong>di</strong>suguaglianza<br />

f(tx + (1 − t)y) ≤ tf(x) + (1 − t)f(y) per ogni x, y ∈ V e t ∈ (0, 1) (11.1)<br />

o, in modo equivalente, se e solo se vale la <strong>di</strong>suguaglianza<br />

f(tx + (1 − t)y) ≤ tf(x) + (1 − t)f(y) per ogni x, y ∈ D(f) e t ∈ (0, 1) . (11.2)<br />

L’equivalenza fra le (11.1) e (11.2) è chiara: fissati infatti x e y , la <strong>di</strong>suguaglianza <strong>di</strong> (11.1) è<br />

automaticamente sod<strong>di</strong>sfatta da ogni funzione f se almeno uno dei punti considerati non appartiene<br />

a D(f) , dato che il secondo membro è +∞ in questo caso. Notiamo che la (11.2) si può riscrivere<br />

nella forma<br />

f(y + t(x − y)) ≤ f(y) + t(f(x) − f(y)) per ogni x, y ∈ D(f) e t ∈ (0, 1) .<br />

Al contrario, l’analoga scrittura con x, y ∈ V potrebbe far intervenire +∞ − ∞ ed è quin<strong>di</strong> da<br />

evitare. Allo stesso modo sono da evitare i due valori t = 0 e t = 1 se si vogliono lasciare x e y<br />

generici in V , per non incappare nella forma 0 · ∞ .<br />

11.3. Proposizione. Siano V uno spazio vettoriale e f : V → (−∞, +∞] . Allora f è convessa<br />

se e solo se vale la (11.1), o, equivalentemente, la (11.2).<br />

Dimostrazione. Sia f convessa e siano x, y ∈ D(f) e t ∈ (0, 1) . Allora i due punti p = (x, f(x)) e<br />

q = (y, f(y)) appartengono a epi f per cui a epi f pure appartiene il punto tp + (1 − t)q . Esplicitato ciò,<br />

si ha la (11.2). Valga ora la (11.2) e siano p = (x, u) e q = (y, v) due punti <strong>di</strong> epi f e t ∈ (0, 1) . Allora<br />

f(x) ≤ u e f(y) ≤ v da cui<br />

f(tx + (1 − t)y) ≤ tf(x) + (1 − t)f(y) ≤ tu + (1 − t)v.<br />

Quin<strong>di</strong> tp + (1 − t)q = (tx + (1 − t)y, tu + (1 − t)v) ∈ epi f .<br />

11.4. Esercizio. Con le notazioni della Definizione 11.1, <strong>di</strong>mostrare che il dominio D(f) è<br />

convesso e che, per ogni α ∈ R , è convesso l’insieme Sα = {x ∈ V : f(x) ≤ α} . Mostrare poi che,<br />

al contrario, la convessità <strong>di</strong> tutti gli Sα non implica quella <strong>di</strong> f .<br />

11.5. Esercizio. Si osservi che, se V è uno spazio normato, la composizione g ◦ h <strong>di</strong> una<br />

funzione h : V → R convessa con una funzione g : R → R non decrescente e convessa è una<br />

funzione convessa e si deduca che per ogni p ≥ 1 è convessa la funzione x ↦→ �x� p , x ∈ V .<br />

11.6. Osservazione. Analogamente è convessa la funzione x ↦→ |x| p se | · | è una seminorma.<br />

Ad esempio, è convessa la funzione f : W 1,p (Ω) → R definita da f(v) = �∇v� p p .<br />

Sappiamo che, se V è uno spazio normato <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita, esistono funzionali lineari<br />

L : V → R che non sono continui. Anzi, un tale funzionale è <strong>di</strong>scontinuo in ogni punto. Siccome<br />

ogni funzionale lineare è convesso, ve<strong>di</strong>amo che la nozione <strong>di</strong> convessità è lontana dall’implicare<br />

quella <strong>di</strong> continuità. D’altra parte l’aggiunta dell’ipotesi <strong>di</strong> continuità a quella <strong>di</strong> convessità è spesso<br />

inutilmente gravosa. Nei problemi <strong>di</strong> minimo, le buone ipotesi si ottengono abbinando convessità,<br />

s.c.i. e una con<strong>di</strong>zione all’infinito. Più precisamente, abbiamo il teorema che presentiamo dopo due<br />

lemmi <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà generale. Segnaliamo comunque che si può <strong>di</strong>mostrare che ogni funzione convessa<br />

propria s.c.i. è continua in tutti i punti interni al suo dominio.<br />

11.7. Lemma. Siano V uno spazio normato e f : V → (−∞, +∞] una funzione convessa<br />

s.c.i. Siano inoltre {xn} una successione debolmente convergente a un punto x ∈ V tale che la<br />

successione {f(xn)} converga a un numero reale λ . Allora f(x) ≤ λ .<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>Funzionale</strong><br />

127

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!