MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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PRESIDENTE: Mi sembra che i commenti siano già stati troppo lunghi. Permettano che l’onorevole Togliatti riprenda il suo discorso. TOGLIATTI: Si è anche parlato di una eventuale minaccia di un appello al Paese, attraverso un referendum, o un plebiscito, minaccia che determinerebbe il nostro atteggiamento. Anche questo non è vero. Qualora noi ritenessimo che vi è una questione o un dissenso che bisogna portare dinanzi al popolo, noi stessi chiederemmo il referendum. E del resto, colleghi di parte monarchica, abbiamo vinto già una volta un referendum: siamo disposti a vincerne un altro (commenti). Una voce a destra: Bene, si faccia il referendum! CONDORELLI: Ne prendiamo atto. ...Disperdiamo le ombre le quali impediscono la realizzazione di questa unità! Dando il voto che diamo, noi non sacrifichiamo, dunque, nulla di noi stessi; anzi, siamo coerenti con noi stessi sino all’ultimo. – 248 – TOGLIATTI: I motivi per i quali, visti fallire i nostri tentativi per arrivare attraverso una modificazione delle formule presentate o attraverso la presentazione di un ordine del giorno successivo al voto del- l’articolo, i motivi per i quali, visti fallire questi tentativi, il gruppo parlamentare comunista ha deciso di votare per la formula che viene presentata, sono dunque motivi profondi, che investono tutto l’orientamento politico del nostro partito. La nostra lotta è lotta per la rinascita del nostro Paese, per il suo rinnovamento politico, economico e sociale. In questa lotta noi vogliamo l’unità dei lavoratori, prima di tutto, e, attorno a essa, vogliamo si realizzi l’unità politica e morale di tutta la nazione. Disperdiamo le ombre le quali impediscono la realizzazione di questa unità! Dando il voto che diamo, noi non sacrifichiamo, dunque, nulla di noi stessi; anzi, siamo coerenti con noi stessi sino all’ultimo. Siamo oggi quello che siamo stati in tutta la lotta di liberazione e in tutto il periodo di profonda crisi e di ricostruzione apertosi dopo la fine della guerra. Siamo oggi quel che saremo domani, nella lotta che condurremo insieme a voi, accanto a voi – se volete – o in contrasto con voi, per la ricostruzione, il rinnovamento, la rinascita d’Italia. Siamo convinti, dando il nostro voto all’articolo che ci viene presentato, di compiere il nostro dovere verso la classe operaia e le classi lavoratrici, verso il popolo italiano, verso la democrazia e la Repubblica, verso la nostra patria! (Vivi applausi all’estrema sinistra – commenti animati).
ARTICOLO 7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. – 249 –
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LICEO CLASSICO “ORAZIO” ROMA Mi
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INTRODUZIONE Il terzo volume della
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La redazione del regolamento è un
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studenti, inoltre, percependo la re
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“Del neorealismo coevo Cassola ac
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Baba (1946), Esiliati (1953), La ca
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Man mano che il velo del tempo cala
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Non è solo questo, Anna riesce rea
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GIUSEPPE D’AVINO Il regno di Natu
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E il ministro riportò al re le par
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Il bambino intanto aveva preso per
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ANNA PAOLA BOTTONI Alcune riflessio
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si esplica la didattica orientativa
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MARIO CARINI Uno strumento di appro
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ANNA MARIA ROBUSTELLI Le sorelle di
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V. Woolf ci fa notare, inoltre, che
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Questi, infine, sono i primi versi
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LICIA FIERRO Introduzione al lavoro
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1913-1914 (IV Governo Giolitti) e S
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La Costituzione Europea però nasce
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P. GINSBORG, Storia d’Italia 1943
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Muore Piramo, entra Flute nel ruolo
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ATTO II - SCENA II QUINCE: Bravi ra
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OFELIA: Lo riveste candida coltre,
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AMLETO: Rimango fedele ai miei prop
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FRANCESCA RUBINI - CLASSE III L L
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“Ognuno voltò la faccia in uno s
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