MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

apparvero: «Le peregrinazioni del nobile Romeo di Provenza» (1824) e
«Teodoro Callimachi» (1825) di Ottavio Falletti; «I viaggi di messer Francesco
Novello da Carrara» (1824), «I viaggi di Pitagora» (1826) e «Un Papiro»
(1826) di Stefano Picozzi; «Alessio ossia gli ultimi giorni di Psara» (1827)
di Angelica Palli.
Indubbiamente, in Inghilterra, ma anche in Italia i romanzi storici attraevano
per la loro libera e varia impostazione e, soprattutto, per il loro carattere
popolare.
Mancava, però, ancora un vero romanzo storico italiano che si imponesse
per efficacia e funzionalità. Questo apparirà finalmente nel 1827,
quando accanto ad altri romanzi storici di carattere imitativo come «Il castello
di Trezzo», 1827, di Giovan Battista Bazzoni, «La battaglia di Benevento»
di Francesco Domenico Guerrazzi, «Cabrino Fondulo» di Vincenzo
Lancetti e «Sibilla Odaleta» di Carlo Varese, viene edito «I promessi sposi»
di Alessandro Manzoni, autentico ed originale romanzo storico.
È preferibile parlare, comunque, per la produzione posteriore al 1814
di rifondazione del romanzo storico e non di nascita, poiché romanzi di argomento
storico già erano stati scritti nei secoli passati. Nello stesso tempo,
però, se si vuole stare al carattere autentico di romanzo storico, bisogna
accogliere l’opinione di Georgy Lukàcs 3 ed escludere dalla definizione
rigorosa di romanzo storico tutti i romanzi pubblicati prima del 1814, anno
in cui Walter Scott (1771-1832) scrisse il Waverley. 4
3 Georgy Luckàcs, Il Romanzo storico, Torino, 1965.
4 Il padre del romanzo storico, Walter Scott, nasce a Edimburgo nel 1771 da una famiglia
molto benestante di Edimburgo, Scott era uomo che, seppur debilitato da una grave malattia in
tenera età, cresce forte e vigoroso. Era un amante della letteratura di ogni genere, in particolare
divorava fiabe, racconti, leggende e tutto ciò che fosse legato alla sua terra, gli Scottish Borders.
Laureatori in Legge, il suo primo incarico legale si svolge a Selkirk. Qui sposa Margaret Charlotte
Charpenter da cui ha cinque figli. Nel 1802-1803 pubblica il primo lavoro importante Ministrelsy
Of The Scottish Border, ma è con The Lay Of The Last Minstrel (1805) che ottiene la
fama. Scrive poi Marmion (1808), The Lady In The Lake, The Lord Of The Isles. All’apice della
carriera, Scott decide di mettersi in affari con un amico, James Ballantyne per stampare le sue
opere in proprio. L’impresa tuttavia fallisce e Scott si ripromette di saldare i debiti con i suoi
scritti.
Escono, tra i più famosi, Waverley (1814), Rob Roy (1817), The Heart of Midiothian (1818).
Sir Walter Scott, diventa baronetto, ma muore ancora indebitato nella grande mansione di Abbotsford,
vicino al fiume Tweed nel 1832. Waverley, in sintesi. Il romanzo narra la storia di Edward
Waverley, un giovane inglese aristocratico giunto in Scozia come ufficiale dell’esercito. Edward
rimane coinvolto nella ribellione giacobita del 1745, nella quale si schiera accanto alle truppe scozzesi
del principe Charles Stuart, contro il casato degli Hanover. In sostanza, il romanzo riguarda la
guerra civile tra gli Inglesi e gli Scozzesi, nella quale Edward si schiera sostanzialmente dalla parte
–23–