La lettera di patronage e l'impatto sull'indebitamento dell'ente locale ...
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Gestione finanziaria<br />
luce <strong>di</strong> altre forme <strong>di</strong> interesse nell’ambito dei<br />
gruppi societari e delle responsabilità <strong>di</strong> controllo<br />
analogo, tipico proprio dell’ente <strong>locale</strong>.<br />
I principi <strong>di</strong> veri<strong>di</strong>cità e atten<strong>di</strong>bilità<br />
<strong>di</strong> bilancio<br />
Va ricordato che la redazione del bilancio degli enti<br />
locali deve avvenire nel rispetto dei principi e dei<br />
postulati contabili, nonché deve richiamarsi al principio<br />
internazionale del ‘‘true and fair view’’. Tali<br />
regole richiedono la rappresentazione veritiera e<br />
corretta della situazione patrimoniale e finanziaria<br />
dell’ente, inteso nel suo complesso e cioè riferito<br />
anche alle società controllate ai sensi dell’art.<br />
2359 c.c.<br />
Secondo i principi contabili, nella voce B 12 vanno<br />
in<strong>di</strong>cati gli accantonamenti ai fon<strong>di</strong> rischi riconducibili<br />
nello stato patrimoniale alla B - fon<strong>di</strong> rischi<br />
ed oneri - del passivo quali le garanzie prestate a<br />
terzi (<strong>patronage</strong>, fideiussioni etc).<br />
In assenza <strong>di</strong> norme specifiche che prevedano la redazione<br />
del bilancio consolidato - il cui obbligo <strong>di</strong><br />
redazione è stata previsto all’interno del nuovo decreto<br />
legislativo n. 118/2011 sull’armonizzazione<br />
dei sistemi contabili e rinviato ad un successivo decreto<br />
- sarebbe bene pre<strong>di</strong>sporre comunque, all’interno<br />
del ren<strong>di</strong>conto dell’ente, delle apposite note<br />
esplicative in merito alle garanzie rilasciate alle<br />
proprie partecipate, con appositi report gestionali<br />
che garantiscano il Consiglio comunale sull’evoluzione<br />
dell’indebitamento complessivo e della ricaduta<br />
sulla liqui<strong>di</strong>tà dell’ente, nel caso in cui le garanzie<br />
<strong>di</strong> solvibilità concesse con le lettere <strong>di</strong> <strong>patronage</strong><br />
forte, dovessero essere attivate dall’istituto<br />
bancario beneficiario.<br />
Il rilascio <strong>di</strong> specifiche garanzie a sostegno della<br />
solvibilità delle partecipate comporta una specifica<br />
responsabilità a carico dell’ente <strong>locale</strong>, il quale dovrà<br />
monitorare con maggiore attenzione l’attività<br />
societaria, anche implementando specifiche forme<br />
<strong>di</strong> controllo all’interno del proprio regolamento <strong>di</strong><br />
organizzazione o <strong>di</strong> contabilità.<br />
Occorre, inoltre, che le partecipate alle quali vengono<br />
rilasciate forme <strong>di</strong> garanzia importanti siano<br />
considerate strategiche per l’ente garante e che siano<br />
già state effettuate, in modo positivo, le valutazioni<br />
ricognitive previste dall’art. 3, comma 27,<br />
della legge finanziaria per il 2008 n. 244/2007.<br />
Resta da verificare se alla fattispecie in esame possa<br />
applicarsi il regime degli aiuti <strong>di</strong> Stato, <strong>di</strong> cui all’art.<br />
87 del Trattato CE <strong>di</strong> fonte comunitaria.<br />
Sulla questione, si ritiene, che il rilascio <strong>di</strong> una <strong>lettera</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>patronage</strong> ad una società interamente pubblica<br />
non rientri in tale <strong>di</strong>sciplina restrittiva, in quanto<br />
292 4/2012<br />
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non realizza un concreto vantaggio economico per<br />
la società pubblica beneficiaria, in misura selettiva<br />
rispetto ad altri soggetti operanti sul mercato e non<br />
determina effetti <strong>di</strong>storsivi sulla concorrenza e sugli<br />
scambi fra gli Stati membri, anche a seguito delle<br />
valutazioni espresse dal legislatore in merito agli<br />
affidamenti in house.<br />
Le limitazioni introdotte<br />
dal D.L. n. 78/2010<br />
L’art. 6, comma 19, del DL 31 maggio 2010, n. 78<br />
ha introdotto il <strong>di</strong>vieto, per gli enti locali, <strong>di</strong> prestare<br />
garanzie a favore <strong>di</strong> proprie partecipate non quotate,<br />
il cui bilancio <strong>di</strong> esercizio abbia fatto registrare<br />
una per<strong>di</strong>ta per tre esercizi consecutivi o che abbiano<br />
utilizzato riserve <strong>di</strong>sponibili per il ripiano <strong>di</strong> per<strong>di</strong>te<br />
anche infrannuali.<br />
In considerazione che la <strong>lettera</strong> <strong>di</strong> <strong>patronage</strong> forte,<br />
con contenuto pienamente assimilabile ad una fideiussione,<br />
è una forma <strong>di</strong> garanzia prestata dall’ente<br />
in favore <strong>di</strong> una sua partecipata, la stessa<br />
rientra nell’ambito applicativo del citato art. 6,<br />
comma 19, allorché quest’ultimo considera le ‘‘garanzie<br />
prestate a favore delle società partecipate<br />
non quotate’’; l’applicabilità del <strong>di</strong>vieto imposto<br />
al rilascio <strong>di</strong> dette garanzie è <strong>di</strong>peso dalla sussistenza<br />
<strong>di</strong> per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> esercizio, per tre esercizi consecutivi,<br />
nei bilanci della partecipata.<br />
<strong>La</strong> rinegoziazione delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> garanzia, con<br />
il rilascio <strong>di</strong> una nuova <strong>lettera</strong> <strong>di</strong> <strong>patronage</strong>, si ritiene<br />
non sfugga a tale limitazione, trattandosi, in effetti,<br />
<strong>di</strong> una nuova garanzia (<strong>di</strong> una ‘‘rinnovazione’’<br />
e non <strong>di</strong> una ‘‘proroga’’ della preesistente). Peraltro<br />
si osserva che il mantenimento delle garanzie<br />
attualmente in essere non è precluso, si ritiene, dalla<br />
novella legislativa.<br />
<strong>La</strong> presente normativa cerca <strong>di</strong> far abbandonare la<br />
logica del ‘‘salvataggio delle partecipate a tutti i<br />
costi’’ che versano in situazioni <strong>di</strong> irrime<strong>di</strong>abile<br />
<strong>di</strong>seconomicità. Non sono ammissibili ‘‘interventi<br />
tampone’’ con <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità finanziarie<br />
a fondo perduto, erogate senza un programma<br />
industriale o una stretta necessità <strong>di</strong> continuare a<br />
mantenerle nel rispetto dei principi <strong>di</strong> economicità<br />
ed efficienza della gestione nel me<strong>di</strong>o e lungo periodo.<br />
L’obbligo della motivazione degli atti<br />
L’atto <strong>di</strong> sottoscrizione <strong>di</strong> una <strong>lettera</strong> <strong>di</strong> <strong>patronage</strong><br />
comporta il rispetto delle fasi proce<strong>di</strong>mentali previsto<br />
dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare<br />
delle prescrizioni contenute nell’art. 3.<br />
Le motivazioni che hanno portato alla redazione