MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ... MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...
anche una domanda forse un po’ provocatoria che riguarda gli stranieri in Italia che purtroppo a mio avviso godono in alcuni casi di maggiori diritti e sicuramente meno doveri dei cittadini italiani che pagano le tasse. Risposte del professor Lucio Lanfranchi Kosovo e Iraq. Io sono ferocemente contrario alle contraddizioni, lacune, timidezze del comportamento dell’ONU. Ritengo che fino a quando è durata la guerra fredda e prima del crollo del muro di Berlino, l’ONU non abbia potuto far nulla, non fosse altro perché il diritto di veto all’interno del consiglio di sicurezza, come voi sapete spettante alla Cina, alla Francia, all’Inghilterra, alla Russia, agli Stati Uniti paralizzava qualsiasi azione. Io ho trattato questo tema nella presentazione di questo libro che abbiamo pubblicato presso l’Enciclopedia italiana, che è “Lo stato costituzionale”, che è la summa del pensiero costituzionalista di un grandissimo giurista, il quale è, secondo me, il migliore costituzionalista che in questo momento c’è al mondo, certamente in Europa, dove proprio nella prima parte, parlando della parte rigida (l’intervento che io ho fatto qui è intitolato “Lo stato costituzionale e le clausole d’eternità” dove per clausole d’eternità mi riferisco proprio alle parti rigide e immodificabili della nostra costituzione), dico che oggi, dopo il crollo del muro di Berlino, nel 1989, l’ONU s’è rimesso a marciare, pur tra tante antinomie, contraddizioni, eccetera, in un modo come fin ora non era mai accaduto, perché in fondo, certo, non tutti gli interventi nei Balcani sono stati interventi nella giusta e seria linea ONU di tutela delle minoranze, di tutela contro i genocidi eccetera. Altre cose possono essere state sbagliate, ma talune sono state giuste, e per la guerra in Iraq (non ci dimentichiamo che questa sciagurata guerra promossa dall’amministrazione Bush, più che dagli americani), perché c’è anche un’anima splendida degli americani, come pure c’è un’anima come in tutti i paesi, a incominciare, ahinoi dall’Italia, di persone che non si riconoscono nelle cose che diciamo noi, quindi non si riconoscono neanche nei principi fondamentali dell’ONU e cose del genere, dico che l’ONU non ha dato il permesso, l’amministrazione Bush ha fatto di testa sua, io qui sono violentissimo, e quasi equiparo e quasi giungo ad equiparare l’azione dell’amministrazione Bush in Iraq allo stesso livello di quello che ha fatto l’America a Guantanamo, suscitando le reazioni più forsennate contro e più sacrosante della stessa corte costituzionale americana e dello stesso suo primo presidente ultraconservatore, che ha stigmatizzato nel modo più violento la violazione palese dei diritti umani avvenuti nei confronti dei prigionieri del – 170 –
Guantanamo. Quindi, voglio dire, c’è un’azione negativa degli Stati Uniti, in taluni casi dello stesso ONU, che io stigmatizzo in questo modo. Per quel che mi riguarda, rispondo innanzi tutto a Gabriele dicendo che lui ha ragione a sostenere che vi sono tanti comportamenti antitetici all’interno dell’ONU, però è anche vero che nella storia intera dell’umanità, l’esistenza di un’organizzazione soprannazionale che ormai abbraccia tutto il mondo, che si accinge anche a modificare, sia pur cautamente lo stesso sistema del consiglio di sicurezza togliendo questo potere di veto, allargandolo quantomeno e quindi democratizzandolo, non si è mai vista, e per tutta la storia dell’umanità si è lasciato fare agli stati quello che volevano in fatto di guerra, era il loro potere, il loro dominio, l’unico limite era che non bisognava pestarsi i piedi a vicenda, e se ce li si pestava bisognava che quelli si scannassero tra di loro; voglio dire che tutto ciò che avviene è un passo avanti gigantesco, lento rispetto alla storia del miglioramento, ma positivo. E poi c’è l’opinione pubblica