13.01.2013 Views

MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Conformemente a queste regole la Pasqua deve essere celebrata nella<br />

prima domenica dopo il Plenilunio che segue l’Equinozio <strong>di</strong> Primavera.<br />

Questa è l’enunciazione corrente e più facilmente comprensibile, mentre<br />

quella della tra<strong>di</strong>zione ecclesiastica è più complessa, ma non è necessario<br />

riportarla in questa sede perché richiede spiegazioni articolate e non congeniali<br />

ad un’esposizione <strong>di</strong>vulgativa.<br />

Gli eventi astronomici che determinano la data della Pasqua devono essere<br />

comunque conosciuti con la migliore precisione possibile, onde evitare<br />

errori che avrebbero come conseguenza anche lo spostamento delle date <strong>di</strong><br />

tutte le feste mobili della Chiesa.<br />

Il metodo concreto <strong>di</strong> calcolo <strong>di</strong> questa fondamentale data ecclesiastica<br />

rimase quello proposto da Luigi Giglio e promulgato da Gregorio XIII,<br />

metodo che aveva il pregio dell’ingegnosa semplicità <strong>di</strong> applicazione, pur<br />

potendo essere, in teoria, sostituito da altri meto<strong>di</strong>. Bianchini stesso, senza<br />

fare riferimento alla Meri<strong>di</strong>ana, propose un metodo sottilmente alternativo<br />

che tuttavia nella sua applicazione pratica avrebbe sollevato numerosi problemi<br />

e rimase perciò confinato nel campo delle speculazioni teoriche, pur<br />

se non mancano <strong>di</strong> tanto in tanto tentativi, anche molto recenti, <strong>di</strong> riportarlo<br />

alla luce.<br />

La Meri<strong>di</strong>ana fu costruita con esattezza scientifica e inaugurata dallo<br />

stesso Clemente XI il 6 ottobre del 1702; è una grande linea <strong>di</strong> bronzo inserita<br />

in una fascia <strong>di</strong> marmo imezio, a sua volta contornata da una cornice <strong>di</strong><br />

giallo <strong>di</strong> Verona, <strong>di</strong>stesa quasi <strong>di</strong>agonalmente per circa 45 metri se si considera<br />

come punto virtuale <strong>di</strong> partenza quello su cui cade la perpen<strong>di</strong>colare<br />

proveniente dal centro del foro gnomonico. A destra della linea sono rappresentate,<br />

con intarsi <strong>di</strong> antichi marmi policromi, i segni zo<strong>di</strong>acali delle costellazioni<br />

estive e autunnali; a sinistra quelli delle costellazioni primaverili<br />

e invernali. Alle due estremità figurano i segni delle costellazioni del<br />

Cancro e del Capricorno. I segni zo<strong>di</strong>acali furono realizzati su cartoni <strong>di</strong><br />

Maratta, tratti da immagini <strong>di</strong> “Uranometria Nova” <strong>di</strong> Mayer.<br />

L’immagine del Sole, penetrando per il centro dello stemma aral<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

Clemente XI, percorre durante l’anno, a mezzogiorno solare vero, tutta la<br />

Linea, partendo dal Cancro al Solstizio d’Estate, raggiungendo il Capricorno<br />

al Solstizio d’Inverno e compiendo successivamente il percorso inverso.<br />

L’immagine del Sole, in forma <strong>di</strong> ellisse, si allunga, nel suo asse maggiore,<br />

da circa 21 centimetri al solstizio estivo a circa 111 centimetri al solstizio<br />

invernale, compiendo il percorso tra i due tropici, i limiti entro i quali<br />

– 330 –

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!