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materie tra i suoi membri, procedendo alla costituzione di singole sottocommissioni”. La Commissione sarà composta di 75 deputati, provvederà alla sua costituzione nominando il presidente (Ruini), tre vicepresidenti (Terracini 2 PCI, Ghidini PSIUP, Tupini 3 DC) e tre segretari. Inoltre la durata dei lavori dell’Assemblea, inizialmente prevista per otto mesi, fu successivamente prorogata per ben due volte: secondo Saragat, infatti, l’Italia, a differenza degli altri paesi europei, avrebbe dovuto creare ex novo una costituzione senza l’appoggio di un progetto preliminare, pur favorendo così l’espressione delle diverse fazioni politiche. Democrazia cristiana 207 Partito socialista 115 Partito comunista 104 Unione Dem. Nazionale 41 Uomo Qualunque 30 Partito Repubblicano 23 Blocco Naz. Libertà 16 Partito d’Azione 7 Mov. Indip. Sicilia 4 Concentr. Dem. Repub. 2 Partito Sardo d’Azione 2 Movim. Unionista It. 1 Part. Cristiano Sociale 1 Part. Democr. Lavoro 1 Part. Contadini Italiani 1 Fr. Dem. Progres. Rep. 1 Immediatamente cominciarono a definirsi le linee che lo schema della nuova costituzione avrebbe assunto: rivestivano un aspetto importante per le nuove deliberazioni non solo l’organizzazione dei lavori, che necessaria- 2 Umberto Elia Terracini, uomo politico (Genova 1895-Roma 1983). Fu tra i fondatori del PCI (1921), Condannato dal tribunale speciale a 23 anni di carcere, fu liberato nel 1943 e nel 1944 fu a capo della resistenza dell’Ossola. Deputato e presidente dell’Assemblea Costituente. Senatore dal 1948. 3 Umberto Tupini, uomo politico italiano (Roma 1889-1973). Dirigente del movimento sindacale cattolico, deputato per il PPI (1919-1926), lasciò il mandato dopo essere stato segretario dell’opposizione aventiniana. Caduto il fascismo, fu tra gli organizzatori della DC e ministro di grazia e giustizia nei due governi Bonomi (1944-1945). Eletto alla Costituente, senatore di diritto nella prima legislatura e rieletto nelle tre successive, fu varie volte ministro e sindaco di Roma nel 1956-1957. – 184 –
mente dovevano spaziare su materie vastissime, ma anche la determinazione delle caratteristiche che ogni forza politica voleva dare alla Carta (condanna del regime fascista per le sinistre, affermazione di libertà concretamente tutelabili per il PCI, pluralismo giuridico per la DC). D’altronde l’assemblea, specchio sfaccettato degli orientamenti politici italiani, era costituita per il 35,2% dalla Democrazia Cristiana, 20,7% dai Socialisti, 19% dai Comunisti. Solo di poco, dunque, i due partiti di sinistra, uniti dal Patto di Unità d’Azione, risultavano più forti della DC che confermava il suo diritto ad assumere la guida del governo. Uno sguardo sui maggiori partiti italiani nel secondo dopoguerra DEMOCRAZIA CRISTIANA Il partito venne fondato nell’ottobre 1942 da esponenti del disciolto Partito Popolare Italiano (PPI) di Don Luigi Sturzo 4 e Alcide De Gasperi, del Movimento Guelfo d’Azione di Piero Malvestiti e da intellettuali provenienti dalle organizzazioni cattoliche, come l’Azione Cattolica e la Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI) e dalla Resistenza. Tra i fondatori, oltre a Sturzo e De Gasperi, si ricordano: Mario Scelba, 5 Attilio Piccioni, Camillo Corsanego e Giovanni Gronchi del PPI, Aldo Moro e Giulio Andreotti dell’Azione Cattolica e Amintore Fanfani 6 e Giuseppe Rossetti della FUCI. Queste personalità politiche si riunirono intorno ai documenti programmatici delle Idee ricostruttive della DC e del Programma di Milano, che si muovevano in continuità con la tradizione del movimento cattolico ma con significative innovazioni verso un intervento in funzione sociale in campo economico (Codice di Camaldoli). La DC ottenne la direzione del governo con Alcide De Gasperi nel 1945 e alle elezioni per la Costituente nel 1946 si affermò come partito di maggioranza relativa. Il crescente so- 4 Sturzo Luigi, sacerdote e uomo politico italiano (Caltagirone, Catania, 1871-Roma 1959). 