MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
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ità per farsi rispettare anche nelle peggiori situazioni, punendo gli alunni che lo meritano e tutelando gli alunni più esposti a certi atti. INTERVISTA AGLI ALUNNI DELLA I F 1) Vi è mai capitato di assistere o ricevere azioni di bullismo? Alunno n. 1: Quando ero bambino stavo giocando con la bicicletta nel parco. Mi si avvicina un ragazzo e mi dice: “Dammi la bicicletta”. Io istintivamente gli ho detto di no e me ne sono andato correndo con la bici e lui che mi inseguiva dietro. Quando andavo alle medie, precisamente in 3ª media, avevo dei ragazzi che venivano da altre scuole e si erano trasferiti lì, che erano dei bulli. Io avevo nella mia classe una quasi diciottenne. Una volta lei ha aperto la finestra e ha cominciato a fumare in classe con la professoressa presente che non è intervenuta perché aveva paura di questi personaggi. Una ragazza, siccome era inverno, ha chiuso la finestra perché sentiva freddo. Lei l’ha riaperta e l’altra l’ha richiusa. La diciottenne con molta “delicatezza” le ha sbattuto il viso sul banco. La storia di questi ragazzi è andata avanti perché nessuno interveniva. I professori avevano paura e il preside dichiarava che avevano dei problemi familiari. Alunno n. 2: Qualche giorno fa, sull’autobus, due amiche stavano raccontando di una ragazza molto indisciplinata che esce tutti i giorni da scuola a mezzogiorno, e normalmente si dovrebbe uscire alle due. Questa ragazza tutti i giorni va dalla preside e le dice che o la fa uscire oppure lei avrebbe combinato guai alla scuola. La preside la fa uscire dalla scuola per “tutelare” i suoi alunni. Alunno n. 3: Anche io quando andavo in 3° media avevo dei compagni “bulli”. Alla fine dell’anno mi volevano bocciare perché, in un certo senso, facevo quello che facevano loro. Infatti, la paura mi portava a fare tutto quello che mi chiedevano. 2) Secondo voi il dialogo è utile per migliorare il comportamento dei ragazzi? Oppure credete ci siano altri metodi? Alunno n. 1: Ci deve essere il dialogo, ma anche una punizione che disciplina i ragazzi. Alunno n. 2: Io penso che il dialogo sia poco utile perché loro non ti ascoltano. Pensano che quello che fanno sia giusto. – 352 –
4) Ritenete giusto che questi ragazzi siano costretti a lasciare l’ambiente scolastico? Alunno n. 1: Secondo me non bisogna allontanarli ma prendere delle posizioni e dare delle regole. 4) Secondo te perché accadono questi fenomeni? La risposta dei ragazzi sul fenomeno del bullismo all’interno della scuola ha dato questo esito: - Scarsa partecipazione all’educazione dei ragazzi da parte della famiglia e della scuola. - Eccesso di permissivismo o di atteggiamento repressivo da parte della famiglia. - Gli atteggiamenti tracotanti sono un mezzo per acquistare popolarità nel gruppo. 5) Cosa ti aspetti che la scuola faccia per porre rimedio a questi problemi? Alunno n. 1: Noi ragazzi pensiamo sia doveroso affrontare questi problemi favorendo il dialogo con i soggetti interessati, ma un altro compito che deve svolgere la scuola è l’introduzione di corsi di volontariato per aiutarli. Inoltre i professori dovrebbero comportarsi nei riguardi di questi ragazzi con più rigore e severità. 6) Per le esperienze trascorse e presenti che tu hai della scuola italiana, che idea ti sei fatta in ordine all’efficacia del suo sistema educativo? Alunno n. 1: L’esperienza vissuta fino ad ora ci ha fatto maturare l’opinione che la scuola promette molte cose, offre molte opportunità, ma spesso non riesce a mantenere gli impegni, creando così disagio, dispersione di energia e anche delusione. Speriamo che le nostre riflessioni spingano i professori ad intervenire sulle questioni da noi sollevate. 7) Hai delle proposte da fare? Alunno n. 1: La maggior parte dei ragazzi suggerisce di sensibilizzare questi ragazzi, proponendo di mandarli in centri in cui possono capire i propri errori e correggere i loro comportamenti violenti. 8) Questi comportamenti secondo te, da che cosa scaturiscono? Alunno n. 1: Secondo noi, il bullismo è determinato dalla scarsa attenzione dei genitori verso i ragazzi che, sentendosi soli, sfogano la loro rabbia – 353 –
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4) Ritenete giusto che questi ragazzi siano costretti a lasciare l’ambiente<br />
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Alunno n. 1: Noi ragazzi pensiamo sia doveroso affrontare questi problemi<br />
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Alunno n. 1: L’esperienza vissuta fino ad ora ci ha fatto maturare l’opinione<br />
che la scuola promette molte cose, offre molte opportunità, ma spesso<br />
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Alunno n. 1: La maggior parte dei ragazzi suggerisce <strong>di</strong> sensibilizzare questi<br />
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8) Questi comportamenti secondo te, da che cosa scaturiscono?<br />
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