MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ... MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
Si impegnò a lungo nella traduzione dall’italiano allo spagnolo dell’opera di Cristina Campo Attenzione e poesia, condividendo pienamente lo spirito con cui il lavoro era stato concepito e l’idea portante di tutto il trattato: la fondamentale importanza dell’“attenzione”, attenzione intesa come apertura verso il prossimo, capacità di ascoltare l’altro, come unico cammino per comprendere l’inesprimibile. Maria, durante il soggiorno romano, scrisse tre opere fondamentali all’interno del suo iter filosofico: � La tomba di Antigone. � Persona e democrazia. � L’uomo e il divino. “LA TOMBA DI ANTIGONE” L’opera della Zambrano si configura come una riscrittura del testo teatrale sofocleo, che da sempre ha affascinato ed ispirato filosofi e letterati. Immaginando che Antigone non muoia, come invece accade nella conclusione della tragedia di Sofocle, la Zambrano descrive la sua discesa nella tomba, dove la fanciulla terrà dei dialoghi con una serie di interlocutori che si susseguono (tra cui lo stesso Creonte ed i fratelli morti). La figura di Antigone incarna il tramonto di un’epoca e la nascita di un’età nuova, di un uomo nuovo. È “l’aurora della coscienza”, il risvegliarsi della coscienza individuale. Occorre soffermarsi su questo punto, centrale nel pensiero della Zambrano, focalizzando l’attenzione sul passaggio dall’essere umano concepito come parte del tutto, della totalità, all’uomo inteso come puro individuo. La tragedia greca si sviluppa interamente all’ombra di un Dio ignoto, e quindi, venendo a mancare un reale interlocutore, per l’uomo diventa impossibile affermare sé stesso. Antigone è dunque una “figura liminale”, di confine, di passaggio, dal prototipo della figura tragica del tutto identificata con la moltitudine a quello dell’individuo ormai del tutto consapevole di sé e della propria individualità. La tomba di Antigone concepita dalla Zambrano è diametralmente opposta alla caverna ideata da Platone come paradigma dell’esistenza umana. Ne La Tomba di Antigone, è la tomba stessa a rappresentare la realtà, insieme alla protagonista che è portavoce della nuova epoca. Gli altri perso- – 272 –
naggi che si muovono al suo interno non sono altro che ombre, simulacri, appartengono all’epoca passata. L’Antigone è “una delle opere d’arte più eccelse e per ogni riguardo più perfette di tutti i tempi”, “di tutti i capolavori del mondo antico e moderno il piùsoddisfacente” (Hegel). Nell’Antigone vengono affrontati una serie di nodi tematici fondamentali, quali ad esempio il contrasto tra legge naturale e legge positiva, tra sfera pubblica e sfera privata, tra potere maschile e pietas femminile, tra passione e moralità, tra trasgressione e tradizione; sono espressi con grande efficacia i conflitti insiti nella condizione umana, quello uomo-donna, vecchiaia-giovinezza, società-individuo, vivi-morti, uomini-divinità. Proprio questo racchiudere in sé tali “eterni dilemmi umani” (come li definì la studiosa italiana Marina Calloni), ha reso questa tragedia sempre attuale, ripensabile e riproponibile nel corso del tempo. Nell’Antigone viene affrontato un tema estremamente attuale, ovvero la complessità della posizione dell’uomo di fronte a difficili scelte etiche. In particolare di fronte alla scelta tra due possibili atteggiamenti nei confronti dell’ingiustizia del potere costituito: o la sottomissione o la ribellione, o un ripiegamento nella sfera privata oppure un tentativo di ottenere giustizia. Antigone rifiuta il consueto compromesso, l’accettazione di una scissione tra politica e moralità, tra pubblico e privato, e proprio per questo viene condannata. Attraverso il suo rifiuto, Antigone realizza sé stessa come cittadino e come soggetto. Quasi venticinque secoli dopo, la figura di Antigone dimostra la sua immortalità nell’incarnare la più profonda essenza umana, la necessità di elevare la giustizia come unica regola dell’azione. Antigone esprime l’urgenza dell’individuo di far valere la propria individualità, i valori della propria coscienza individuale, di fronte alla collettività e alle leggi. Antigone, donna di stirpe regale e sorella di due fratelli che si uccidono a vicenda (l’uno difendendo la propria patria, l’altro tradendola), incarna una serie di contraddizioni insite da sempre nell’essere umano e nella storia. Si pone davanti a domande da sempre cruciali per l’essere umano: come agire qualora le particolari leggi di una comunità si rivelino profondamente dissonanti rispetto ad una giustizia universalmente valida? Come affrontare l’inevitabile conflitto che scaturirebbe qualora l’individuo decidesse di seguire la giustizia più ampia, ma in palese contraddizione con quella imposta da chi esercita il potere? – 273 –
- Page 221 and 222: dei socialisti, una politica unitar
- Page 223 and 224: MEUCCIO RUINI: nacque a Reggio Emil
- Page 225 and 226: gi. Durante il ventennio fascista f
- Page 227 and 228: “Chi eravamo? Chi rappresentavamo
- Page 229 and 230: facendo riferimento ai principi del
- Page 231 and 232: a deteriorarsi: non è il leader co
- Page 233 and 234: I Patti Lateranensi Stipulati l’1