mondiale, che sa muoversi e mobilitarsi in un modo straordinario ed ha un peso politico in ultima analisi anche giuridico fortissimo; quello che il mondo ha saputo dire contro Guantanamo e contro la guerra in Iraq non giustificata e quindi anche le menzogne poste alla base di questo, è una cosa straordinaria di cui bisogna tener conto anche a livello giuridico, perché in fondo ciò che fa l’effettività della carta dell’ONU, come ciò che fa l’effettività della nostra carta costituzionale della nostra Repubblica fondata sul lavoro sinceramente democratica, è anche l’opinione che davvero non si riesce ad esprimere a livello parlamentare e a livello maggioritario, ma di quella che è la grande massa degli italiani, che se si riconosce in questi valori ha un peso giuridico straordinario, non fosse altro perché per esempio è probabile, io lo spero ardentemente, che la prossima primavera faccia vivere questo tipo d’Italia le buone ragioni che io ho cercato di esporre cancellando questa sciagurata legge costituzionale, la risposta, Gabriele, è questa. Modalità dell’attuazione delle riforme costituzionali attuali dette dalla professoressa: qui il discorso è molto vasto; io rimango persuaso che la maggior parte di quelle che si chiamano riforme costituzionali ormai approvate in doppia lettura alla camera, e ormai sottoposte al referendum che avverrà tra qualche mese siano sostanzialmente tutte incostituzionali, con un tasso diverso di gravità. Direi, e mi fa piacere che uno di voi abbia parlato della devolution, delle regioni, ecc, che i profili di incostituzionalità della devolution, sia pure gravi, non sono così gravi come le altre incostituzionalità che sono state commesse e che io ho accennato: praticamente l’aboli- – 171 –
- Page 119 and 120: Nel percorso dell’anno passato, n
- Page 121 and 122: The woman isn’t satisfied, becaus
- Page 123 and 124: V. Woolf ci fa notare, inoltre, che
- Page 125 and 126: Questi, infine, sono i primi versi
- Page 127 and 128: soldi che le erano necessari scrive
- Page 129 and 130: Concludendo il profilo biografico d
- Page 131 and 132: When the intrepid Lady Mary Montagu
- Page 133 and 134: Be banish’d afar both discretion
- Page 135: Questa potenziale “sorella di Sha
- Page 139 and 140: LICIA FIERRO Introduzione al lavoro
- Page 141 and 142: personaggio di “riferimento” è
- Page 143 and 144: 1913-1914 (IV Governo Giolitti) e S
- Page 145 and 146: A norma delle disposizioni finali e
- Page 147 and 148: misuravano ormai in centinaia di mi
- Page 149 and 150: Il PLI non ha mai ricoperto una fun
- Page 151 and 152: Stati americani indipendenti e i pr
- Page 153 and 154: volta alla sua patria quindi è com
- Page 155 and 156: Concilio stesso. Dopo di ciò decis
- Page 157 and 158: La Costituzione Europea però nasce
- Page 159 and 160: sul dato del lavoro, non su chi viv
- Page 161 and 162: indiscutibilmente va verso il megli
- Page 163 and 164: conda parte della Costituzione inti
- Page 165 and 166: Presidente della Repubblica. Nella
- Page 167 and 168: prima parte, quella della premessa
- Page 169: ito (bandite dalla comunità intern
- Page 173 and 174: vole Boato, da Berlusconi e da tant
- Page 175 and 176: uomo di Nietzsche e ci sono i miser
- Page 177 and 178: P. GINSBORG, Storia d’Italia 1943
- Page 179 and 180: l’esercito nazista, che aveva inv
- Page 181 and 182: poiché, dopo che già la Russia so
- Page 183 and 184: CAPITOLO I L’ASSEMBLEA COSTITUENT
- Page 185 and 186: mente dovevano spaziare su materie
- Page 187 and 188: patto costituzionale: “un mutamen
- Page 189 and 190: attività, l’implementazione di p
- Page 191 and 192: di stampa soppressi. Ma il PCI fu l
- Page 193 and 194: dall’unificazione italiana, nel m
- Page 195 and 196: popolari, dalle lotte intestine. In
- Page 197 and 198: ) L’opera di Ruini, i lavori prep
- Page 199 and 200: quella, presa in prestito dalla cos
- Page 201 and 202: soppressa dal Comitato stesso che p
