12.01.2013 Views

La lettera di patronage e l'impatto sull'indebitamento dell'ente locale ...

La lettera di patronage e l'impatto sull'indebitamento dell'ente locale ...

La lettera di patronage e l'impatto sull'indebitamento dell'ente locale ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

.......................................................................................................................<br />

........................<br />

Servizi<br />

alla <strong>di</strong>mensione dell’impresa, al settore in cui opera<br />

e all’effettiva esigenza <strong>di</strong> tutela degli interessi pubblici.<br />

Il nuovo regolamento elenca le attività sottoposte ai<br />

controlli <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong> e le colloca in tre<br />

categorie, A, B e C, in<strong>di</strong>viduate in base alla gravità<br />

del rischio piuttosto che alla <strong>di</strong>mensione dell’impresa.<br />

Per ciascuna categoria, il provve<strong>di</strong>mento in<strong>di</strong>vidua<br />

proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>fferenziati, più semplici rispetto a<br />

quelli attuali, con riguardo alle attività ricondotte<br />

alle categorie A e B. Specificatamente:<br />

nella categoria A sono state inserite quelle attività<br />

dotate <strong>di</strong> ‘‘regola tecnica’’ <strong>di</strong> riferimento e contrad<strong>di</strong>stinte<br />

da un limitato livello <strong>di</strong> complessità, legato<br />

alla consistenza dell’attività, all’affollamento<br />

ed ai quantitativi <strong>di</strong> materiale presente;<br />

nella categoria B sono state inserite le attività<br />

presenti in A, quanto a tipologia, ma caratterizzate<br />

da un maggiore livello <strong>di</strong> complessità, nonché le attività<br />

sprovviste <strong>di</strong> una specifica regolamentazione<br />

tecnica <strong>di</strong> riferimento, ma comunque con un livello<br />

<strong>di</strong> complessità inferiore al parametro assunto per la<br />

categoria ‘‘superiore’’;<br />

nella categoria C sono state inserite le attività con<br />

alto livello <strong>di</strong> complessità, in<strong>di</strong>pendentemente dalla<br />

presenza o meno della ‘‘regola tecnica’’.<br />

In linea con quanto stabilito dal nuovo quadro normativo<br />

generale, sono state quin<strong>di</strong> aggiornate e riadattate<br />

le modalità <strong>di</strong> presentazione delle istanze<br />

concernenti i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>,<br />

per ciò che attiene la valutazione dei progetti, i controlli<br />

<strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>, il rinnovo perio<strong>di</strong>co<br />

del certificato <strong>di</strong> conformità antincen<strong>di</strong>o, la deroga,<br />

il nulla osta <strong>di</strong> fattibilità, le verifiche in corso d’opera,<br />

la voltura, prevedendo sia il caso in cui l’attivazione<br />

avvenga attraverso lo Sportello unico per<br />

le attività produttive sia l’eventualità che si proceda<br />

<strong>di</strong>rettamente investendo il comando provinciale dei<br />

vigili del fuoco, competente per territorio, nel caso<br />

in cui non si tratti <strong>di</strong> impianti produttivi <strong>di</strong> beni o<br />

servizi.<br />

Nelle more dell’emanazione del nuovo regolamento<br />

recante la <strong>di</strong>sciplina delle modalità <strong>di</strong> presentazione<br />

delle istanze per l’avvio dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong><br />

prevenzione incen<strong>di</strong>, continuano a trovare applicazione<br />

le <strong>di</strong>sposizioni contenute nel D.M. 4 maggio<br />

1998.<br />

Le attività <strong>di</strong> categoria A ricadono nel proce<strong>di</strong>mento<br />

automatizzato, <strong>di</strong> cui all’art. 5 del D.P.R. n. 160/<br />

2010, e sono sottoposte a Scia (art. 10, c. 2).<br />

Le attività <strong>di</strong> categoria B e C ricadono nel proce<strong>di</strong>mento<br />

or<strong>di</strong>nario, <strong>di</strong> cui all’art. 7 del D.P.R. n. 160/<br />

