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La lettera di patronage e l'impatto sull'indebitamento dell'ente locale ...

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se correnti avviene in forma consolidata tra l’ente<br />

<strong>locale</strong> e la società in house. Si configura così un solo<br />

tetto complessivo delle spese <strong>di</strong> personale rispetto<br />

alle spese correnti pari al 50%, da calcolare in capo<br />

all’ente <strong>locale</strong> in base alle attività del gruppo municipale<br />

ex d.l. n. 98/2011, senza che gravi un concorrente<br />

ed autonomo limite percentuale in capo alla<br />

società in house singolarmente intesa;<br />

— la gestione <strong>di</strong> un servizio pubblico <strong>locale</strong> a rilevanza<br />

economica non rientra ex se tra le cause <strong>di</strong><br />

esclusione dall’applicazione dei limiti quantitativi<br />

alle partecipazioni societarie <strong>di</strong> cui all’art.14,<br />

comma 32, d.l. n.78/2010;<br />

— la possibilità per un ente <strong>locale</strong> <strong>di</strong> costituire<br />

una società in house o mista affidataria del servizio<br />

idrico integrato deve avvenire nel rispetto dei limiti<br />

quantitativi e dei presupposti ex art.14, comma 32,<br />

d.l. n. 78/2010, già attualmente operanti;<br />

— in linea <strong>di</strong> principio, i compiti operativi relativi<br />

alla gestione del servizio che devono rientrare nella<br />

procedura concorsuale <strong>di</strong> gara per la scelta del socio<br />

<strong>di</strong> una società mista per un servizio pubblico <strong>locale</strong><br />

a rilevanza economica, devono essere gli stessi<br />

oggetto del contratto <strong>di</strong> servizio con la società mista.<br />

Il caso<br />

Il Presidente della Provincia <strong>di</strong> Varese ha posto alla Sezione<br />

controllo della Corte dei conti un’articolata richiesta<br />

<strong>di</strong> parere in merito a numerosi profili giuscontabili<br />

legati all’affidamento del servizio idrico integrato nel relativo<br />

ambito territoriale ottimale (A.T.O).<br />

L’amministrazione riferisce che è in itinere la valutazione<br />

in merito all’adozione <strong>di</strong> due modelli alternativi: 1)<br />

società in house partecipata dalla provincia <strong>di</strong> Varese<br />

e dai comuni del territorio della medesime provincia;<br />

2) società mista a prevalente partecipazione dei predetti<br />

enti pubblici, con un socio industriale operativo scelto<br />

me<strong>di</strong>ante gara.<br />

A tal fine l’organo rappresentativo dell’ente <strong>locale</strong> sottopone<br />

alla sezione 14 quesiti, nel prosieguo richiamati,<br />

relativi alle seguenti tematiche: 1) patto <strong>di</strong> stabilità interno,<br />

2) le spese <strong>di</strong> personale; 3) i limiti alla costituzione<br />

<strong>di</strong> società da parte degli enti locali; 4) le modalità <strong>di</strong><br />

svolgimento della gara c.d. ‘‘a doppio oggetto’’.<br />

<strong>La</strong> soluzione<br />

Il collegio, in via preliminare, analizza l’assetto normativo<br />

vigente relativo alle modalità <strong>di</strong> svolgimento del servizio<br />

idrico, alla luce dell’esito del recente referendum che ha<br />

abrogato l’art. 23 bis del d.l. 25 giungo 2008, n.112 (convertito<br />

nella legge 6 agosto 2008, n.133) e della successiva<br />

riforma dei servizi pubblici locali a rilevanza economica<br />

contenuta nella legge n.148/2011. Originariamente, le modalità<br />

<strong>di</strong> gestione del servizio idrico, in virtù <strong>di</strong> quanto stabilito<br />

dall’art. 150, comma 1 del d.lgs. 152/2006 dovevano<br />

essere ricomprese in quelle in<strong>di</strong>cate nell’art. 113, comma 5<br />

..................... ..................................................................................................<br />