- Page 235 and 236: Vero merito di Mussolini fu quello
- Page 237 and 238: in quest’aula. Qui si tocca il fo
- Page 239 and 240: Questo infatti ritenevamo fosse nec
- Page 241 and 242: questa occasione non è stata guida
- Page 243 and 244: Poi le cose cambiarono, senza dubbi
- Page 245 and 246: zata l’unità morale e politica d
- Page 247 and 248: Però noi vedemmo, già prima dell
- Page 249 and 250: ARTICOLO 7 Lo Stato e la Chiesa cat
- Page 251 and 252: Non crediamo sia stato mai proficuo
- Page 253 and 254: che scoppia sotto il reazionario go
- Page 255 and 256: L’affermarsi del Neoidealismo piu
- Page 257 and 258: Sottolinea Giannantoni che il fasci
- Page 259 and 260: Certo, si potrà dire che il libera
- Page 261 and 262: venta) “l’idea è lì senza pen
- Page 263 and 264: Bibliografia: N. ABBAGNANO e G. FOR
- Page 265 and 266: Con Elena Croce collabora alla reda
- Page 267 and 268: sofi quanto nei più quotidiani att
- Page 269 and 270: stremo, convertito in assoluto. Tut
- Page 271: Quello di Maria Zambrano può ben e
- Page 275 and 276: Per “democrazia” si intende que
- Page 277 and 278: degger, con cui la Arendt instaurer
- Page 279 and 280: La teoria portante è la concezione
- Page 281 and 282: ad allora considerate complementari
- Page 283 and 284: era un normale funzionario, ordinar
- Page 285 and 286: Il pensiero nasce dallo stupore: es
- Page 287 and 288: Agli inizi degli anni ’30, entra
- Page 289 and 290: nel “sostrato dei reietti e degli
- Page 291 and 292: la filosofia lascia tutto come lo t
- Page 293 and 294: Il malessere prorompente nella soci
- Page 295 and 296: spontanea di queste coraggiose donn
- Page 297 and 298: si sarebbe attenuato solo negli ann
- Page 299 and 300: stato assegnato dal maschio autorit
- Page 301 and 302: mane: “Il 5 Giugno viene processa
- Page 303 and 304: Dopo il referendum del ’46, la ve
- Page 305 and 306: Paesi 1987 1994 oggi Confronti Aust
- Page 307 and 308: MARIA PAOLA MAIONE Progetto special
- Page 309 and 310: FASE DEL PROGETTO 2004-2005 ADOZION
- Page 311 and 312: tratta di un saggio redatto grazie
- Page 313 and 314: DEGENERAZIONE DELLE TERME Già a pa
- Page 315 and 316: Edifici separati per uomini e donne
- Page 317 and 318: modo che i bagnanti potessero seder
- Page 319 and 320: Inizi del XVI sec. - Giuliano da Sa
- Page 321 and 322: I pannelli sono sostanzialmente lis
Si impegnò a lungo nella traduzione dall’italiano allo spagnolo dell’opera<br />
<strong>di</strong> Cristina Campo Attenzione e poesia, con<strong>di</strong>videndo pienamente lo spirito<br />
con cui il lavoro era stato concepito e l’idea portante <strong>di</strong> tutto il trattato: la<br />
fondamentale importanza dell’“attenzione”, attenzione intesa come apertura<br />
verso il prossimo, capacità <strong>di</strong> ascoltare l’altro, come unico cammino per<br />
comprendere l’inesprimibile.<br />
Maria, durante il soggiorno romano, scrisse tre opere fondamentali all’interno<br />
del suo iter filosofico:<br />
� La tomba <strong>di</strong> Antigone.<br />
� Persona e democrazia.<br />
� L’uomo e il <strong>di</strong>vino.<br />
“LA TOMBA DI ANTIGONE”<br />
L’opera della Zambrano si configura come una riscrittura del testo<br />
teatrale sofocleo, che da sempre ha affascinato ed ispirato filosofi e letterati.<br />
Immaginando che Antigone non muoia, come invece accade nella conclusione<br />
della trage<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Sofocle, la Zambrano descrive la sua <strong>di</strong>scesa nella<br />
tomba, dove la fanciulla terrà dei <strong>di</strong>aloghi con una serie <strong>di</strong> interlocutori che<br />
si susseguono (tra cui lo stesso Creonte ed i fratelli morti).<br />
La figura <strong>di</strong> Antigone incarna il tramonto <strong>di</strong> un’epoca e la nascita <strong>di</strong><br />
un’età nuova, <strong>di</strong> un uomo nuovo.<br />
È “l’aurora della coscienza”, il risvegliarsi della coscienza in<strong>di</strong>viduale.<br />
Occorre soffermarsi su questo punto, centrale nel pensiero della Zambrano,<br />
focalizzando l’attenzione sul passaggio dall’essere umano concepito come<br />
parte del tutto, della totalità, all’uomo inteso come puro in<strong>di</strong>viduo.<br />
La trage<strong>di</strong>a greca si sviluppa interamente all’ombra <strong>di</strong> un Dio ignoto, e<br />
quin<strong>di</strong>, venendo a mancare un reale interlocutore, per l’uomo <strong>di</strong>venta<br />
impossibile affermare sé stesso. Antigone è dunque una “figura liminale”, <strong>di</strong><br />
confine, <strong>di</strong> passaggio, dal prototipo della figura tragica del tutto identificata<br />
con la moltitu<strong>di</strong>ne a quello dell’in<strong>di</strong>viduo ormai del tutto consapevole <strong>di</strong> sé<br />
e della propria in<strong>di</strong>vidualità.<br />
La tomba <strong>di</strong> Antigone concepita dalla Zambrano è <strong>di</strong>ametralmente opposta<br />
alla caverna ideata da Platone come para<strong>di</strong>gma dell’esistenza umana.<br />
Ne La Tomba <strong>di</strong> Antigone, è la tomba stessa a rappresentare la realtà, insieme<br />
alla protagonista che è portavoce della nuova epoca. Gli altri perso-<br />
– 272 –