MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ... MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
LAERTE: Toccato, lo confesso. RE: Nostro figlio vincerà certamente. REGINA: Non è in esercizio e ha il fiato piuttosto corto. Amleto, prendi questo fazzoletto e asciugati la fronte. La regina beve alla tua vittoria, Amleto. AMLETO: Grazie. RE: Gertrude, non bere! REGINA: Berrò invece. Ti prego di perdonarmi. RE: È la coppa avvelenata, è troppo tardi ormai. AMLETO: È meglio che ancora non beva, signora. Fra poco. REGINA: Avvicinati, lascia che ti asciughi il viso. LAERTE: Mio signore, adesso ti ho toccato io. RE: Non credo. LAERTE: Sento di averlo fatto quasi contro la mia coscienza. AMLETO: Forza, continuiamo. Laerte, sembra che tu faccia per scherzo. Mettiti di impegno. LAERTE: Lo credi? Avanti! Si battono. OSRIC: Nulla da entrambe le parti. AMLETO: Andiamo! Avanti! Ancora! Entrambi sono feriti. RE: Separateli! Sono fuori di sé! ORAZIO: Come ti senti, mio signore? (ad Amleto) OSRIC: Come ti senti, Laerte? LAERTE: Osric, sono ucciso, dal mio stesso inganno, come era giusto. AMLETO: Come sta la regina? RE: È svenuta alla vista del sangue. REGINA: No, no! Il vino! O caro Amleto, il vino, il vino! Mi hanno avvelenata! (muore) AMLETO: Scellerati! E come è potuto accadere? Trovate il colpevole! LAERTE: Amleto, sei stato ucciso! Nessuna medicina può salvarti. Non hai neanche mezz’ora di vita. La causa della tua morte, ce l’hai in mano, è il fioretto che ha la punta avvelenata! L’infame stratagemma, mi si è rivolto contro. Guarda: anch’io sono caduto, per non risollevarmi più. Tua madre è stata avvelenata! È stato, è stato... è stato il re! AMLETO: Anche la punta avvelenata! E allora.. veleno all’opera! – 370 –
Colpisce il re con la spada. RE: O amici, proteggetemi, sono solo ferito! AMLETO: (costringe il re a bere dalla coppa avvelenata) Tieni, maledetto assassino! Manda giù tutto il bicchiere! Segui mia madre! Il re muore. LAERTE: È servito a dovere. Il veleno l’aveva preparato lui. Scambia con me il perdono, nobile Amleto. La mia morte e quella di mio padre, non ricadano su di te, né su me la tua (muore). AMLETO: Il cielo te ne scagioni. Ti seguo. Orazio, muoio, tu vivi. Racconta di me e della mia storia in modo onesto a coloro che non la conoscono. ORAZIO: Ah, non contarci! Qui è rimasto ancora qualcosa da bere. AMLETO: Se sei un uomo, dammi il calice, lascialo! Finirò di berlo io! E se è vero che mi hai voluto bene, astieniti ancora per un poco dalla felicità e continua a respirare in questo mondo crudele, se non altro per raccontare la mia storia (rumori di marcia di sottofondo). Che cos’è questo suono di guerra? Osric esce a controllare e rientra subito. OSRIC: Il giovane Fortebraccio è tornato or ora dalla Polonia. AMLETO: Muoio, Orazio, il veleno si sta impossessando del mio corpo. Non vivrò tanto da udire le notizie portate da Fortebraccio; ma posso dedurre che sarà lui ad essere eletto. Egli ha il mio voto da moribondo. Informalo di questo e anche delle circostanze che hanno condotto a tale... il resto è silenzio (muore). ORAZIO: Si spezza in questo momento un nobile cuore. Buona notte mio dolce principe, che gli angeli ti accompagnino al tuo riposo. QUINCE: Ragazzi, potete fare di più, ma non era male... Arold, ti è morto il tuo migliore amico, magari se ci metti un po’ più di pathos nell’ultima battuta... ATTO III - SCENA I QUINCE: Come avevo promesso, ora faremo la scena del balcone... di Romeo e Giulietta. Dunque, Marion, tu farai Giulietta e... Dict, tu sarai Romeo... già questa scena necessita anche una balia, la balia di Giulietta, che la farà Nadine... NADINE: Ok, siamo pronti vero? – 371 –
- Page 319 and 320: Inizi del XVI sec. - Giuliano da Sa
- Page 321 and 322: I pannelli sono sostanzialmente lis
- Page 323 and 324: LA BASILICA DI SANTA MARIA DEGLI AN
- Page 325 and 326: Narcissus Quagliata, allievo di De