5 Mario Scelba, uomo politico italiano (Caltagirone, Catania, 1901-Roma 1991). Laureato in giurisprudenza, divenne segretario particolare di don Sturzo (1921). 6 Amintore Fanfani (Arezzo 1908-Roma 1999). Professore di economia, rifiutò la tessera fascista, divenendo così membro del gruppo antifascista della sinistra cristiana di La Pira e Dossetti. Nel dopoguerra entrò a far parte, all’interno della DC, della corrente di sinistra contraria alla leadership progressivista di De Gasperi. Nell’Assemblea Costituente contribuì a redigere l’articolo 1. – 185 –
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materie tra i suoi membri, procedendo alla costituzione <strong>di</strong> singole sottocommissioni”.<br />
La Commissione sarà composta <strong>di</strong> 75 deputati, provvederà alla sua<br />
costituzione nominando il presidente (Ruini), tre vicepresidenti (Terracini 2<br />
PCI, Ghi<strong>di</strong>ni PSIUP, Tupini 3 DC) e tre segretari.<br />
Inoltre la durata dei lavori dell’Assemblea, inizialmente prevista per<br />
otto mesi, fu successivamente prorogata per ben due volte: secondo Saragat,<br />
infatti, l’Italia, a <strong>di</strong>fferenza degli altri paesi europei, avrebbe dovuto creare<br />
ex novo una costituzione senza l’appoggio <strong>di</strong> un progetto preliminare, pur<br />
favorendo così l’espressione delle <strong>di</strong>verse fazioni politiche.<br />
Democrazia cristiana 207<br />
Partito socialista 115<br />
Partito comunista 104<br />
Unione Dem. Nazionale 41<br />
Uomo Qualunque 30<br />
Partito Repubblicano 23<br />
Blocco Naz. Libertà 16<br />
Partito d’Azione 7<br />
Mov. In<strong>di</strong>p. Sicilia 4<br />
Concentr. Dem. Repub. 2<br />
Partito Sardo d’Azione 2<br />
Movim. Unionista It. 1<br />
Part. Cristiano Sociale 1<br />
Part. Democr. Lavoro 1<br />
Part. Conta<strong>di</strong>ni Italiani 1<br />
Fr. Dem. Progres. Rep. 1<br />
Imme<strong>di</strong>atamente cominciarono a definirsi le linee che lo schema della<br />
nuova costituzione avrebbe assunto: rivestivano un aspetto importante per le<br />
nuove deliberazioni non solo l’organizzazione dei lavori, che necessaria-<br />
2 Umberto Elia Terracini, uomo politico (Genova 1895-Roma 1983). Fu tra i fondatori del<br />
PCI (1921), Condannato dal tribunale speciale a 23 anni <strong>di</strong> carcere, fu liberato nel 1943 e nel<br />
1944 fu a capo della resistenza dell’Ossola. Deputato e presidente dell’Assemblea Costituente.<br />
Senatore dal 1948.<br />
3 Umberto Tupini, uomo politico italiano (Roma 1889-1973). Dirigente del movimento sindacale<br />
cattolico, deputato per il PPI (1919-1926), lasciò il mandato dopo essere stato segretario<br />
dell’opposizione aventiniana. Caduto il fascismo, fu tra gli organizzatori della DC e ministro <strong>di</strong><br />
grazia e giustizia nei due governi Bonomi (1944-1945). Eletto alla Costituente, senatore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />
nella prima legislatura e rieletto nelle tre successive, fu varie volte ministro e sindaco <strong>di</strong> Roma<br />
nel 1956-1957.<br />
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