G. Gilardi, Analisi Funzionale - Dipartimento di Matematica
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Il Teorema <strong>di</strong> Hahn-Banach<br />
4.2. Osservazione. La riflessività ha conseguenze notevolissime. Conviene allora preannunciare<br />
qualche risultato, anche se ne riman<strong>di</strong>amo la <strong>di</strong>mostrazione. Abbiamo che<br />
sono riflessivi gli spazi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione finita, quelli <strong>di</strong> Hilbert e gli L p (Ω) se p ∈ (1, +∞) (4.2)<br />
restando inteso che L p (Ω) è costruito a partire da uno spazio <strong>di</strong> misura (Ω, M, µ) σ -finito.<br />
4.3. Osservazione. Il nome dato all’isomorfismo canonico è giustificato dal risultato successivo,<br />
il quale afferma che J è un isomorfismo isometrico <strong>di</strong> V su un sottospazio vettoriale <strong>di</strong> V ∗∗ . Si<br />
noti che ciò implica anche i tre fatti seguenti: i) con<strong>di</strong>zione necessaria perché V sia riflessivo è che<br />
V sia isomorfo a V ∗∗ (mentre, come ha mostrato R.C. James costruendo un esempio complicato,<br />
non ogni spazio isomorfo al suo biduale è riflessivo); ii) ogni spazio riflessivo è completo; iii) la<br />
chiusura <strong>di</strong> J(V ) in V ∗∗ è un completamento <strong>di</strong> V . Riba<strong>di</strong>amo dunque che V è riflessivo quando,<br />
per ogni F ∈ V ∗∗ , esiste x ∈ V (necessariamente unico) tale che 〈F, f〉 = 〈f, x〉 per ogni f ∈ V ∗ .<br />
4.4. Teorema. Sia V uno spazio normato. Allora l’isomorfismo canonico J dello spazio V è<br />
un’applicazione lineare e isometrica <strong>di</strong> V in V ∗∗ .<br />
Dimostrazione. La linearità è ovvia, per cui passiamo alla seconda tesi. La definizione fornisce banalmente<br />
J0 = 0 per cui �Jx�∗∗ = �x� se x = 0 . Sia ora x ∈ V non nullo. Allora<br />
|〈Jx, f〉| |〈f, x〉|<br />
�Jx�∗∗ = sup = sup<br />
�f�∗�=0 �f�∗ �f�∗�=0 �f�∗<br />
e possiamo sia maggiorare che minorare. Deduciamo infatti<br />
�f�∗�x�<br />
|〈f, x〉|<br />
�Jx�∗∗ ≤ sup = �x� e �Jx�∗∗ ≥<br />
�f�∗�=0 �f�∗<br />
�f�∗<br />
per ogni f ∈ V ∗ \ {0} .<br />
Se come f pren<strong>di</strong>amo il funzionale verificante le (2.2) (Corollario 2.10), conclu<strong>di</strong>amo che vale, accanto a<br />
�Jx�∗∗ ≤ �x� , anche la <strong>di</strong>suguaglianza opposta �Jx�∗∗ ≥ �x� .<br />
4.5. Osservazione. Vi è un collegamento interessante fra la mappa <strong>di</strong> dualità (Definizione 3.1)<br />
e l’isomorfismo canonico che qui vogliamo mettere in evidenza, almeno per una classe <strong>di</strong> spazi,<br />
del resto molto vasta. Supponiamo che V sia uno spazio <strong>di</strong> Banach riflessivo e che V e V ∗<br />
siano strettamente convessi (ve<strong>di</strong> Definizione 3.3 e Teorema 3.4 <strong>di</strong> Asplund). Allora anche V ∗∗ ,<br />
in quanto isometricamente isomorfo (e non solo isomorfo) a V , è strettamente convesso. Per<br />
la Proposizione 3.10 sono entrambe a un valore le due applicazioni <strong>di</strong> dualità F : V → V ∗ e<br />
F ∗ : V ∗ → V ∗∗ . Allora possiamo considerare la loro composizione F ∗ ◦F : V → V ∗∗ . Dimostriamo<br />
che questa coincide con l’isomorfismo canonico J : V → V ∗∗ . Sia infatti v ∈ V . Posto v ∗ = F(v)<br />
per como<strong>di</strong>tà, abbiamo<br />
�Jv�∗∗ = �v� = �v ∗ �∗ e 〈Jv, v ∗ 〉 = 〈v ∗ , v〉 = �v� 2 = �v ∗ � 2 ∗<br />
così che Jv verifica la definizione <strong>di</strong> F ∗ (v ∗ ) . Ma, grazie all’Osservazione 3.11, le applicazioni<br />
F e F ∗ sono inettive. Siccome J è suriettivo, conclu<strong>di</strong>amo che entrambe F e F ∗ sono anche<br />
suriettive, dunque che esse sono biettive, oltre a J . Allora l’uguaglianza J = F ∗ ◦ F implica che<br />
F −1 = J −1 ◦ F ∗<br />
e (F ∗ ) −1 = F ◦ J −1 .<br />
Dunque, se interpretiamo J come una identificazione <strong>di</strong> V ∗∗ a V , le due applicazioni F e F ∗<br />
sono l’una l’inversa dell’altra.<br />
Risulta naturale esaminare come l’isomorfismo canonico trasformi la convergenza debole.<br />
A questo proposito è utile e importante introdurre un concetto generale.<br />
<strong>Analisi</strong> <strong>Funzionale</strong><br />
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