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MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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Questa potenziale “sorella <strong>di</strong> Shakespeare” si è servita dell’istruzione,<br />

della cultura, ha infranto convenzioni e <strong>di</strong>vieti, ha viaggiato, si è accostata<br />

ad altre culture e ne ha colto i lati positivi, ha messo in dubbio quello che la<br />

società in cui viveva le aveva consegnato come definitivo. Per questo è stata<br />

osteggiata quando proponeva l’inoculazione, è stata <strong>di</strong>leggiata nei versi <strong>di</strong><br />

Pope, è stata occultata dalla sua stessa figlia che non approvava la sincerità<br />

dei <strong>di</strong>ari che lei aveva scritto, in breve non ha goduto degli stessi privilegi<br />

<strong>di</strong> cui godevano gli uomini della sua classe sociale. Questa “sorella”del<br />

grande drammaturgo inglese ora può vivere, anche se non è detto che il<br />

mondo in cui si è trovata a vivere l’abbia amata molto. Lei, come Aphra<br />

Behn, come Anne Askew, ha scritto qualcosa e ha fatto emergere la propria<br />

immagine alla superficie della storia, insieme a Katherine Parr e alla regina<br />

Elisabetta I, che non si era sposata, pur essendo una donna. Tutte, ognuna a<br />

suo modo, hanno tracciato delle strade per le donne che sarebbero venute<br />

dopo <strong>di</strong> loro, hanno <strong>di</strong>mostrato che si poteva essere donne e scrivere – sì,<br />

certo, scrivere come il grande Shakespeare – hanno “parlato” e ora è più<br />

<strong>di</strong>fficile per “quel vecchio signore”, evocato dalla garbata ironia <strong>di</strong> V.<br />

Woolf, o per chiunque altro, <strong>di</strong>chiarare che è “impossibile immaginare una<br />

donna [...] il cui genio si potesse paragonare a quello <strong>di</strong> Shakespeare.<br />

I risultati <strong>di</strong> questa ricerca, come è stato già accennato, sono il frutto <strong>di</strong><br />

una collaborazione sentita tra l’insegnante e gli studenti della classe IV E<br />

nell’anno scolastico <strong>2005</strong>-06. Da entrambe le parti si sono fatte interessanti<br />

scoperte e ampio è stato il <strong>di</strong>battito sui risultati <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o che<br />

ha fatto parte integrante del programma curricolare. Non tutto il materiale<br />

reperito ha trovato spazio in questa pubblicazione: per esempio non<br />

è stato possibile dare visibilità al materiale iconico trovato dagli studenti<br />

su Internet, che avrebbe arricchito la presentazione dei risultati finali.<br />

D’altra parte la docente non ha potuto neanche segnalare tutti gli apporti<br />

degli studenti, perché alcuni sono intervenuti più <strong>di</strong>ffusamente nel<br />

<strong>di</strong>battito orale e altri si sono espressi più compiutamente nello scritto.<br />

A tutti, <strong>di</strong> cui <strong>di</strong> seguito elencherò i nomi, va il mio ringraziamento per<br />

l’esperienza innovativa con<strong>di</strong>visa.<br />

Gli studenti della classe IV E: Gianmarco Conti, Giulio Cupini, Martina<br />

Di Venere, Ilaria Geronzi, Roberta Grimal<strong>di</strong>, Clau<strong>di</strong>a Lai, Chiara Ninni,<br />

Simona Petrungaro, Valerio Romanizzo, Federico Sciortino, Federico<br />

Severo, Valerio Spalletta, Sara Stival, Eleonora Toiati, Giada Tortoriello.<br />

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