MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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13.01.2013 Views

della sua autorevolezza, gli insegnanti del loro orgoglio professionale, gli allievi del senso di appartenenza ad una comunità di cui si condividono le scelte, gli indirizzi e, soprattutto, gli obiettivi educativi. Tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo se crediamo che il futuro del nostro paese sia garantito anche da una scuola che funzioni! Docente n. 5: Mi sento profondamente sconcertata anche perché prima le violenze avvenivano tra i ragazzi, invece ora i soggetti deboli sono anche gli insegnanti e questo deve far riflettere. 7) A chi crede che vadano le maggiori colpe? Alla scuola o alla famiglia? Docente n. 1: Non credo che la scuola abbia maggiori colpe rispetto alla famiglia e viceversa, ma credo che vadano attribuite ad entrambi al 50%. Docente n. 2: Io credo che in primis c’è la famiglia che a questa età avrebbe già dovuto dare ai ragazzi la giusta educazione, ma, come ho risposto nella domanda precedente, molte volte non c’è disponibilità da parte dei genitori. Docente n. 3: Ad entrambi, forse con una tendenza verso la famiglia. Docente n. 4: Non mi sento di attribuire colpe, non saprei a chi darle. Docente n. 5: La famiglia spesso non è sufficientemente attenta all’esigenze del figlio e non costruisce con lui un dialogo proficuo, perciò se tutto questo non avviene, la scuola può far poco, anche perché il ragazzo avrebbe già dovuto avere la giusta educazione e la scuola può formare il ragazzo professionalmente e solo in parte personalmente. Perciò se dietro non c’è una famiglia solida e che ha nei riguardi del figlio le dovute attenzioni, la scuola può fare molto poco. 8) Prendendo spunto da alcune risposte dei genitori, ritiene giusto che questi ragazzi siano costretti a lasciare l’ambiente scolastico? Docente n. 1: Secondo me lasciare la scuola non li aiuta perché li allontanerebbe sempre di più e sarebbe difficile riavvicinarli. Credo però che sia utile e necessario avviare un percorso di recupero all’interno della scuola stessa. Docente n. 2: Dipende dal tipo di “bullismo”, il “bullismo” violento sì, gli altri tipi di “bullismo” no. Docente n. 3: Non ritengo sia giusto allontanarli, però bisogna fare i conti con la realtà e la scelta di allontanarli o meno deve essere calibrata di caso in caso. Docente n. 4: Per fatti di particolare gravità, sì, devono essere allontanati. – 348 –

Docente n. 5: Penso ci sia bisogno di un periodo di riflessione per comprendere le cause e per un’osservazione più specifica del fenomeno per poi reinserirli adeguatamente nell’ambiente scolastico. 9) Durante la sua carriera scolastica se le capitasse di subire azioni di “bullismo” come si comporterebbe? Docente n. 1: Inizierei sicuramente col prendere il problema nella maniera giusta e seria, aiutandomi con il dialogo e poi cercando di mettermi accanto al ragazzo, nel senso che cercherei di capire le motivazioni per cui il ragazzo assume determinati atteggiamenti. Docente n. 2: Innanzitutto cercherei di intervenire, poi una volta riuscita, metterei una nota e farei chiamare il bidello e il preside o il vicepreside. Docente n. 3: Sono convinta che in ogni situazione bisogna trovarcisi, di certo non me ne starei con le braccia conserte e nemmeno scapperei dalla classe, cercherei di chiamare i collaboratori. Docente n. 4: Adopererei tutti gli strumenti a mia disposizione per contenere questo fenomeno. Sicuramente non starei a guardare. Docente n. 5: In primo luogo avvertirei la famiglia e poi la scuola e tutte le altre persone coinvolte. INTERVISTE AI GENITORI 1) Secondo voi, perché accadono questi fenomeni all’interno della scuola? Genitore n. 1: Secondo me sono sempre accaduti, soltanto che il potere dei mass-media è aumentato notevolmente, per cui anche le notizie meno significative diventano gravissime. Genitore n. 2: Secondo il mio parere questi fatti sono dovuti alla mancanza di rispetto e di educazione degli alunni nei confronti dei professori (principalmente alla mancanza di rispetto nei confronti anche e soprattutto nella famiglia) e a volte dalla troppa disponibilità dei professori nei confronti dei ragazzi anche quelli che avrebbero bisogno di maggiore severità. Genitore n. 3: Perché viviamo in un mondo di cattivi esempi, come la televisione e i giochi violenti. La famiglia ha perso terreno. Non segue i propri figli, non li educa al rispetto degli altri ed al rispetto delle regole. I genitori, quando entrambi lavoratori, non hanno il tempo di seguire i figli. In parole povere, se i figli sbagliano in quel modo, la famiglia risulta assente e responsabile della mancanza di trasmissione di valori. – 349 –

