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MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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manca chi si è trovato <strong>di</strong>rettamente coinvolto in questo terribile episo<strong>di</strong>o, a<br />

vario titolo. Com’è noto dalle ricostruzioni degli storici, dopo l’esplosione<br />

della bomba posta nel carretto della spazzatura dal Bentivegna (che agiva<br />

quale membro dei GAP), 25 accorsero sul luogo i soldati tedeschi e le autorità,<br />

tra cui il comandante militare della piazza <strong>di</strong> Roma, generale Kurt<br />

sentò Caruso a chiedergli l’autorizzazione alla consegna dei prigionieri ai tedeschi, stava facendo<br />

colazione a letto [vd. P. Monelli, Roma 1943, cit., p. 303; R. Katz, cit., p. 112]: l’urgenza e la<br />

drammaticità della situazione evidentemente non permisero il rispetto delle forme istituzionali, ma<br />

non oltre un certo punto). Per la verità l’episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> via Rasella provocò forti <strong>di</strong>scussioni in seno<br />

alla giunta militare del CLN, come ammette anche lo storico Paolo Spriano (Paolo Spriano, Storia<br />

del Partito comunista italiano, vol. VIII La Resistenza. Togliatti e il partito nuovo, Einau<strong>di</strong>-L’Unità,<br />

Torino 1990, rist., p. 304; vd. la ricostruzione delle posizioni in seno al CLN, in Robert Katz, cit.,<br />

pp. 171-172). Ha poi <strong>di</strong> recente ancora <strong>di</strong>feso orgogliosamente l’azione <strong>di</strong> via Rasella colui che<br />

accese l’or<strong>di</strong>gno esplosivo nascosto nel carretto della spazzatura, ossia Rosario Bentivegna (vd.<br />

Rosario Bentivegna, Achtung Ban<strong>di</strong>ten!, cit.; e ancora Rosario Bentivegna - Cesare De Simone,<br />

Operazione via Rasella.Verità e menzogne, E<strong>di</strong>tori Riuniti, Roma 1996, ove gli autori smentiscono<br />

punto per punto falsità e mistificazioni accumulatesi per decenni sull’episo<strong>di</strong>o; vd. anche la lettera<br />

<strong>di</strong> Bentivegna a Indro Montanelli e la risposta <strong>di</strong> quest’ultimo, nel «Corriere della Sera» del 26<br />

marzo 1998 [ristampata in Indro Montanelli, Le stanze, BUR-Corriere della Sera, Milano 2002,<br />

pp. 63-64], nonché l’intervista a Bentivegna <strong>di</strong> Dino Messina, Il romanzo <strong>di</strong> via Rasella. Le ragioni<br />

dei «Ban<strong>di</strong>ten», in «Corriere della Sera», 23 febbraio 2004; e, ancora, la polemica lettera <strong>di</strong> Bentivegna<br />

all’on. Maurizio Gasparri <strong>di</strong> AN, in «Corriere della Sera», 30 maggio 2006). Ma lo storico<br />

Aurelio Lepre, pubblicando le intercettazioni telefoniche effettuate a Roma nel marzo 1944 dalla<br />

polizia della RSI, ha mostrato che molti romani <strong>di</strong>sapprovarono l’attentato, attribuendo ai gappisti<br />

la volontà <strong>di</strong> peggiorare la già <strong>di</strong>fficile situazione (vd. Aurelio Lepre, Via Rasella. Leggenda e realtà<br />

della Resistenza a Roma, Laterza, Roma-Bari 1996, pp. 55-78). Su Carla Capponi, che con Rosario<br />

Bentivegna prese parte all’attentato e per la sua attività partigiana ottenne la medaglia d’oro al<br />

valor militare (Bentivegna quella d’argento), vd. il profilo <strong>di</strong> Paolo Granzotto, Carla Capponi, in<br />

Italiane (pubblicazione del Dipartimento per le Pari Opportunità), a cura <strong>di</strong> Eugenia Roccella e<br />

Lucetta Scaraffia, vol. III, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2004, pp. 53-56. Conclu<strong>di</strong>amo<br />

questa nota, che non pretende affatto <strong>di</strong> esaurire le <strong>di</strong>scussioni su via Rasella e le Fosse<br />

Ardeatine né <strong>di</strong> esprimere una valutazione su quell’episo<strong>di</strong>o, con le domande poste nella postfazione<br />

del volume <strong>di</strong> Bentivegna, Operazione via Rasella, cit., p. 135, domande che rimangono, a nostro<br />

avviso, ancora aperte: «(...) è giusto coinvolgere in un’azione <strong>di</strong> guerriglia ignari citta<strong>di</strong>ni, estranei<br />

a ogni parte in lotta, esponendoli al rischio quasi certo <strong>di</strong> una cieca e feroce rappresaglia? Su<br />

chi deve gravare il peso della morte degli innocenti: su chi ha agito provocando la rappresaglia o<br />

su chi la esegue contro ogni legge umana, contro ogni principio morale?» Il Bentivegna, però, ha<br />

affermato che, se, da parte tedesca, si fosse minacciata una rappresaglia <strong>di</strong> tale enormità quale fu<br />

quella messa in opera alle Ardeatine (ma, dobbiamo ripeterlo, i tedeschi agirono in tutta segretezza,<br />

e prima della strage non apparve alcun manifesto che esigeva la consegna degli autori dell’attentato),<br />

probabilmente lui e i suoi compagni si sarebbero consegnati per evitare quel massacro<br />

(R. Bentivegna, Achtung Ban<strong>di</strong>ten!, cit., p. 169).<br />

25 I Gruppi <strong>di</strong> Azione Patriottica (GAP), che lottavano contro l’occupazione nazista, erano<br />

i reparti d’assalto delle Brigate Garibal<strong>di</strong>, prevalentemente composte da aderenti o seguaci del<br />

PCI. Organizzatore dei GAP fu Antonello Trombadori, a cui subentrarono, dopo il suo arresto,<br />

Alfio Marchini e poi Carlo Salinari, il futuro storico della letteratura italiana.<br />

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