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La lettera di patronage e l'impatto sull'indebitamento dell'ente locale ...

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Servizi<br />

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Servizi pubblici locali<br />

Sportello unico: le novità del 2011<br />

<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Facchini<br />

Dirigente del settore Sviluppo economico del Comune <strong>di</strong> Faenza e del settore Programmazione economica dell’Unione dei Comuni della<br />

Bassa Romagna<br />

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Il 2011 è stato un anno <strong>di</strong>fficile per l’economia. Il Governo e il Parlamento, alla ricerca del<br />

risanamento e dello sviluppo, sono intervenuti con leggi, decreti, pareri che hanno inciso<br />

anche sulla <strong>di</strong>sciplina e sull’operatività dello Sportello unico per le attività produttive<br />

(Suap), in modo non del tutto organico. L’articolo ne propone una ricognizione finalizzata a<br />

dare or<strong>di</strong>ne alle problematiche applicative.<br />

Alcune risposte alle prime <strong>di</strong>fficoltà<br />

applicative<br />

Le <strong>di</strong>fficoltà applicative della nuova <strong>di</strong>sciplina dello<br />

Sportello unico per le attività produttive sono apparse<br />

fin dalla prima lettura e sono aumentate con<br />

l’operatività quoti<strong>di</strong>ana. All’inizio dell’anno 2011,<br />

l’Anci ha presentato al Ministero per la semplificazione<br />

una serie <strong>di</strong> quesiti. Nella risposta, formulata<br />

congiuntamente con il Ministero dello sviluppo<br />

economico, datata 18 marzo, sono rilevanti tre<br />

aspetti.<br />

Attività escluse dalla competenza del Suap<br />

Ulteriori esclusioni, oltre a quelle previste dal<br />

D.P.R. n. 160/2010, vanno considerate caso per caso<br />

alla luce delle normative <strong>di</strong> settore, ‘‘salvaguardando<br />

il proce<strong>di</strong>mento unico e il non aggravio del<br />

proce<strong>di</strong>mento’’. È questo il caso dell’autorizzazione<br />

degli impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero rifiuti,<br />

il cui proce<strong>di</strong>mento va mantenuto in capo alla regione<br />

o alla provincia, se delegata. Analogamente<br />

deve ritenersi per le <strong>di</strong>scipline settoriali regionali,<br />

salvaguardate dall’art. 7, c. 3, del D.P.R. n. 160/<br />

2010. L’affermazione del Ministero apre un rischio<br />

<strong>di</strong> svuotamento del Suap, pertanto va applicata con<br />

misura e motivazione, tramite decisioni concertate<br />

tra il sistema dei Suap e le Amministrazioni interessate,<br />

almeno a livello provinciale o, meglio, regionale.<br />

Non sono né accettabili né legittime prese <strong>di</strong><br />

posizione autonome <strong>di</strong> singole Amministrazioni,<br />

né in un senso (esclusione dal Suap) né nell’altro<br />

(inclusione nel Suap).<br />

318 4/2012<br />

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Chiarimenti tecnici<br />

I proce<strong>di</strong>menti automatizzato e or<strong>di</strong>nario possono<br />

essere sospesi per un massimo <strong>di</strong> 30 giorni, per acquisire<br />

i chiarimenti tecnici <strong>di</strong> cui all’art. 9 del<br />

D.P.R. n. 160/2010. Tale precisazione non appare<br />

pienamente coerente con lo spirito della norma e<br />

neppure con la <strong>di</strong>sciplina della Segnalazione certificata<br />

<strong>di</strong> inizio attività (1), ma è ragionevole e utile<br />

anche per l’impren<strong>di</strong>tore interessato, al fine <strong>di</strong> evitare<br />

il <strong>di</strong>niego del Suap a causa della incompletezza<br />

o inadeguatezza degli elaborati tecnici. Va applicata<br />

in modo motivato e misurato.<br />

Provve<strong>di</strong>menti sanzionatori a seguito <strong>di</strong> controlli<br />

sulla <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> agibilità da parte<br />

del <strong>di</strong>rettore dei lavori<br />

Nel caso in cui le verifiche delle pubbliche amministrazioni<br />

competenti, effettuate a seguito della <strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> agibilità da parte del <strong>di</strong>rettore dei lavori,<br />

ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. 160/2010, constatino<br />

la non conformità dell’opera al progetto o la<br />

non rispondenza alle norme vigenti, i provve<strong>di</strong>menti<br />

sanzionatori sono adottati dalle pubbliche<br />

amministrazioni competenti, anche se la norma<br />

sembrerebbe attribuirli al Suap (ma ciò non sarebbe<br />

coerente con le normative <strong>di</strong> settore in materia). Il<br />

Suap adotta i provve<strong>di</strong>menti conseguenti alle decisioni<br />

delle pubbliche amministrazioni medesime, se<br />

previsti da queste o dalla normativa.<br />

Nota:<br />

(1) Infatti, l’art. 19 della legge 241/1990, che la <strong>di</strong>sciplina, prevede solo la possibilità<br />

<strong>di</strong> conformazione (cioè <strong>di</strong> adeguamento dell’attività avviata alla legge,<br />

senza la sua interruzione), ma non quella <strong>di</strong> sospensione o interruzione del proce<strong>di</strong>mento.

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