- Page 327 and 328: Sulla piazza dell’ex esedra reali
- Page 329 and 330: In questa zona di destra della Basi
- Page 331 and 332: il ministro maggior della natura, c
- Page 333 and 334: Therefore, Pius IV entrusted Michel
- Page 335 and 336: 1. ogni affermazione (anche la più
- Page 337 and 338: e questo non è possibile perché i
- Page 339 and 340: Definizione 2 Una coppia di primi g
- Page 341 and 342: Definizione Due espressioni lettera
- Page 343 and 344: 2° passo: proviamo che a = d per i
- Page 345 and 346: VALENTINA PELLEGRINI - CONSIGLIO DI
- Page 347 and 348: Docente n. 1: Certo, il disagio fam
- Page 349 and 350: Docente n. 5: Penso ci sia bisogno
- Page 351 and 352: 4) Questi comportamenti, secondo vo
- Page 353 and 354: 4) Ritenete giusto che questi ragaz
- Page 355 and 356: CLAUDIO JANKOWSKI Laboratorio teatr
- Page 357 and 358: Marion: Giulietta Dict: Romeo Nadin
- Page 359 and 360: Muore Piramo, entra Flute nel ruolo
- Page 361 and 362: AMLETO: Dov’è successo? ORAZIO:
- Page 363 and 364: ATTO II - SCENA II QUINCE: Bravi ra
- Page 365 and 366: OFELIA: Sei molto bravo a fare la p
- Page 367 and 368: OFELIA: Lo riveste candida coltre,
- Page 369: AMLETO: Rimango fedele ai miei prop
- Page 373 and 374: GIULIETTA: Ma io riconosco la tua v
- Page 375 and 376: ROMEO: Ed io continuerò a restare
- Page 377 and 378: CATERINA: Uno sgabello. PETRUCCIO:
- Page 379 and 380: FRANCESCA RUBINI - CLASSE III L L
- Page 381 and 382: “Ognuno voltò la faccia in uno s
Colpisce il re con la spada.<br />
RE: O amici, proteggetemi, sono solo ferito!<br />
AMLETO: (costringe il re a bere dalla coppa avvelenata) Tieni, maledetto<br />
assassino! Manda giù tutto il bicchiere! Segui mia madre!<br />
Il re muore.<br />
LAERTE: È servito a dovere. Il veleno l’aveva preparato lui. Scambia con<br />
me il perdono, nobile Amleto. La mia morte e quella <strong>di</strong> mio padre, non<br />
ricadano su <strong>di</strong> te, né su me la tua (muore).<br />
AMLETO: Il cielo te ne scagioni. Ti seguo. <strong>Orazio</strong>, muoio, tu vivi. Racconta<br />
<strong>di</strong> me e della mia storia in modo onesto a coloro che non la conoscono.<br />
ORAZIO: Ah, non contarci! Qui è rimasto ancora qualcosa da bere.<br />
AMLETO: Se sei un uomo, dammi il calice, lascialo! Finirò <strong>di</strong> berlo io! E se<br />
è vero che mi hai voluto bene, astieniti ancora per un poco dalla felicità<br />
e continua a respirare in questo mondo crudele, se non altro per raccontare<br />
la mia storia (rumori <strong>di</strong> marcia <strong>di</strong> sottofondo). Che cos’è questo<br />
suono <strong>di</strong> guerra?<br />
Osric esce a controllare e rientra subito.<br />
OSRIC: Il giovane Fortebraccio è tornato or ora dalla Polonia.<br />
AMLETO: Muoio, <strong>Orazio</strong>, il veleno si sta impossessando del mio corpo.<br />
Non vivrò tanto da u<strong>di</strong>re le notizie portate da Fortebraccio; ma posso<br />
dedurre che sarà lui ad essere eletto. Egli ha il mio voto da moribondo.<br />
Informalo <strong>di</strong> questo e anche delle circostanze che hanno condotto a<br />
tale... il resto è silenzio (muore).<br />
ORAZIO: Si spezza in questo momento un nobile cuore. Buona notte mio<br />
dolce principe, che gli angeli ti accompagnino al tuo riposo.<br />
QUINCE: Ragazzi, potete fare <strong>di</strong> più, ma non era male... Arold, ti è morto<br />
il tuo migliore amico, magari se ci metti un po’ più <strong>di</strong> pathos nell’ultima<br />
battuta...<br />
ATTO III - SCENA I<br />
QUINCE: Come avevo promesso, ora faremo la scena del balcone... <strong>di</strong><br />
Romeo e Giulietta. Dunque, Marion, tu farai Giulietta e... Dict, tu sarai<br />
Romeo... già questa scena necessita anche una balia, la balia <strong>di</strong> Giulietta,<br />
che la farà Na<strong>di</strong>ne...<br />
NADINE: Ok, siamo pronti vero?<br />
– 371 –