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La lettera di patronage e l'impatto sull'indebitamento dell'ente locale ...

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Rubriche<br />

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Pertanto le suddette alle società non sono estesi i vincoli<br />

amministrativi posti alle società affidatarie <strong>di</strong>rette <strong>di</strong> servizi<br />

pubblici locali in ragione della natura concorrenziale<br />

della concessione del servizio stesso me<strong>di</strong>ante gara a<br />

‘‘doppio oggetto’’ e dei rigorosi presupposti da rispettare<br />

ai fini dell’esenzione dall’obbligo <strong>di</strong> introdurre una<br />

‘‘seconda gara’’, la quale sarebbe <strong>di</strong>fficilmente compatibile<br />

con l’economia delle procedure cui si ispirano i partenariati<br />

pubblico-privati istituzionalizzati.<br />

IV8 eV8 quesito: l’attuale efficacia ed operatività delle<br />

<strong>di</strong>sposizioni in tema <strong>di</strong> assoggettamento al patto <strong>di</strong> stabilità<br />

interno delle società in house in forza dell’art.<br />

18, comma 2 bis del d.l. n.112/2008 e la <strong>di</strong>sciplina concreta<br />

dell’assoggettamento delle società in house e miste<br />

al patto <strong>di</strong> stabilità.<br />

<strong>La</strong> Corte osserva che, le società in house affidatarie del<br />

servizio idrico integrato non sono ancora assoggettate al<br />

patto <strong>di</strong> stabilità interno, poiché detto assoggettamento è<br />

con<strong>di</strong>zionato a modalità da definirsi a mezzo <strong>di</strong> un decreto<br />

ministeriale, che, ad oggi, non risulta ancora entrato<br />

in vigore. Ne consegue che non può farsi derivare dalla<br />

norma in questione l’obbligo attuale, in capo agli enti<br />

controllanti, <strong>di</strong> valutare il rispetto del patto <strong>di</strong> stabilità<br />

attraverso un bilancio consolidato funzionale ad un’analisi<br />

della situazione finanziaria della società unitamente<br />

a quella dell’ente <strong>locale</strong> (Corte dei conti, sez. reg. contr.<br />

Piemonte, n. 14/2010; cfr., altresì, Corte dei conti, sez.<br />

reg. contr. Sardegna n. 24/2010; Corte dei conti, SS.RR.<br />

in sede <strong>di</strong> controllo n. 28/2011).<br />

In ogni caso il collegio riba<strong>di</strong>sce l’opportunità <strong>di</strong> un<br />

consolidamento dei risultati economici e finanziari del<br />

‘‘gruppo municipale’’, a prescindere dalla cogenza delle<br />

singole <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge, vista l’inevitabile esigenza<br />

dell’amministrazione <strong>locale</strong> <strong>di</strong> controllare ed evitare il<br />

verificarsi <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> debito occulto nei bilanci delle<br />

società controllate che graverebbero alla lunga sulla<br />

collettività (sin dalla deliberazione sez. reg. contr. Lombar<strong>di</strong>a<br />

n. 17 del 13 ottobre 2006).<br />

Vista l’attuale inefficacia dell’assoggettamento al patto<br />

<strong>di</strong> stabilità delle società in house, la Corte considera<br />

conseguentemente assorbito ogni dubbio relativo alle<br />

modalità operative <strong>di</strong> siffatto adempimento.<br />

VI8 quesito: le regole e le modalità per il rispetto del patto<br />

<strong>di</strong> stabilità interno da parte degli enti locali in relazione<br />

alle proprie partecipazioni societarie.<br />

Vista l’evidente genericità del contenuto della domanda<br />

proposta dalla Provincia <strong>di</strong> Varese, i magistrati contabili<br />

hanno ritenuto opportuno in questa sede consultiva richiamare<br />

alcuni criteri interpretativi in materi <strong>di</strong> riflessi sul patto<br />

<strong>di</strong> stabilità interno dell’ente <strong>locale</strong> socio aventi ad oggetto<br />

particolari movimentazioni finanziarie intercorrenti<br />

tra quest’ultimo e l’organismo partecipato. Esse sono:<br />

A) la realizzazione <strong>di</strong> opere per conto dell’ente <strong>locale</strong>:<br />

spesso le amministrazioni, anche <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni,<br />

conferiscono la gestione <strong>di</strong> numerosi servizi a società da<br />

loro appositamente costituite che non <strong>di</strong> rado presentano<br />

delle per<strong>di</strong>te ovvero dei debiti nei confronti dell’ente costitutore,<br />

il quale grazie all’’’escamotage’’ dell’esternalizzazione<br />

osserva comunque il patto <strong>di</strong> stabilità. In merito alla<br />

realizzazione <strong>di</strong> opere pubbliche, anche se il debito non figura<br />

formalmente in capo all’ente <strong>locale</strong>, <strong>di</strong> fatto lo stesso<br />

