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MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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il ministro maggior della natura, come <strong>di</strong>ce Dante, allunga o restringe il suo<br />

apparente corso perenne.<br />

IL PRESBITERIO<br />

Attraverso il grande arco trionfale si entra nel vero e proprio presbiterio<br />

che si presenta, nella prima parte, con la veste architettonica ideata dall’architetto<br />

Clemente Orlan<strong>di</strong> in occasione dei primi arrivi delle gran<strong>di</strong> composizioni<br />

pittoriche provenienti dalla Basilica Vaticana. Il coro è invece opera<br />

del Vanvitelli che curò anche la decorazione dell’insieme presbiteriale.<br />

Il grande architetto <strong>di</strong>ede forme poligonali all’abside nel cui centro addossò<br />

il nuovo altare maggiore, simile a quello da lui creato nella chiesa<br />

della Reggia <strong>di</strong> Caserta, impreziosito da una ricca scelta <strong>di</strong> marmi pregiati.<br />

Il crescendo decorativo verso il <strong>di</strong>pinto con la “Madonna degli Angeli” fu<br />

interrotto nel 1867 quando l’altare venne collocato nell’attuale posizione per<br />

far posto al coro protetto dalle transenne metalliche ornate con la sigla e le<br />

stelle certosine dorate ed i cancelli a forma d’arpa, opera <strong>di</strong> Angelo Santini.<br />

Gli ornati della cancellata sono stati <strong>di</strong>segnati da Giuseppe della Riccia.<br />

Prima dell’altare sono poste due opere del 1866 dello scultore Innocenzo<br />

Orlan<strong>di</strong>: “L’angelo con l’aquila” e la “Cattedra” sostenuta da un toro<br />

ed un leone; simboleggiano la presenza evangelica della liturgia eucaristica.<br />

Troviamo, infatti, i quattro simboli degli evangelisti: l’angelo per San Matteo,<br />

l’aquila per San Giovanni, il toro per San Luca e il leone per San Marco.<br />

Alle pareti, sulla destra, troviamo: Presentazione <strong>di</strong> Maria al tempio, <strong>di</strong><br />

Giovanni Francesco Romanelli e Martirio <strong>di</strong> San Sebastiano del Domenichino;<br />

sulla sinistra, Battesimo <strong>di</strong> Gesù <strong>di</strong> Carlo Maratta e Morte <strong>di</strong> Anania<br />

e Safira del Pomarancio.<br />

A questo punto bisogna aggiungere delle informazioni riguardanti<br />

queste opere pittoriche.<br />

Carlo MARATTA, pittore marchigiano (1625-1713) nella Basilica progettò<br />

la Cappella <strong>di</strong> San Brunone, il monumento funebre in cui è sepolto e che fu<br />

realizzato dal fratello Francesco, e inoltre questo <strong>di</strong>pinto: IL BATTESIMO<br />

DI GESÙ, dove l’episo<strong>di</strong>o religioso è rappresentato con marcata plasticità.<br />

DOMENICO ZAMPIERI, detto IL DOMENICHINO (1581-1614),<br />

allievo <strong>di</strong> Annibale Carracci, raffigura in questo <strong>di</strong>pinto il MARTIRIO<br />

DI SAN SEBASTIANO, avvenuto ad opera <strong>di</strong> Diocleziano. Qui si pone<br />

l’attenzione sul momento in cui Cristo accoglie il Santo, circondato dalla<br />

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