13.01.2013 Views

MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

cetto <strong>di</strong> legislatura che era comune alle due Camere e significava che le due<br />

Camere venivano elette e potevano essere sciolte, nello stesso tempo.<br />

Ruini, durante le presentazione del progetto <strong>di</strong> Costituzione, spiegò<br />

anche il nuovo istituto della prorogatio e i motivi della sua introduzione, ovvero,<br />

la necessità <strong>di</strong> non privare il Parlamento, nell’intervallo tra le legislature,<br />

della possibilità <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong> azione.<br />

Il presidente della repubblica<br />

Fu Bozzi ad aprire il <strong>di</strong>battito sull’articolo 67 – Ogni membro del Parlamento<br />

rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo <strong>di</strong><br />

mandato – proponendo <strong>di</strong> sostituirlo con “La funzione legislativa è esercitata<br />

dal Presidente della Repubblica e dalle due camere”. Bozzi, riportando alla<br />

luce alcuni caratteri dello Statuto Albertino, riteneva che, se pur nell’ambito <strong>di</strong><br />

un sistema bicamerale, il potere del Presidente, in quanto personificazione dei<br />

tre poteri, non potesse essere escluso da qualsiasi forma <strong>di</strong> intervento.<br />

Il Presidente della Repubblica non può emanare decreti aventi valore<br />

legislativo, deliberati dal Governo, se non in casi straor<strong>di</strong>nari <strong>di</strong> assoluta ed<br />

urgente necessità. In tali casi, le Camere, anche se sciolte, sono appositamente<br />

convocate e debbono riunirsi entro cinque giorni. I decreti perdono <strong>di</strong><br />

efficacia se non sono convertiti in legge e pubblicati entro sessanta giorni.<br />

In seguito, poi, alle proposte <strong>di</strong> Targetti, venne approvato il testo: “Non si<br />

possono emanare decreti aventi valore <strong>di</strong> legge se non in casi straor<strong>di</strong>nari <strong>di</strong><br />

assoluta urgente necessità. In tali casi le Camere, anche se sciolte, sono appositamente<br />

convocate e debbono riunirsi entro cinque giorni. I decreti perdono<br />

efficacia se non sono convertiti in legge e pubblicati entro sessanta giorni”.<br />

Si presentò, tuttavia, la necessità <strong>di</strong> trovare una formulazione più chiara.<br />

Il Comitato <strong>di</strong> Redazione non intervenne solo formalmente: venne chiarito,<br />

infatti, che non convertendo il decreto legge, una revoca non avrebbe comportato<br />

un annullamento degli atti compiuti nel periodo interme<strong>di</strong>o: le Camere,<br />

nel momento della reiezione – respinsione della domanda –, avrebbero<br />

potuto deliberare al riguardo.<br />

Riguardo alle critiche formulate da Vittorio Emanuele Orlando alla<br />

seconda parte della Carta, sulla eleggibilità del Capo dello Stato, il politico<br />

reggiano ammise che così come era stato possibile raggiungere una vasta<br />

intesa sulla parte dei <strong>di</strong>ritti, sulla parte della organizzazione dei poteri<br />

incombevano ancora “gli spettri <strong>di</strong> Cesare, <strong>di</strong> Bonaparte e <strong>di</strong> Hitler”.<br />

Questi, infatti, riteneva che fosse necessaria l’elezione del Presidente<br />

della Repubblica da parte del popolo per dargli autonomia e stabilire un<br />

– 211 –

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!