Ricordare il futuro - Universita' degli Studi "Magna Graecia"

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11.01.2013 Views

UNITÀ DI MEDICINA INTERNA Coordinatore dell’Unità dell’Unità: Giorgio Sesti (Prof Ordinario di Medicina Interna, SSD MED/09) Componenti dell’Unità: Franco Arturi (Ricercatore), Marta Letizia Hribal (assegnista di ricerca), Francesco Andreozzi (dottorando), Elena Succurro (medico specialista), Maria Rosaria Mancuso (specializzanda in Medicina Interna), Ivan Presta (dottorando), Paola Iania (biotecnologa) Eugene 2, Network Europeo per lo studio della Genomica Funzionale del Diabete di Tipo 2 Base scientifica e risultati ottenuti: Il diabete di tipo 2 è una patologia complessa con una componente ambientale ed una componente genetica, nonostante i numerosi sforzi dedicati a chiarire quest’ultima soltanto negli ultimi anni sono stati identificati i principali geni coinvolti. L’obiettivo di questo studio era quello di reclutare parenti di primo grado di pazienti diabetici, che rappresentano una popolazione ideale per studiare la base genetica della malattia prima della sua insorgenza. In collaborazione con 4 diversi centri europei (Copenhagen, Danimarca; Goteborg, Svezia; Kuopio, Finlandia, Tubingen, Germania) abbiamo reclutato quasi 1000 soggetti, che sono stati sottoposti a clamp euglicemico, iperinsulinemico, una tecnica che permette di valutare con estrema precisione la sensibilità insulinica, e li stiamo seguendo nel tempo per valutare l’influenza dei fattori genetici sull’insorgenza della malattia. Inoltre nella nostra popolazione abbiamo valutato l’associazione con diabete di tipo 2 dei principali geni di suscettibilità. Rilevanza dei risultati: Il diabete di tipo 2 e le complicanze ad esso correlate sono una delle maggiori cause di mortalità nel mondo occidentale, chiarirne le basi genetiche avrà un ruolo fondamentale nel disegnare terapie più mirate per pazienti diabetici e potrà addirittura fornire le basi per interventi che prevengano l’insorgenza della patologia in soggetti a rischio. Titolo: Correlazione tra l’infiammazione cronica e la sindrome metabolica. Ricercatori coinvolti: Prof. Giorgio Sesti (professore ordinario Medicina Interna), dott.ssa Marta Letizia Hribal (assegnista di ricerca), dr. Francesco Andreozzi (dottorando), dott.ssa Cristina Procopio (dottoranda), dott.ssa Emanuela Laratta (biotecnologa) Base Scientifica e risultati ottenuti: Le malattie cardiovascolari (CV) rappresentano la piu’ grave complicanza del diabete di tipo 2, in alcuni casi tuttavia la loro insorgenza precede lo sviluppo del diabete e tale osservazione ha portato ad ipotizzare che le due patologie possano avere delle basi molecolari comuni e che uno stato infiammatorio cronico possa contribuire alla patogenesi di entrambe. I nostri studi, in diversi modelli cellulari ed animali, hanno dimostrato che molecole pro infiammatorie (quali la proteina C reattiva e l’interleuchina-6), interferiscono con la trasmissione del segnale insulinico, riducendo l’efficacia dell’azione ormonale.

Rilevanza dei risultati: L’individuazione di nuovi meccanismi di azione delle molecole pro-infiammatorie contribuisce a chiarire il loro ruolo nell’insorgenza delle complicanze cardiovascolari del diabete e quindi ad identificare approcci terapeutici volti a prevenirne lo sviluppo.

R<strong>il</strong>evanza dei risultati: L’individuazione di nuovi meccanismi di azione delle molecole pro-infiammatorie<br />

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