MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

ORAZIO: Sembra proprio lui! Inizio ad avere paura!
BERNARDO: Vuole che qualcuno gli parli! Orazio, parlagli tu!
ORAZIO: Chi sei tu, che vieni a quest’ora di notte con le stesse sembianze
del nostro defunto re? Ti ordino di parlare!
MARCELLO: L’hai offeso!
BERNARDO: Guarda! Si allontana con passo sdegnato! Ebbene Orazio,
tu che ora tremi, impallidisci, non era forse qualcosa di più semplice
dell’immaginazione?
ORAZIO: Giuro che non sarei mai riuscito a crederlo, senza vederlo con i
miei occhi.
MARCELLO: Non sembrava proprio il re?
ORAZIO: Come tu sembri te stesso, dobbiamo avvertire Amleto.
MARCELLO: Sì, andiamo ad informarlo, so io dove lo possiamo trovare.
Escono.
ORAZIO: Salute alla tua signoria.
AMLETO: Sono contento di vedere che stai bene. Oh!... ma c’è anche
Marcello!
MARCELLO: Mio buon signore...
AMLETO: Ah, sono proprio contento di vedervi, ma come mai da queste
parti?
ORAZIO: Per una brutta faccenda, mio signore
AMLETO: Quale brutta faccenda?
MARCELLO: Noi... abbiamo visto il re!
AMLETO: Il re?
MARCELLO E ORAZIO: Sì.
AMLETO: E che grande novità sarebbe? Io lo vedo sempre.
MARCELLO E ORAZIO: Davvero?
AMLETO: Sì, ma non capisco la vostra meraviglia.
ORAZIO: Beh, mio signore, con tutto il rispetto, non è da tutti vedere un
morto!
AMLETO: Un morto? Ma cosa state farneticando? Il re è vivo e vegeto e lo
vedo sempre con la regina, mia madre!
MARCELLO: Ma no, principe! Non questo re! Vostro padre!
AMLETO: Mio padre? Cioè, voi mi dite di aver visto il mio defunto padre?
MARCELLO E ORAZIO: Sì.
ORAZIO: Per ben due notti di seguito Marcello e Bernardo l’hanno visto,
questa notte l’ho visto anche io, con questi occhi.
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