332 4/2012<br />

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può gravare sull’amministrazione in virtù <strong>di</strong> specifici accor<strong>di</strong><br />

contrattuali. Pertanto, le somme oggetto <strong>di</strong> una fideiussione,<br />

ovvero <strong>di</strong> una concessione <strong>di</strong> mutuo, erogate<br />

dall’amministrazione all’organismo partecipato devono<br />

essere considerate nei sal<strong>di</strong> relativi al patto <strong>di</strong> stabilità dell’ente,<br />

nonostante i pagamenti delle opere pubbliche vengano<br />

effettuati dalle società in house (cfr. Corte dei conti<br />

SS.RR. n. 49/2011), e, correttamente contabilizzate, escludendosi<br />

senz’altro l’iscrizione delle stesse nei servizi per<br />

conto terzi (Sez. reg. contr. Piemonte n. 114/2011).<br />

B) autonoma concessione <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to da parte dell’ente<br />

<strong>locale</strong> e successiva rinunzia: attraverso il finanziamento<br />

<strong>di</strong> una propria società in house, l’ente <strong>locale</strong> in realtà finanzia<br />

<strong>di</strong>rettamente un propria attività. Così eventuali rinunzie<br />

al cre<strong>di</strong>to da parte <strong>di</strong> quest’ultimo potrebbero riqualificare<br />

l’erogazione in favore della controllata in termini<br />

<strong>di</strong> versamento c.d. ‘‘a fondo perduto’’, rilevante ai<br />

fini del patto <strong>di</strong> stabilità. Ènecessario, quin<strong>di</strong>, al fine <strong>di</strong><br />

un rigoroso vaglio antielusivo, considerate ab origine le<br />

somme relative ai suddetti finanziamenti nel saldo finanziario<br />

del patto <strong>di</strong> stabilità dell’ente socio.<br />

C) alienazioni infragruppo: ulteriori problematiche, ai fini<br />

della corretta contabilizzazione tra i sal<strong>di</strong> del patto <strong>di</strong><br />

stabilità, derivano dalle operazioni <strong>di</strong> cessione a titolo<br />

oneroso <strong>di</strong> patrimonio comunale ad organismi partecipati,<br />

se questi ultimi, privi <strong>di</strong> risorse proprie debbano anche<br />

indebitarsi per procedere alla compraven<strong>di</strong>ta. In<br />

questo caso l’ente, conseguirebbe da un lato un’entrata<br />

solo apparente ai fini del rispetto del patto <strong>di</strong> stabilità,<br />

e dall’altro otterrebbe un mero ‘‘ribaltamento’’ del proprio<br />

indebitamento sulla società in house. Qualora l’amministrazione<br />

provvedesse anche a pagare le rate del<br />

mutuo, sotto forma <strong>di</strong> contributi a favore della partecipata,<br />

si configurerebbe una vera ‘‘partita <strong>di</strong> giro’’ (Corte<br />

dei conti, sez. reg. contr. Lombar<strong>di</strong>a n.459/2011).<br />

2) Le spese <strong>di</strong> personale<br />

VII8 quesito. L’applicabilità alle società miste della normativa<br />

sui limiti <strong>di</strong> spesa per il personale: il rapporto tra<br />

spese <strong>di</strong> personale e spese correnti.<br />

<strong>La</strong> Corte riba<strong>di</strong>sce l’esclusione <strong>di</strong> questa tipologia <strong>di</strong> società<br />

dall’obbligo <strong>di</strong> consolidamento ex art. 20, comma 9 del<br />

d.l. n. 98/2011, in presenza dei requisiti <strong>di</strong>ffusamente richiamatisubquesiton.3acuifaespressorinvionelparere.<br />

VIII8 quesito. L’applicabilità alle società miste della<br />

normativa sui limiti <strong>di</strong> spesa per il personale: l’estensione<br />

dei limiti e dei <strong>di</strong>vieti alle assunzioni ex art. 19, comma<br />

1 del d.l. n. 78/2009.<br />

Anche in questo caso la natura concorrenziale propria<br />

dell’affidamento ad una società mista in cui il socio privato<br />

operativo viene selezionato me<strong>di</strong>ante gara ‘‘a doppio<br />

oggetto’’ ed in presenza dei requisiti <strong>di</strong>ffusamente<br />

richiamati sub quesito n.3 determina l’esclusione <strong>di</strong> questa<br />

tipologia <strong>di</strong> società dall’applicazione dei limiti ex art.<br />

19, comma 1 del d.l. n. 78/2009.<br />

IX8 eX8 quesito. <strong>La</strong> <strong>di</strong>sciplina completa sui limiti <strong>di</strong><br />

spesa per il personale con riferimento alle società pubbliche<br />

in house e miste ex art.18, comma 2 bis del d.l.<br />

112/2008: il dubbio sulla sussistenza <strong>di</strong> un autonomo<br />

vincolo relativo al rapporto tra spesa per il personale e<br />

spesa corrente con riferimento alle società a partecipazione<br />

pubblica <strong>locale</strong>.

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