2010. Tale <strong>di</strong>sposizione riduce in parte la portata<br />

semplificatoria della <strong>di</strong>sciplina della Scia, dettata<br />

dalla legge n. 122/2010, che prevedeva la possibi-<br />

324 4/2012<br />

................<br />

lità <strong>di</strong> asseverazione in tutti i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> ‘‘prevenzione<br />

incen<strong>di</strong>’’. Ciò crea il problema <strong>di</strong> acquisizione<br />

preventiva del parere ‘‘antincen<strong>di</strong>o’’ in caso<br />

<strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento che preveda la Scia e<strong>di</strong>lizia, introducendo,<br />

<strong>di</strong> fatto, un proce<strong>di</strong>mento misto che non<br />

trova <strong>di</strong>sciplina nel D.P.R. n. 160/2010. Potranno<br />

supplire i regolamenti comunali.<br />

Nel caso <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento in deroga (art. 7) occorre<br />

stabilire modalità <strong>di</strong> raccordo dei tempi con il proce<strong>di</strong>mento<br />

unico or<strong>di</strong>nario (art. 7, D.P.R. n. 160/<br />

2010), in quanto già esso prevede 90 giorni per l’espressione<br />

del parere.<br />

Il certificato <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong> (Cpi) è oggetto<br />

<strong>di</strong> asseverazione tramite Scia, da presentare <strong>di</strong>rettamente<br />

al comando provinciale dei VVF (art. 4),<br />

non tramite Suap, che costituirebbe un passaggio<br />

in più. Il comando dei VVF effettua controlli. Il<br />

Suap ne viene a conoscenza in occasione del proce<strong>di</strong>mento<br />

<strong>di</strong> agibilità. <strong>La</strong> Scia con valore <strong>di</strong> Cpi, infatti,<br />

deve essere allegata alla <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> agibilità<br />

dell’impianto, effettuata dal <strong>di</strong>rettore dei lavori<br />

ai sensi dell’art. 10, c. 1, lett. a), del D.P.R.<br />

n. 160/2010 (art. 10, c. 3 del D.P.R. n. 151/<br />

2011), o alla richiesta <strong>di</strong> agibilità, effettuata sempre<br />

ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. n. 160/2010.<br />

In<strong>di</strong>cazioni operative dai Ministeri<br />

Preceduto da una circolare interministeriale (15)<br />

che ne anticipava i contenuti in vista della scadenza<br />

del 1.10.2011 per l’avvio del proce<strong>di</strong>mento or<strong>di</strong>nario<br />

(art. 7, D.P.R. n. 160/2010), il 10 novembre<br />

2011 è stato adottato il decreto per l’attuazione<br />

del Suap (16), previsto dalla legge n. 106/<br />

2011 (17). Queste le in<strong>di</strong>cazioni più rilevanti.<br />

Modulistica<br />

In mancanza della modulistica sul sito del comune,<br />

l’interessato utilizza quella del portale www.impresainungiorno.gov.it<br />

e in mancanza <strong>di</strong> questa, l’interessato<br />

può comunque presentare l’istanza o la segnalazione.<br />

Note:<br />

(15) Circolare interministeriale (Ministero dello sviluppo economico e Ministero<br />

per la semplificazione) del 28 settembre 2010, concernente ‘‘D.P.R. 7 settembre<br />

2010 n. 160. Sportello unico attività produttive’’.<br />

(16) Ministero dello sviluppo economico e Ministero per la semplificazione,<br />

‘‘Decreto Interministeriale recante misure per l’attuazione dello sportello unico<br />

per le attività produttive <strong>di</strong> cui all’art. 38, c. 3bis del D.L. 25 giugno 2008, n.<br />

112, convertito con mo<strong>di</strong>ficazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’’.<br />

(17) Che ha convertito il DL 70/2011 (ve<strong>di</strong> sopra) e introdotto i c. 3bis e3ter<br />

all’art. 38 del D.L. n. 112/2008.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!