MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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13.01.2013 Views

Osservazioni - Per p ≤ 3 si ha una sola coppia di primi gemelli per la quale si ha: p = 3; p+1 = 4 (non divisibile per 6); p+2 = 5. - Per p ≤ 5 si hanno due sole coppie di primi gemelli per le quali si ha: p = 3; p+1 = 4 (termina con 4); p+2 = 5. p = 5; p+1 = 6 (termina con 6); p+2 = 7. - Esistono coppie di primi gemelli per le quali p+1 termina con 0, con 2 e con 8: p = 11; p+1 = 12 (termina con 2); p+2 = 13. p = 17; p+1 = 18 (termina con 8); p+2 = 19. p = 29; p+1 = 30 (termina con 0); p+2 = 31. - È banale verificare che il teorema 1 non si può invertire, cioè non è vero che se p+1 è un multiplo di 6 allora p e p+2 sono numeri primi gemelli: basta considerare il caso p = 23; p+1 = 24; p+2 = 25. Andrea Di Lorenzo - Classe IV Ginnasio (P.N.I.) Sez. D ALGEBRA I due teoremi che seguono sono casi particolari di un teorema di Algebra più generale che prende il nome di “Principio di identità dei polinomi” che sarà trattato nel prossimo anno scolastico: Se due polinomi di grado n nella variabile x sono equivalenti, allora i coefficienti sono ordinatamente uguali: cioè se anx n +an-1x n-1 +... a1x+a0 ≈ bnx n +bn-1x n-1 +... b1x+b0 allora an =bn; an-1 =bn-1; ...; a1 =b1; a0 =b0. Le prime allieve, utilizzando la matematica appresa durante l’anno scolastico, dimostrano il caso n = 1, le seconde seguendo ed ampliando la tecnica usata nella prima dimostrazione provano il caso n = 2. – 340 –

Definizione Due espressioni letterali si dicono equivalenti quando, per ogni sostituzione delle variabili presenti, esse hanno uguale valore numerico. Notazione ≈ è il simbolo dell’equivalenza; Q è il simbolo dei numeri razionali; → è il simbolo della sostituzione. Proprietà invariantive (i) iPer ogni a,b,c ∈ Q, a = b sse a+c = b+c (ii) Per ogni a,b,c ∈ Q con c ≠ 0, a = b sse a ⋅ c=b⋅ c Teorema 1 Se ax+b ≈ cx+d, dove a, b, c, d ∈ Q, allora: a = c; b = d Dimostrazione: 1° passo: proviamo che b = d Se x → 0, allora: ax+b ≈ cx+d ↓ a(0)+b = c(0)+d ↓ 0+b = 0+d ↓ b=d – 341 –

Definizione<br />

Due espressioni letterali si <strong>di</strong>cono equivalenti quando, per ogni sostituzione<br />

delle variabili presenti, esse hanno uguale valore numerico.<br />

Notazione<br />

≈ è il simbolo dell’equivalenza;<br />

Q è il simbolo dei numeri razionali;<br />

→ è il simbolo della sostituzione.<br />

Proprietà invariantive<br />

(i) iPer ogni a,b,c ∈ Q, a = b sse a+c = b+c<br />

(ii) Per ogni a,b,c ∈ Q con c ≠ 0, a = b sse a ⋅ c=b⋅ c<br />

Teorema 1<br />

Se ax+b ≈ cx+d, dove a, b, c, d ∈ Q,<br />

allora: a = c; b = d<br />

Dimostrazione:<br />

1° passo: proviamo che b = d<br />

Se x → 0, allora:<br />

ax+b ≈ cx+d<br />

↓<br />

a(0)+b = c(0)+d<br />

↓<br />

0+b = 0+d<br />

↓<br />

b=d<br />

– 341 –

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