Docente n. 5: Penso ci sia bisogno <strong>di</strong> un periodo <strong>di</strong> riflessione per comprendere<br />

le cause e per un’osservazione più specifica del fenomeno per poi<br />

reinserirli adeguatamente nell’ambiente scolastico.<br />

9) Durante la sua carriera scolastica se le capitasse <strong>di</strong> subire azioni <strong>di</strong><br />

“bullismo” come si comporterebbe?<br />

Docente n. 1: Inizierei sicuramente col prendere il problema nella maniera<br />

giusta e seria, aiutandomi con il <strong>di</strong>alogo e poi cercando <strong>di</strong> mettermi<br />

accanto al ragazzo, nel senso che cercherei <strong>di</strong> capire le motivazioni per<br />

cui il ragazzo assume determinati atteggiamenti.<br />

Docente n. 2: Innanzitutto cercherei <strong>di</strong> intervenire, poi una volta riuscita,<br />

metterei una nota e farei chiamare il bidello e il preside o il vicepreside.<br />

Docente n. 3: Sono convinta che in ogni situazione bisogna trovarcisi, <strong>di</strong><br />

certo non me ne starei con le braccia conserte e nemmeno scapperei<br />

dalla classe, cercherei <strong>di</strong> chiamare i collaboratori.<br />

Docente n. 4: Adopererei tutti gli strumenti a mia <strong>di</strong>sposizione per contenere<br />

questo fenomeno. Sicuramente non starei a guardare.<br />

Docente n. 5: In primo luogo avvertirei la famiglia e poi la scuola e tutte le<br />

altre persone coinvolte.<br />

INTERVISTE AI GENITORI<br />

1) Secondo voi, perché accadono questi fenomeni all’interno della scuola?<br />

Genitore n. 1: Secondo me sono sempre accaduti, soltanto che il potere dei<br />

mass-me<strong>di</strong>a è aumentato notevolmente, per cui anche le notizie meno<br />

significative <strong>di</strong>ventano gravissime.<br />

Genitore n. 2: Secondo il mio parere questi fatti sono dovuti alla mancanza <strong>di</strong><br />

rispetto e <strong>di</strong> educazione degli alunni nei confronti dei professori (principalmente<br />

alla mancanza <strong>di</strong> rispetto nei confronti anche e soprattutto nella<br />

famiglia) e a volte dalla troppa <strong>di</strong>sponibilità dei professori nei confronti<br />

dei ragazzi anche quelli che avrebbero bisogno <strong>di</strong> maggiore severità.<br />

Genitore n. 3: Perché viviamo in un mondo <strong>di</strong> cattivi esempi, come la televisione<br />

e i giochi violenti. La famiglia ha perso terreno. Non segue i<br />

propri figli, non li educa al rispetto degli altri ed al rispetto delle regole.<br />

I genitori, quando entrambi lavoratori, non hanno il tempo <strong>di</strong> seguire i<br />

figli. In parole povere, se i figli sbagliano in quel modo, la famiglia<br />

risulta assente e responsabile della mancanza <strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> valori.<br />

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