MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
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Non che in Cassola manchino momenti <strong>di</strong> più vivo aggancio alla realtà,<br />
come nella Ragazza <strong>di</strong> Bube del 1960, in cui l’autore rappresenta la Resistenza,<br />
ma anche in questi casi il tema è ridotto a <strong>di</strong>mensione sentimentale: una realtà<br />
letta sì, ma vista nella componente, prevalente, del dolore e dell’amore.<br />
Merita ricordare che fu Bassani a scoprire il talento <strong>di</strong> Tomasi e a sostenere presso la Feltrinelli<br />
la pubblicazione del romanzo Il Gattopardo.<br />
Bassani fu anche, tra il 1957 e il 1967, vicepresidente della Ra<strong>di</strong>otelevisione italiana, presidente<br />
<strong>di</strong> “Italia Nostra”, docente <strong>di</strong> Storia del Teatro all’Accademia Nazionale <strong>di</strong> Arte Drammatica<br />
a Roma.<br />
Dopo un lungo periodo <strong>di</strong> malattia morì a Roma il 13 aprile 2000.<br />
2 Giuseppe Tomasi <strong>di</strong> Lampedusa nasce a Palermo il 23 <strong>di</strong>cembre 1896, da Giulio Maria<br />
Tomasi e Beatrice Mastro Giovanni Tasca <strong>di</strong> Cutò. Dal padre ere<strong>di</strong>ta il titolo <strong>di</strong> principe <strong>di</strong><br />
Lampedusa. Con la madre, donna <strong>di</strong> forte personalità, aperta e in<strong>di</strong>pendente, a <strong>di</strong>fferenza del<br />
padre, ebbe rapporti <strong>di</strong> grande affetto e ne subì la marcata influenza.<br />
Si de<strong>di</strong>ca ai viaggi all’estero e a lunghi soggiorni a Palermo o nella casa <strong>di</strong> campagna <strong>di</strong><br />
Santa Margherita Belicea. In questa casa impara a leggere e a scrivere sotto la guida della maestra<br />
Donna Carmela e apprende il francese con l’aiuto della madre. Frequenta il liceo classico dal<br />
1911 prima a Roma e poi a Palermo. Dopo la maturità s’iscrive a Giurisprudenza all’università <strong>di</strong><br />
Roma. Alla laurea non giunge mai, anche perché partecipa alla 1ª e 2ª Guerra mon<strong>di</strong>ale. Fatto<br />
prigioniero, durante la 1ª guerra mon<strong>di</strong>ale, fugge ed attraversa tutta l’Europa per tornare in patria.<br />
Al congresso letterario <strong>di</strong> San Pellegrino nel 1954 conosce Montale, Bellonci e Bassani.<br />
Poi gli anni passano nella solitu<strong>di</strong>ne e nelle letture.<br />
A causa <strong>di</strong> un carcinoma polmonare muore il 23 luglio 1957.<br />
Tomasi dal momento del suo ritorno a Palermo si de<strong>di</strong>ca a scrivere Il Gattopardo. Bassani,<br />
recatosi in Sicilia, ormai essendo Tomasi già morto, trova il manoscritto dell’opera e la fa pubblicare<br />
nel 1958, dopo che Elio Vittorini lo aveva rifiutato per l’Einau<strong>di</strong>.<br />
Il Gattopardo.<br />
Al centro dell’opera, imponente, la figura del principe Fabrizio Salina, aristocratico coltissimo,<br />
scettico <strong>di</strong> fronte ai tempi nuovi e nel contempo conscio della fine irrevocabile delle vecchie<br />
istituzioni e della società <strong>di</strong> cui fa parte. Nel nipote pre<strong>di</strong>letto Tancre<strong>di</strong> egli rivede se stesso<br />
giovane. In Sicilia sbarcano i garibal<strong>di</strong>ni, la svolta che gli aristocratici dell’isola temono e che la<br />
nuova classe borghese ambisce è giunta. Il principe <strong>di</strong> Salina sa che la vecchia società sta per<br />
crollare e non intende intervenire. Nulla può impe<strong>di</strong>re al nuovo <strong>di</strong> imporsi. A Tancre<strong>di</strong> egli affida<br />
l’adesione al nuovo. Il nipote, infatti, entra nelle fila dei garibal<strong>di</strong>ni e partecipa alle loro gesta.<br />
Don Fabrizio approva le parole dello spregiu<strong>di</strong>cato nipote “perché tutto rimanga com’è, bisogna<br />
che tutto cambi” Tancredì è, infatti, convinto che nel nuovo stato <strong>di</strong> cose il mutamento sarà solo<br />
esteriore e che il potere resterà nelle mani della vecchia classe <strong>di</strong>rigente, purché questa sappia<br />
conformarsi e allearsi con la nuova classe emergente. Tancre<strong>di</strong> persegue questo <strong>di</strong>segno fino a<br />
sposare la bellissima Angelica Sedara, figlia <strong>di</strong> un borghese arricchito. Il futuro gli riserva una<br />
brillante carriera... Il principe <strong>di</strong> Salina, infine, lascia per sé il destino della decadenza della sua<br />
classe, inclusi valori, tra<strong>di</strong>zioni, gerarchie antiche, ed impersona la parte <strong>di</strong> un deluso e sfiduciato<br />
spettatore del processo storico in atto, cui si accompagna, imminente e inevitabile, il <strong>di</strong>sfacimento<br />
della sua stessa esistenza.<br />
3 Nonostante il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong>verso <strong>di</strong> Genio Pampaloni, il quale in proposito scrive: “A mio<br />
giu<strong>di</strong>zio considerare il Cassola come un elegiaco è un equivoco” (Storia della letteratura<br />
italiana, vol., Milano 1969, pp. 846-852).<br />
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