Rubriche<br />

del d.l.gs 18 agosto 2000, n. 267. L’introduzione del citato<br />

art.23 bis aveva espressamente abrogato quest’ultima norma,<br />

pertanto all’indomani del referendum abrogativo, rimanevano<br />

forti dubbi in merito alla normativa applicabile<br />

al settore idrico, dal momento che quest’ultimo risultava<br />

escluso anche dall’applicazione della <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui all’art.4<br />

del successivo d.l. n.138/2011, (in virtù <strong>di</strong> quanto<br />

previsto al comma 34 della stessa <strong>di</strong>sposizione).<br />

Ad avviso della Sezione, l’assetto normativo da applicare<br />

alle modalità <strong>di</strong> affidamento del servizio sono ‘‘scolpite’’<br />

nella pronuncia della Corte costituzionale relativa all’ammissibilità<br />

del quesito referendario (sent. n. 24/2011, poi<br />

riba<strong>di</strong>ta nella successiva sent. n. 320/2011) in base alla<br />

quale ‘‘l’abrogazione dell’art. 23 bis non ha comportato<br />

alcuna reviviscenza delle norme abrogate da tale articolo,<br />

con conseguente applicazione imme<strong>di</strong>ata nell’or<strong>di</strong>namento<br />

italiano della <strong>di</strong>sciplina comunitaria relativa alle regole<br />

concorrenziali minime in tema <strong>di</strong> gara ad evidenza pubblica<br />

per l’affidamento della gestione del sistema idrico integrato’’.<br />

Pertanto, tenendo conto tale principio generale, il<br />

collegio risponde analiticamente ai 14 quesiti posti dall’amministrazione<br />

<strong>di</strong> Varese.<br />

1) Patto <strong>di</strong> stabilità interno<br />

I8 quesito: assoggettamento al patto <strong>di</strong> stabilità delle società<br />

in house che gestiscono il servizio idrico in forza<br />

dell’art. 4, comma 14, del d.l. n. 138/2011.<br />

<strong>La</strong> Corte, riba<strong>di</strong>sce che, il comma 34 del medesimo articolo<br />

esclude dalla sua applicazione il servizio idrico integrato,<br />

pertanto le suddette società in house risultano<br />

espunte dall’ambito applicativo dell’art. 4, comma 14<br />

della l. n. 148/2011, ma risultano comunque assoggettate<br />

al patto in forza dell’autonoma.<br />

II8 quesito: assoggettamento al patto <strong>di</strong> stabilità delle società<br />

in house che gestiscono il servizio idrico in forza<br />

dell’art. 18, comma 2 bis del d.l. n.112/2008.<br />

Le società in house affidatarie <strong>di</strong>rette della gestione del<br />

servizio idrico integrato sono, comunque, assoggettate al<br />

patto <strong>di</strong> stabilità, in forza dell’autonoma e <strong>di</strong>stinta previsione<br />

dell’art. 18, comma 2 bis del d.l. n.112/2008, poiché<br />

esse rientrano nella fattispecie legale delle società a<br />

totale partecipazione pubblica che sono titolari <strong>di</strong> affidamenti<br />

<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> servizi pubblici locali senza gara.<br />

III8 quesito: assoggettamento al patto <strong>di</strong> stabilità interno<br />

delle società miste in forza dell’art. 18, comma 2 bis del<br />

d.l. n.112/2008.<br />

Le società miste a maggioranza pubblica cui è attribuita<br />

la gestione del servizio idrico integrato, con socio privato<br />

operativo scelto me<strong>di</strong>ante gara ‘‘a doppio oggetto’’ è<br />

esclusa dall’assoggettamento al patto <strong>di</strong> stabilità ex art.<br />

18, comma 2 bis del d.l. n.112/2008, pur in mancanza<br />

<strong>di</strong> una seconda gara per il conferimento del servizio, a<br />

con<strong>di</strong>zione che sussistano i seguenti presupposti: a) la<br />

gara abbia ad oggetto dei servizi ‘‘determinati’’, ossia<br />

definisca analiticamente l’oggetto dei medesimi; b) la<br />

selezione dell’offerta migliore sia rapportata non solo alla<br />

soli<strong>di</strong>tà finanziaria dell’offerente, ma alla capacità <strong>di</strong><br />

svolgere le prestazioni specifiche oggetto del contratto;<br />

c) il rapporto instaurato abbia durata determinata; d)<br />

l’oggetto sociale della società mista rimanga invariato<br />

per tutta la durata della concessione, pena l’obbligo <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>re una nuova gara.<br />

........................<br />

4/2012 331<br />

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