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MISCELLANEA 2005 2006.pdf - Liceo Ginnasio Statale Orazio di ...

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1. Ogni stampa è un oggetto unico, con le sue proprie caratteristiche<br />

fisiche ed estetiche, e dovrebbe essere trattato come tale, cioè <strong>di</strong>stinguendolo<br />

dalle altre stampe con lo stesso titolo.<br />

2. Se non è possibile fare qualcosa esattamente nello stesso modo, è<br />

possibile ricreare qualcosa che abbia lo stesso effetto dell’opera originale.<br />

3. Il film non è <strong>di</strong>strutto fin quando tutte le stampe non siano state<br />

<strong>di</strong>strutte, incluso il negativo o master. Anzi, tutte le stampe possono<br />

essere <strong>di</strong>strutte e il film sopravviverà lo stesso se sopravviverà un<br />

DVD del film o la raccolta <strong>di</strong> foto <strong>di</strong> tutti i suoi fotogrammi.<br />

Questa <strong>di</strong>scussione è strettamente connessa ad altri problemi tecnici:<br />

l’uso della tecnologia <strong>di</strong>gitale, per esempio. I restauratori e i cinetecari<br />

hanno a che fare con questo problema, che ha molte implicazioni etiche e<br />

tecniche. A parte il problema dei costi e del tempo, il trasferimento <strong>di</strong> informazioni<br />

(immagini e suoni) da un mezzo analogico (la pellicola) ad una<br />

altro <strong>di</strong>gitale (un hard <strong>di</strong>sk) richiede un nuovo sistema <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong> informazioni,<br />

registrazione e memorizzazione. Sembra che il cinema abbandoni<br />

per la prima volta la sua sfera <strong>di</strong> azione. ‘La <strong>di</strong>gitalizzazione trasforma una<br />

continua variazione in una serie <strong>di</strong> dati intermittenti. Oltretutto l’alterazione<br />

delle immagini e del suono fatta durante la duplicazione non può poi essere<br />

analizzata in modo razionale e cambiata. Ce lo hanno insegnato i primi filtri<br />

software per rimuovere graffi e polvere dalla superficie dei film. Purtroppo<br />

a volte alcuni elementi che appaiono in un solo fotogramma, come un<br />

fiocco <strong>di</strong> neve, il riflesso <strong>di</strong> un gioiello, o un lampo, ma anche immagini <strong>di</strong><br />

uccelli nel cielo, sono letti dal computer come grani <strong>di</strong> polvere ed eliminati.<br />

Una moderna leggenda metropolitana vuole che ‘tutti i <strong>di</strong>amanti nella<br />

miniera de Biancaneve e i sette nani siano stati cancellati durante un tentativo<br />

<strong>di</strong> restauro’. 20<br />

A ciò bisogna aggiungere che non ci sono test atti a stabilire la durata<br />

dei supporti <strong>di</strong>gitali, mentre la tecnologia dell’hardware e del software sta<br />

cambiando continuamente e molto in fretta. Questo potrebbe costituire un<br />

grave problema per la conservazione e salvaguar<strong>di</strong>a dei film. Per ovviare al<br />

problema dell’instabilità del supporto <strong>di</strong>gitale, una possibile soluzione potrebbe<br />

essere quella della continua migrazione <strong>di</strong> dati: cioè trasferire ciclicamente<br />

tutti i dati su un nuovo supporto.<br />

20 Giovanna Fossati, ‘From Grains to Pixels: Digital Technology and the Film Archive’ in,<br />

Restauro, pp. 110-42 (p. 135).<br />

– 115 –

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