MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

LICIA FIERRO
Introduzione al lavoro
sulla Costituzione
“Non si deve pensare che la Costituente sia nata dall’idea geniale di
questo o di quel politico. In quella realtà storica non poteva non esserci. Si
usciva da un periodo, quello fascista, che aveva letteralmente calpestato la
Carta dei diritti fino ad allora esistente”. Così, Oscar Luigi Scalfaro nell’incipit
de La mia Costituzione a cura di G. Dell’Aquila. La maggior parte dei
popoli, in epoche diverse della storia hanno espresso la propria civiltà nel
sistema di leggi che sono riusciti a darsi. Già Isocrate non si stanca di chiamare
la Costituzione vera “mente” della città; Aristotele ne parla come “vita”
dello stato e Demostene afferma che le leggi di una città sono il suo “carattere”.
Sulle dispute antiche circa la forma migliore di Costituzione, viene
subito in mente il terzo libro delle storie di Erodoto dove si confrontano le
tesi di Otane, Megabizio e Dario ed emergono tutti gli elementi a favore di
quell’isonomia che nel quinto secolo a.C. doveva significare uguaglianza
dinanzi alla legge e “parità di condizioni per tutti”. E la fede in questa forma
di governo, fu rafforzata in Atene dalla vittoria sui Persiani. Eschilo, nella
tragedia “I Persiani”, rappresentata nella capitale dell’Ellade nel 472 a.C.,
pone sulle labbra dei condottieri greci a Salamina parole bellissime circa il -
significato di quella che già da molti è avvertita come una seconda liberazione
della Grecia, giacché i suoi figli hanno combattuto per preservare la terra,
il luogo dove sono sepolti i padri, hanno versato il sangue per mantenersi
liberi e per vivere in una città governata dalle leggi. Solo i Tebani sono stati
assenti, non hanno partecipato allo sforzo comune e ancora mezzo secolo dopo
la vittoria sui Persiani si difendono dall’accusa di “biasimo” adducendo
come giustificazione il fatto che non avevano “nomoi”! Nel corso dei secoli
gli uomini hanno trovato varie forme per garantire i diritti fondamentali, ma
la prima costituzione scritta dei tempi moderni è stata quella federale degli
Stati Uniti d’America, approvata nel 1787, entrata in vigore nel 1789 e radicata
nelle costituzioni di cui si erano in precedenza dotate alcune delle ex
colonie americane dopo l’inizio della rivoluzione contro l’Inghilterra. Non è
possibile percorrere il lungo cammino delle costituzioni liberali dell’Ottocento,
ma val la pena di ricordare che nel linguaggio storico-politico il
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