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Ricordare il futuro - Universita' degli Studi "Magna Graecia"

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tumori mammari e biomarcatori di risposta ai farmaci antitumorali.<br />

R<strong>il</strong>evanza dei risultati:<br />

Lo studio del mieloma multiplo si è estrinsecato in forte e costruttiva collaborazione con <strong>il</strong> Jerome Lipper<br />

Multiple Myeloma Center, del Department of Medical Oncolgy del Dana Farber Cancer Institute &<br />

Harvard Medical School di Boston, MA, USA, e ha portato ad evidenziare l'importanza del ruolo del<br />

microambiente tumorale sia nei meccanismi patogenetici della malattia e dell’ insorgenza di malattia ossea<br />

correlata sia nellíinsorgenza di fenomeni di resistenza farmacologica ai comuni trattamenti farmacologici.<br />

La messa a punto di un modello in vivo topo-uomo (SCID-hu) che ricapitola strettamente le caratteristiche<br />

biologiche e patologiche della malattia tumorale in un contesto di microambiente umano, ha messo a<br />

disposizione dei ricercatori uno strumento unico e quanto mai innovativo per la comprensione delle<br />

dinamiche di sv<strong>il</strong>uppo della malattia e la sperimentazione di trattamenti innovativi. Inoltre, la r<strong>il</strong>evanza<br />

della sperimentazione sul mieloma multiplo si è caratterizzata per la definizione dei prof<strong>il</strong>i di attività<br />

antitumorale di farmaci sperimentali che a tutt'oggi stanno proseguendo <strong>il</strong> loro iter traslazionale in "early<br />

clinical trials".<br />

R<strong>il</strong>evanti anche i dati ottenuti dagli studi di chemiosensib<strong>il</strong>ità delle neoplasie BRCA1-defective che hanno<br />

prospettato la possib<strong>il</strong>ità concreta di individualizzare i trattamenti antitumorali in uno specifico setting di<br />

neoplasie geneticamente ben caratterizzab<strong>il</strong>i. Gli studi hanno messo in evidenza che neoplasie BRCA1-<br />

defective hanno un elevato grado di risposta ai trattamenti a base di derivati dal platino mentre dimostrano<br />

costitutiva resistenza ai taxani. Queste evidenze precliniche, ora basate su solidi razionali molecolari<br />

ottenuti con tecnologie di prof<strong>il</strong>ing di gene-expression rappresentano <strong>il</strong> razionale con cui sono stati<br />

disegnati e sono attualmente in corso studi clinici in pazienti affette da carcinoma della mammella<br />

BRCA1-correlato. Gli studi sulle terapie basate sull’impiego combinato di citochine hanno condotto a<br />

risultati di interesse sia in ambito molecolare, con specifico riferimento al ruolo di RAF1 nel mediare<br />

risposte di survival sia in ambito clinico con l’impiego di un modello altamente efficace di<br />

biochemioterapia delle neoplasie del colon-retto. Tali studi sono stati condotti in collaborazione con<br />

l’U.O.C. di Farmacologia Sperimentale dell’INT Fondazione Pascale di Napoli, con <strong>il</strong> Dipartimento di<br />

Biochimica e Biofisica della SUN di Napoli e con l’U.O.C. di Oncologia Medica della Facoltà di Medicina<br />

e Chirurgia dell’Università di Siena.

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