- Page 203 and 204: nella Costituzione: all’apparenza
- Page 205 and 206: anensi. Le modificazioni dei Patti
- Page 207 and 208: senso potestativo, dicendosi tuttav
- Page 209 and 210: primo, un istituto già esistente i
- Page 211 and 212: cetto di legislatura che era comune
- Page 213 and 214: A questa obiezione ribatté Lelio B
- Page 215 and 216: consigli veniva espressamente riser
- Page 217 and 218: comunque basilare concepire un pote
- Page 219 and 220: dell’Assemblea, quando Mortati ri
anche una domanda forse un po’ provocatoria che riguarda gli stranieri in<br />
Italia che purtroppo a mio avviso godono in alcuni casi <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>ritti e<br />
sicuramente meno doveri dei citta<strong>di</strong>ni italiani che pagano le tasse.<br />
Risposte del professor Lucio Lanfranchi<br />
Kosovo e Iraq. Io sono ferocemente contrario alle contrad<strong>di</strong>zioni, lacune,<br />
timidezze del comportamento dell’ONU. Ritengo che fino a quando è<br />
durata la guerra fredda e prima del crollo del muro <strong>di</strong> Berlino, l’ONU non<br />
abbia potuto far nulla, non fosse altro perché il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> veto all’interno del<br />
consiglio <strong>di</strong> sicurezza, come voi sapete spettante alla Cina, alla Francia, all’Inghilterra,<br />
alla Russia, agli Stati Uniti paralizzava qualsiasi azione. Io ho<br />
trattato questo tema nella presentazione <strong>di</strong> questo libro che abbiamo pubblicato<br />
presso l’Enciclope<strong>di</strong>a italiana, che è “Lo stato costituzionale”, che è la<br />
summa del pensiero costituzionalista <strong>di</strong> un gran<strong>di</strong>ssimo giurista, il quale è,<br />
secondo me, il migliore costituzionalista che in questo momento c’è al<br />
mondo, certamente in Europa, dove proprio nella prima parte, parlando<br />
della parte rigida (l’intervento che io ho fatto qui è intitolato “Lo stato costituzionale<br />
e le clausole d’eternità” dove per clausole d’eternità mi riferisco<br />
proprio alle parti rigide e immo<strong>di</strong>ficabili della nostra costituzione), <strong>di</strong>co che<br />
oggi, dopo il crollo del muro <strong>di</strong> Berlino, nel 1989, l’ONU s’è rimesso a<br />
marciare, pur tra tante antinomie, contrad<strong>di</strong>zioni, eccetera, in un modo<br />
come fin ora non era mai accaduto, perché in fondo, certo, non tutti gli<br />
interventi nei Balcani sono stati interventi nella giusta e seria linea ONU <strong>di</strong><br />
tutela delle minoranze, <strong>di</strong> tutela contro i genoci<strong>di</strong> eccetera. Altre cose possono<br />
essere state sbagliate, ma talune sono state giuste, e per la guerra in<br />
Iraq (non ci <strong>di</strong>mentichiamo che questa sciagurata guerra promossa dall’amministrazione<br />
Bush, più che dagli americani), perché c’è anche un’anima<br />
splen<strong>di</strong>da degli americani, come pure c’è un’anima come in tutti i paesi, a<br />
incominciare, ahinoi dall’Italia, <strong>di</strong> persone che non si riconoscono nelle<br />
cose che <strong>di</strong>ciamo noi, quin<strong>di</strong> non si riconoscono neanche nei principi fondamentali<br />
dell’ONU e cose del genere, <strong>di</strong>co che l’ONU non ha dato il permesso,<br />
l’amministrazione Bush ha fatto <strong>di</strong> testa sua, io qui sono violentissimo,<br />
e quasi equiparo e quasi giungo ad equiparare l’azione dell’amministrazione<br />
Bush in Iraq allo stesso livello <strong>di</strong> quello che ha fatto l’America a<br />
Guantanamo, suscitando le reazioni più forsennate contro e più sacrosante<br />
della stessa corte costituzionale americana e dello stesso suo primo presidente<br />
ultraconservatore, che ha stigmatizzato nel modo più violento la violazione<br />
palese dei <strong>di</strong>ritti umani avvenuti nei confronti dei prigionieri del<br />
– 170 –