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MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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Anche i protagonisti maschili, però, subiscono la medesima sorte, ma<br />

con una dose <strong>di</strong> passività e meccanicità minore. Spiegherà ciò Anna, parlando<br />

con Ada: noi ci accontentiamo <strong>di</strong> un amore (esistenza) più ideale, loro<br />

amano (= vivono) pure così, ma devono fare “quello”.<br />

Così Bice finisce per sposare un uomo che non ama; Anna perde il suo<br />

vero amore; Marisa batte una brutta strada; Lina accetta <strong>di</strong> convivere con<br />

l’amante; Ada cede a Luigi.<br />

Di fronte a questa catastrofe esistenziale, che si verifica quasi come<br />

legge assoluta per gli uomini, forse ha ragione Anna quando sostiene che<br />

solo i “luoghi” non tra<strong>di</strong>scono mai, e abbandonatasi infine a questo culto<br />

dei luoghi, rifiuta per sempre qualunque legame con altre persone e riesce a<br />

trovare nella solitu<strong>di</strong>ne un giusto equilibrio.<br />

Questa soluzione è l’essenziale non solo del personaggio Anna ed è,<br />

inoltre, la novità <strong>di</strong> questo romanzo, ma è l’aspetto e l’esperienza fondamentale<br />

<strong>di</strong> vita proposta a tutti gli uomini. L’amore fa soffrire le persone,<br />

non i luoghi. Essi con la loro fedeltà integrano l’esistenza umana, le assicurano<br />

una tranquillità che le relazioni con gli uomini non procurano. Questo,<br />

mi sembra, il messaggio che Cassola ha affidato a Un Cuore arido.<br />

I luoghi sono in Cassola sempre quelli della Toscana. Questa volta sono<br />

Marina, un paesino in riva al mare, in via <strong>di</strong> sviluppo, e Livorno. In Fausto<br />

e Anna erano i paesaggi toscani, teatro della lotta partigiana, Grosseto, Volterra<br />

e San Genesio. Monte Mario fa eccezione: la vicenda è ambientata a<br />

Roma. Appare subito che Cassola la conosce meno bene della Toscana o,<br />

forse, la sente soltanto <strong>di</strong> meno. Ciò però gli permette <strong>di</strong> ridurre ancora <strong>di</strong><br />

più la vicenda all’essenzialità dei sentimenti, secondo i sal<strong>di</strong> criteri della<br />

sua poetica.<br />

È da rilevare particolarmente la esemplarità dell’esistenza e del carattere<br />

<strong>di</strong> Anna. Ella, se si riflette con attenzione, non ha quel cuore arido che il<br />

titolo lascia supporre. Spesso, anzi, ha saputo suscitare confidenza e fiducia.<br />

Ha saputo dare aiuto e far sentire a chi l’avvicinava la sua bontà e profonda<br />

onestà; ma, soprattutto, è una donna che ha saputo amare veramente senza<br />

interesse una volta per tutte. L’ari<strong>di</strong>tà del suo cuore è mera apparenza.<br />

Anna rinunzia ad amare altri uomini per rimanere fedele a quell’unico.<br />

O, forse, scandagliando più a fondo il suo animo, come fa Cassola, il suo<br />

amore più vero non è stato neppure per Mario, ma, ancora una volta, per i<br />

luoghi ove è nata e vissuta. Il motivo? È questo: degli uomini non ci si può<br />

fidare, mentre della natura sì. Così alla fine è <strong>di</strong>ventato un cuore arido sul<br />

serio, ma per necessità, non per elezione.<br />

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