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MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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modo che i bagnanti potessero sedersi nell’acqua calda. L’alveus era riscaldato<br />

da un prefurnio sottostante ad esso; l’acqua calda proveniente dalla<br />

caldaia arrivava nella vasca per mezzo <strong>di</strong> fistole <strong>di</strong> piombo. Per mantenere<br />

costante la temperatura dell’acqua venne inserito nella muratura tra l’alveus<br />

ed il prefurnio una testudo (una caldaia a forma <strong>di</strong> testuggine). Si trattava <strong>di</strong><br />

un semicilindro <strong>di</strong> bronzo riscaldato dall’aria calda del prefurnio; l’acqua<br />

raffreddata nella vasca vi passava attraverso, tornando a riscaldarsi. Era<br />

inoltre possibile fare bagni singoli, ma non ad immersione: vi erano delle<br />

bocche in<strong>di</strong>pendenti d’acqua calda, munite <strong>di</strong> rubinetti, poste lungo le pareti.<br />

Dopo il bagno caldo era necessario rinfrescarsi. Nell’estremità opposta della<br />

stanza, nell’abside, era collocato il labrum. In questo bacino arrivava continuamente<br />

acqua fredda, addotta da una fistola apposita. Vasche e pavimenti<br />

potevano essere rivestiti da lastre <strong>di</strong> metallo per mantenere il calore. Per ovvi<br />

motivi <strong>di</strong> sfruttamento del calore naturale il caldarium era orientato a Sud-<br />

Ovest, in modo che i raggi del sole provenienti da Ovest battessero sulla<br />

stanza (le terme erano frequentate soprattutto nel pomeriggio). I caldaria<br />

erano spesso illuminati (e riscaldati) dalla luce che entrava da finestre <strong>di</strong><br />

varie <strong>di</strong>mensioni, inserite al <strong>di</strong> sopra delle pareti o nelle volte. L’introduzione<br />

dei vetri da finestra, avvenuta nei primi decenni del I secolo d.C., rese possibile<br />

l’entrata della luce nell’ambiente senza <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> calore.<br />

Il tepidarium<br />

Il tepidarium, o cella tepidaria, era un ambiente a temperatura me<strong>di</strong>a, <strong>di</strong><br />

norma utilizzato come sala <strong>di</strong> passaggio fra gli ambienti a temperatura alta<br />

(calidarium) e bassa (frigidarium); il tepidarium era usato anche come stanza<br />

per le unzioni. L’ambiente era riscaldato per mezzo <strong>di</strong> bracieri sino alla fine<br />

del II-inizio I secolo a.C., quando fu introdotto il sistema hypocaustum (intercape<strong>di</strong>ni<br />

parietali). Talvolta all’interno era collocata una vasca in cui vi si<br />

trovava acqua tiepida, riscaldata da una caldaia (testudo). Secondo Celso (De<br />

me<strong>di</strong>cina 1.4) i frequentatori si ungevano nel tepidarium prima <strong>di</strong> accedere al<br />

calidarium. Gli arre<strong>di</strong> tipici dei tepidaria erano i bracieri e le panche. Il tepidarium,<br />

come gli altri ambienti termali, era <strong>di</strong> norma decorato.<br />

Il frigidarium<br />

Il frigidarium era l’ambiente riservato ai bagni fred<strong>di</strong>. Ad esso si accedeva,<br />

<strong>di</strong> norma, dopo le sale riscaldate, e dopo la pausa nel tepidarium, per<br />

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