MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
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REGINA: Ed altrettanti viaggi possa il sole e la luna farci contare innanzi che l’amor ne consuma! Ma pur, di questi giorni, voi foste un po’ malato, remoto alla letizia e al primier vostro stato, così che per voi temo, questo timore sconfortarvi non deve, o amato mio signore. Dove l’amore è grande, più grande è lo spavento che in cuore ne dilaga d’amoroso tormento. RE: In fede, lasciar ti devo, diletta e anche fra breve. E tu vivrai nel mondo bello, dopo di me. Né, amata ed onorata, mi tormenterai la fe’, ché un novello consorte... REGINA: Non voglio più saperne di intrattenere amanti. Da ragion d’interesse e non d’amor, dettate sono le seconde nozze, d’affetti desolate. E ben due volte uccido il defunto marito se, col secondo, sazio di baci l’appetito. RE: Credo ben che pensiate quel che state dicendo, ma non tutti si adoperano per mantenere l’intento. REGINA: Contrarietà che il volto della gioia scolora si incontri al mio desiderio e lo distrugga ogni ora, e sempre ai miei calcagni segua perpetua rissa se io riprenda marito, né ai voti resti fissa. RE: Questo è un solenne giuramento, mia diletta, si fanno gravi gli spiriti e il riposo ne alletta; ingannerò con il sonno il tedio. REGINA: Il tuo cervello culli il sonno. Propizio sia di sorte il suggello. Esce. AMLETO: Madre, come vi pare questo dramma? REGINA: Mi sembra che la donna nelle sue pretese d’amore, insista un po’ troppo. AMLETO: Sì, ma manterrà fede alle sue parole. RE: Ma c’è qualcosa di cui potrei offendermi, in questo dramma? AMLETO: No, è tutta finzione. Avvelenano per finta. Non c’è offesa alcuna, di nessun genere. RE: Come si intitola? AMLETO: “La trappola per sorci”, volete sapere perché? È detto in senso metaforico. Il dramma tratta di un assassinio. Lo vedrete fra poco, si tratta di una vera vigliaccheria. Ma a noi cosa ci importa? Noi abbiamo l’animo innocente, questa cosa non ci tocca. Entra l’attore Luciano. AMLETO: Questo è un certo Luciano, divenuto re dopo la morte del fratello. – 364 –
OFELIA: Sei molto bravo a fare la parte del coro! AMLETO: Saprei fare da interprete fra te e il tuo amore, se solo riuscissi a sorprendere l’agitato palpitare dei tuoi seni. OFELIA: Sei molto, molto incisivo. LUCIANO: Tu, fetida miscela raccolta a mezzanotte fra le erbe che la maga ha più guaste e corrotte, con naturale fattura e proprietà crudele usurpa della vita il succo in diro fiele. Versa il veleno nelle orecchie di quello che dorme. AMLETO: Lo avvelena per occupare il trono. Vedrai che fra poco l’assassino otterrà l’amore della moglie del morto. OFELIA: Guarda, il re si è alzato. AMLETO: Come mai si è fatto spaventare da una finzione del genere? REGINA: Mio signore, come ti senti? POLONIO: Fate interrompere la recita. RE: Lasciatemi stare, via! Via! Escono tutti tranne Amleto e Orazio. AMLETO: Orazio, hai visto tutto? ORAZIO: Non mi sono perso niente. AMLETO: Anche il punto in cui si parlava del veleno? ORAZIO: Ho visto tutto. AMLETO: Il fantasma aveva ragione! QUINCE: Mi raccomando, bisogna lavorare meglio sulla morte... Ok, Philip? PHILIP: Ci proverò! ATTO II - SCENA III QUINCE: Ma nel complesso è andata bene ragazzi, devo dire che siete stati bravi... ora però, Claire, tu farai ancora Ofelia, ma in maniera un po’ diversa...te la ricordi la storia, sì? CLAIRE: Certamente. QUINCE: Bene, quindi saprai che Amleto per errore uccide suo padre e diciamo che lei non la prende molto bene... anzi, precisamente, impazzisce! CLAIRE: Cosa? Io dovrei fare il ruolo di una pazza?!?! Ma non ci penso nemmeno! Io non mi abbasso a certi livelli, sono una persona di classe io! Finché dovevo fare la giovane fanciulla bella e seducente, innamorata dell’affascinante principe, mi stava pure bene, ma fare la parte di una folle??? State scherzando??? – 365 –
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REGINA: Ed altrettanti viaggi possa il sole e la luna farci contare innanzi<br />
che l’amor ne consuma! Ma pur, <strong>di</strong> questi giorni, voi foste un po’<br />
malato, remoto alla letizia e al primier vostro stato, così che per voi<br />
temo, questo timore sconfortarvi non deve, o amato mio signore. Dove<br />
l’amore è grande, più grande è lo spavento che in cuore ne <strong>di</strong>laga<br />
d’amoroso tormento.<br />
RE: In fede, lasciar ti devo, <strong>di</strong>letta e anche fra breve. E tu vivrai nel mondo<br />
bello, dopo <strong>di</strong> me. Né, amata ed onorata, mi tormenterai la fe’, ché un<br />
novello consorte...<br />
REGINA: Non voglio più saperne <strong>di</strong> intrattenere amanti. Da ragion d’interesse<br />
e non d’amor, dettate sono le seconde nozze, d’affetti desolate.<br />
E ben due volte uccido il defunto marito se, col secondo, sazio <strong>di</strong> baci<br />
l’appetito.<br />
RE: Credo ben che pensiate quel che state <strong>di</strong>cendo, ma non tutti si adoperano<br />
per mantenere l’intento.<br />
REGINA: Contrarietà che il volto della gioia scolora si incontri al mio desiderio<br />
e lo <strong>di</strong>strugga ogni ora, e sempre ai miei calcagni segua perpetua<br />
rissa se io riprenda marito, né ai voti resti fissa.<br />
RE: Questo è un solenne giuramento, mia <strong>di</strong>letta, si fanno gravi gli spiriti e<br />
il riposo ne alletta; ingannerò con il sonno il te<strong>di</strong>o.<br />
REGINA: Il tuo cervello culli il sonno. Propizio sia <strong>di</strong> sorte il suggello.<br />
Esce.<br />
AMLETO: Madre, come vi pare questo dramma?<br />
REGINA: Mi sembra che la donna nelle sue pretese d’amore, insista un po’<br />
troppo.<br />
AMLETO: Sì, ma manterrà fede alle sue parole.<br />
RE: Ma c’è qualcosa <strong>di</strong> cui potrei offendermi, in questo dramma?<br />
AMLETO: No, è tutta finzione. Avvelenano per finta. Non c’è offesa alcuna,<br />
<strong>di</strong> nessun genere.<br />
RE: Come si intitola?<br />
AMLETO: “La trappola per sorci”, volete sapere perché? È detto in senso<br />
metaforico. Il dramma tratta <strong>di</strong> un assassinio. Lo vedrete fra poco, si<br />
tratta <strong>di</strong> una vera vigliaccheria. Ma a noi cosa ci importa? Noi abbiamo<br />
l’animo innocente, questa cosa non ci tocca.<br />
Entra l’attore Luciano.<br />
AMLETO: Questo è un certo Luciano, <strong>di</strong>venuto re dopo la morte del fratello.<br />
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