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La lettera di patronage e l'impatto sull'indebitamento dell'ente locale ...

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Gestione finanziaria<br />

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Obiettivi e vincoli<br />

Il patto <strong>di</strong> stabilità interno<br />

per il triennio 2012 - 2014<br />

<strong>di</strong> Francesco Bruno<br />

Presidente Onorario Ardel<br />

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Premessa<br />

Il meccanismo del patto <strong>di</strong> stabilità interno per il triennio 2012 - 2014 è rimasto<br />

sostanzialmente quello già dettato per lo scorso triennio 2011-2013. Ma è, ancora una<br />

volta, fortemente lievitato il concorso della finanza <strong>locale</strong> alla realizzazione degli obiettivi<br />

<strong>di</strong> finanza pubblica.<br />

<strong>La</strong> <strong>di</strong>sciplina, integralmente riscritta dalla legge <strong>di</strong><br />

stabilità 2012, mantiene l’impianto della competenza<br />

mista quale obiettivo da raggiungere da parte <strong>di</strong><br />

ciascun Ente assoggettato, con la stessa base 2011<br />

per il calcolo del saldo finanziario da conseguire<br />

che, muovendo dalla me<strong>di</strong>a della spesa corrente<br />

2006-2008, è soggetto al solo correttivo della riduzione<br />

dei trasferimenti statali.<br />

Il contenuto normativo della <strong>di</strong>sciplina presenta,<br />

come sempre, le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> lettura dovute ai numerosi<br />

provve<strong>di</strong>menti legislativi che, <strong>di</strong>rettamente<br />

o in<strong>di</strong>rettamente, <strong>di</strong>spongono in materia:<br />

— D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge<br />

15 luglio 2011, n. 111;<br />

— D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla<br />

legge 14 settembre 2011, n. 148;<br />

— D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 149;<br />

— Legge 12 novembre 2011, n. 183;<br />

— D.L. 6 <strong>di</strong>cembre 2011, n. 201, convertito dalla<br />

legge 22 <strong>di</strong>cembre 2011, n. 214;<br />

— D.L. 24 gennaio 2012, n. 1.<br />

<strong>La</strong> tra<strong>di</strong>zionale circolare annuale esplicativa della<br />

Ragioneria generale dello Stato (14 febbraio 2012,<br />

n. 5), infine, fa chiarezza su molte delle novità.<br />

Alla traduzione pratica della quantificazione dell’obiettivo<br />

programmatico per ciascun Ente, si aggiunge,<br />

poi, la conferma <strong>di</strong> un obiettivo strutturale in pareggio<br />

che resta quale enigmatico orpello, senza traduzioni<br />

concrete per ciascun Ente, in quanto non ha<br />

effetto alcuno per gli anni 2012, 2013 e 2014.Resta<br />

il fatto che il meccanismo confermato ancora per tre<br />

anni è sostenuto da un sistema <strong>di</strong> regole più volte<br />

contestato dal mondo delle autonomie, in quanto<br />

<strong>di</strong>fficilmente sostenibile, a rischio <strong>di</strong> compromettere<br />

300 4/2012<br />

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la qualità e quantità dei servizi erogati ai citta<strong>di</strong>ni e<br />

<strong>di</strong> non consentire il rispetto degli obblighi nei confronti<br />

delle imprese. E sono, purtroppo, da riproporre<br />

le valutazioni già sottolineate dalle autonomie locali,<br />

per le quali in un contesto economico, finanziario<br />

e sociale particolarmente grave e pur in presenza<br />

<strong>di</strong> note <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> finanza pubblica, l’effetto moltiplicatore<br />

sul sistema economico e sull’occupazione<br />

prodotto dagli investimenti locali, oggi pressoché<br />

fermi, potrebbe, sul piano macroeconomico, sostenere<br />

la domanda interna e migliorare i dati del<br />

PIL, ridurre la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro e contenere<br />

il ricorso agli ammortizzatori sociali con conseguente<br />

risparmio <strong>di</strong> risorse pubbliche statali.<br />

Ridefinizione delle regole<br />

1. Al fine <strong>di</strong> potenziare il coor<strong>di</strong>namento della finanza<br />

pubblica, è avviata la ridefinizione delle regole<br />

del patto <strong>di</strong> stabilità interno. (art. 28, c. 11ter,<br />

D.L. 6 <strong>di</strong>cembre 2011, n. 201, convertito dalla<br />

legge 22 <strong>di</strong>cembre 2011, n. 214).<br />

Enti soggetti al patto<br />

1. Sono soggetti al patto <strong>di</strong> stabilità interno fino a<br />

tutto l’anno 2012. (art. 31, c. 1, legge 12 novembre<br />

2011. n. 183):<br />

— le province;<br />

— i comuni con popolazione superiore a 5.000<br />

abitanti.<br />

2. A decorrere dall’anno 2013, saranno assoggettati<br />

alla <strong>di</strong>sciplina del patto <strong>di</strong> stabilità interno anche i<br />

comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti<br />

al 31 <strong>di</strong>cembre 2011. (art. 16, c. 31, D.L. 13 agosto

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