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MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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SPETTRO: Io sono lo spirito <strong>di</strong> tuo padre e sono condannato a vagare<br />

<strong>di</strong> notte, finché i turpi delitti commessi quando ero vivo non verranno<br />

ven<strong>di</strong>cati. Amleto, ascolta, se tu hai mai amato tuo padre, ven<strong>di</strong>ca il suo<br />

turpe assassino!<br />

AMLETO: Assassino!?<br />

SPETTRO: Sì, hai capito bene, assassino, tuo padre è stato assassinato!<br />

AMLETO: Sbrigati a <strong>di</strong>rmi il nome <strong>di</strong> quello schifoso, così che io possa<br />

presto ven<strong>di</strong>carmi.<br />

SPETTRO: Si <strong>di</strong>ce che mentre dormivo una serpe mi abbia punto, ma la<br />

vera serpe, ora porta sul capo la corona!<br />

AMLETO: Mio zio?<br />

SPETTRO: Proprio così, quella bestia adultera e incestuosa, che con ingegnose<br />

stregonerie conquistò la volontà della mia regina. Andò così...<br />

mentre io dormivo in giar<strong>di</strong>no, come facevo abitualmente dopo pranzo,<br />

tuo zio arriva e mi inietta nell’orecchio una fiala <strong>di</strong> veleno... cosa<br />

orribile! Troppo orribile! Se tieni ancora un po’ <strong>di</strong> pietà, non dovresti<br />

sopportare ciò. Ma in qualsiasi modo tu intenda punire questo atto, non<br />

permettere che il tuo spirito trami alcunché ai danni <strong>di</strong> tua madre. Lascia<br />

che a punirla sia il cielo e le stesse spine che tiene in seno. Ora devo<br />

andare, il mattino si avvicina, ad<strong>di</strong>o Amleto! Ricordati <strong>di</strong> me!<br />

AMLETO: Ricordarmi <strong>di</strong> te? Ma certo povero spirito, finché non mi abbandonerà<br />

la memoria, ricordarmi <strong>di</strong> te? Dalla mia memoria, cancellerò tutti i<br />

ricor<strong>di</strong> stupi<strong>di</strong> e inutili e l’unico ricordo che vivrà sarà il tuo! Oh canaglia,<br />

canaglia <strong>di</strong> uno zio! Ma ora ti ho scoperto e terrò fede alla mia promessa!<br />

Entrano <strong>Orazio</strong> e Marcello.<br />

ORAZIO: Ehilà mio signore!<br />

MARCELLO: Che cosa accadde signore?<br />

ORAZIO: Ci sono novità?<br />

AMLETO: Sì, molte novità.<br />

MARCELLO: Di cosa si tratta, mio signore?<br />

AMLETO: Non posso <strong>di</strong>rvelo, ma giuratemi una cosa, che non <strong>di</strong>rete a<br />

nessuno <strong>di</strong> aver visto lo spettro. Giurate?<br />

MARCELLO E ORAZIO: Certamente giuriamo.<br />

ORAZIO: Ma non si può proprio sapere cosa vi siete detti?<br />

AMLETO: No, miei buoni amici, questo desiderio <strong>di</strong> sapere cercate <strong>di</strong><br />

dominarlo. An<strong>di</strong>amo via, è stata una lunga notte, abbiamo tutti bisogno<br />

<strong>di</strong> riposare.<br />

– 362 –

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