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MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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La sanzione è costruttiva e cancella la colpa. Per agire in tal modo però<br />

la sanzione deve mantenere alcuni caratteri propri:<br />

1. la natura simbolica. La sanzione è il supporto simbolico (il segno)<br />

che serve a richiamare lo studente alle regole che la comunità educativa<br />

si è data. La ricerca dell’analogia tra la mancanza e la sanzione è<br />

inutile e vana, sommaria e non sempre praticabile;<br />

2. la giustizia. La sanzione ha una sua reale portata se è giusta, proporzionata<br />

alla violazione, compresa dallo studente e se interviene in un<br />

contesto e in un clima psicologico privo <strong>di</strong> ogni colorazione aggressiva;<br />

3. il rispetto e la fiducia. Come nella sanzione positiva (la ricompensa,<br />

l’incoraggiamento, ecc.) la sanzione punitiva deve prendere le <strong>di</strong>stanze<br />

dal comportamento oggetto <strong>di</strong> valutazione. Punire ha un senso<br />

educativo solo se lo studente riconosce come legittima la persona<br />

che lo sanziona. Non vi è una buona sanzione senza tolleranza e<br />

rispetto reciproco.<br />

Lo Statuto delle studentesse e degli studenti introduce per la prima<br />

volta un nuovo tipo <strong>di</strong> sanzione, alternativa alla sospensione. Si tratta <strong>di</strong><br />

“attività in favore della comunità scolastica”. Si favorisce, in questo modo,<br />

la prospettiva solidaristica, fondamento dell’agire etico <strong>di</strong> una collettività<br />

permeata nei valori dell’uguaglianza e dell’aiuto reciproco, attraverso l’assunzione<br />

<strong>di</strong> un impegno personale vissuto come servizio. È vero che questi<br />

lavori “socialmente utili” non sono imposti e che è lo studente a chiedere <strong>di</strong><br />

convertire la sanzione in attività in favore della comunità scolastica. La<br />

pena alternativa deve essere il frutto <strong>di</strong> un serio impegno critico da parte dei<br />

responsabili della stesura del regolamento, in modo che comunque essa<br />

mantenga la natura e i caratteri della sanzione.<br />

Lo Statuto lascia alla responsabilità delle scuole la costituzione dell’organo<br />

<strong>di</strong>sciplinare giu<strong>di</strong>cante. C’è la possibilità che si preferisca farlo coincidere<br />

con il Consiglio <strong>di</strong> classe. Il Consiglio <strong>di</strong> classe è utile per <strong>di</strong>scutere<br />

le motivazioni, le con<strong>di</strong>zioni nelle quali si è prodotta l’azione lesiva delle<br />

regole della scuola, serve certamente a istruire il caso dello studente. Ma<br />

anche se permette <strong>di</strong> accedere a una visione più approfon<strong>di</strong>ta delle motivazioni<br />

e del contesto comportamentale (situazione sociale, famigliare,<br />

precedenti, ecc.), può <strong>di</strong>ventare una pessima soluzione se viene utilizzato<br />

per eludere la decisione o l’applicazione della sanzione. Si potrebbe scegliere<br />

la strada della costituzione <strong>di</strong> un Consiglio <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina (o qualsiasi<br />

altro organismo collegiale non coincidente con il Consiglio <strong>di</strong> classe),<br />

almeno per i casi <strong>di</strong> particolare gravità: è un’antica istituzione, che non ha<br />

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