G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica
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Il Teorema <strong>di</strong> Hahn-Banach<br />
Siccome C ∞ c (R d ) è denso in W 1,p (R d ) (si ricor<strong>di</strong> la (II.3.5)), la <strong>di</strong>suguaglianza ottenuta vale anche<br />
per ogni u ∈ W 1,p (R d ) . Riassumendo<br />
se p ∈ (1, +∞) con<strong>di</strong>zione necessaria e sufficiente perché una funzione u ∈ L p (R d )<br />
appartenga a W 1,p (R d ) è che esista una costante M tale che valga la (6.3).<br />
La con<strong>di</strong>zione è solo necessaria se p = 1 e, per p ∈ [1, +∞) , se u ∈ W 1,p (R d ) , si può prendere<br />
M = �∇u�p nella (6.3).<br />
7. Compattezza debole sequenziale<br />
Cerchiamo <strong>di</strong> dedurre un risultato <strong>di</strong> compattezza debole sequenziale dal Teorema 6.6: ogni successione<br />
limitata {xn} <strong>di</strong> elementi dello spazio <strong>di</strong> Banach V ha una sottosuccessione debolmente<br />
convergente. Questo risultato è falso per un generico spazio <strong>di</strong> Banach e ora ne ve<strong>di</strong>amo il motivo.<br />
Considerando la successione {Jxn} immagine della data tramite l’isomorfismo canonico, successione<br />
che pure è limitata. Ricordando la corrispondenza (4.9) che J induce fra convergenza<br />
debole in V e convergenza debole* in V ∗∗ , si può pensare <strong>di</strong> dedurre che {xn} ha una sottosuccessione<br />
convergente debolmente. Ma questo tentativo si inceppa. Prima occorrerebbe un’ipotesi <strong>di</strong><br />
separabilità su V ∗ . D’altra parte da {Jxn} potremmo solo estrarre una sottosuccessione {Jxnk }<br />
convergente debolmente* in V ∗∗ a un certo elemento F ∈ V ∗∗ e un can<strong>di</strong>dato x ∈ V limite debole<br />
<strong>di</strong> {xnk } dovrebbe verificare Jx = F . Dunque serve anche l’ipotesi <strong>di</strong> riflessività.<br />
Al fondamentale risultato <strong>di</strong> compattezza debole ne premettiamo uno <strong>di</strong> riflessività, che riesce a<br />
farci evitare ipotesi <strong>di</strong> separabilità. Segnaliamo però fin d’ora che questo ha anche altre conseguenze<br />
notevoli, come sarà evidenziato nel capitolo de<strong>di</strong>cato agli spazi riflessivi. La <strong>di</strong>mostrazione che<br />
<strong>di</strong>amo utilizza per ben due volte il Teorema <strong>di</strong> Hahn-Banach.<br />
7.1. Teorema. Ogni sottospazio chiuso V0 <strong>di</strong> uno spazio riflessivo V è esso stesso riflessivo.<br />
Dimostrazione. Denotiamo con J : V → V ∗∗ e con J0 : V0 → V ∗∗<br />
0<br />
gli isomorfismi canonici degli spazi V<br />
e V0 rispettivamente. Usando il fatto che J è suriettivo e che V0 è chiuso <strong>di</strong>mostriamo che J0 è suriettivo.<br />
Sia F0 ∈ V ∗∗<br />
0 . Definiamo F : V ∗ → K me<strong>di</strong>ante la formula F (f) = 〈F0, f|V0 〉 per f ∈ V ∗ e osserviamo<br />
che F ∈ V ∗∗ , per cui F = Jx per un certo x ∈ V . Abbiamo dunque<br />
〈f, x〉 = 〈F, f〉 = 〈F0, f|V0 〉 per ogni f ∈ V ∗ . (7.1)<br />
Dimostriamo che x ∈ V0 . Ragionando per assurdo, supponiamo x �∈ V0 . Allora, per il Corollario 2.6<br />
del Teorema <strong>di</strong> Hahn-Banach, esiste g ∈ V ∗ che si annulla su V0 , per cui 〈F0, g|V0〉 = 0 , e che verifica<br />
〈g, x〉 �= 0 . Ma ciò contrad<strong>di</strong>ce la (7.1). Dunque x ∈ V0 e ora <strong>di</strong>mostriamo che F0 = J0x . Sia infatti<br />
f0 ∈ V ∗<br />
0 . Applicato il Corollario 2.1 del Teorema <strong>di</strong> Hahn-Banach, troviamo f ∈ V ∗ che prolunga f0 .<br />
Ricordando la (7.1) abbiamo pertanto<br />
e l’arbitrarietà <strong>di</strong> f0 ∈ V ∗<br />
0 implica che F0 = J0x .<br />
〈F0, f0〉 = 〈F0, f|V0 〉 = 〈f, x〉 = 〈f0, x〉<br />
7.2. Teorema (<strong>di</strong> compattezza debole sequenziale). Sia V uno spazio <strong>di</strong> Banach riflessivo.<br />
Allora da ogni successione limitata {xn} <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> V si può estrarre una sottosuccessione<br />
debolmente convergente ad un elemento x ∈ V .<br />
Dimostrazione. Ripren<strong>di</strong>amo il <strong>di</strong>scorso introduttivo e formalizziamolo. Supponiamo dapprima V anche<br />
separabile. Per il Corollario 5.13, anche V ∗ è separabile. Allora possiamo applicare il Teorema 6.6 allo spazio<br />
V ∗ e alla successione {Jxn} , che è limitata in V ∗∗ . Troviamo F ∈ V ∗∗ e una sottosuccessione {xnk } tale<br />
che {Jxnk } converga debolmente* a F . Grazie all’ipotesi <strong>di</strong> riflessività, esiste x ∈ V tale che Jx = F .<br />
Dunque xnk ⇀ x in V per la (4.9).<br />
Consideriamo ora il caso generale. Siano S l’immagine della successione data {xn} e V0 = span S .<br />
Allora V0 è separabile. D’altra parte esso è anche riflessivo per il Teorema 7.1. Allora da {xn} possiamo<br />
<strong>Analisi</strong> <strong>Funzionale</strong><br />
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