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Ricordare il futuro - Universita' degli Studi "Magna Graecia"

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UNITA’ DI IMMUNOLOGIA<br />

Coordinatore dell’Unità: Giuseppe Scala (Professore Ordinario di Biologia Applicata, SSD BIO/13)<br />

Componenti dell’Unità di ricerca: Cristina Falcone, Enrico Iaccino, Elzbieta Janda, Cam<strong>il</strong>lo Palmieri,<br />

Maria Nevolo<br />

Il complesso recettoriale B (B Cell Receptor, BCR): ruolo nella patogenesi delle neoplasie delle<br />

cellule B e bersaglio di terapie antitumorali.<br />

Il gruppo di ricerca diretto dal Prof. G. Scala è interessato alla migliore comprensione dei meccanismi<br />

molecolari coinvolti nella tumorigenesi delle cellule B, quali linfomi Non-Hodkin's e Mieloma Multiplo.<br />

In particolare, l'interesse è focalizzato sul complesso recettoriale B (B Cell Receptor, BCR) da cui<br />

originano i segnali che contribuiscono allo sv<strong>il</strong>uppo, alla proliferazione, alla differenziazione e alla<br />

sopravvivenza dei linfociti B. La deregolazione di questi segnali generati dal BCR contribuisce alla<br />

trasformazione neoplastica delle cellule B. Il BCR, inoltre, contiene dei determinanti strutturali, chiamati<br />

idiotipo, che sono unici per ogni clone di cellule B neoplastiche e che rappresentano un valido bersaglio<br />

di terapie antitumorali. In questi ultimi anni <strong>il</strong> nostro gruppo di ricerca ha esplorato questi due aspetti che<br />

riguardano <strong>il</strong> BCR, sv<strong>il</strong>uppando sia una linea di ricerca per lo studio della trasduzione del segnale che<br />

origina dall'attivazione del BCR, sia una linea di ricerca per lo studio e la validazione di strategie<br />

terapeutiche innovative dirette verso i determinanti idiotipici delle cellule B neoplastiche.<br />

Il secondo progetto del laboratorio di immunologia e’ focalizzato su IBtk - una proteina potenzialmente<br />

coinvolta nella patogenesi delle immunodeficienze ed altre malattie del sistema immune compreso<br />

leucemie e linfomi. L’acronimo IBtk deriva da Inhibitor of Bruton Tyrosin Kinase, <strong>il</strong> nome dato alla<br />

proteina grazie alla sua capacita’ di inibire l’attivita’di Bruton Tyrosin Kinase (Btk). Il laboratorio ha <strong>il</strong><br />

primato mondiale nella ricerca su IBtk in quanto e’ stato <strong>il</strong> primo ad identificarla e caratterizzarla dal<br />

punto di vista funzionale (Nature Immunology, 2001). Lo studio di IBtk ha mantenuto negli ultimi anni<br />

molti aspetti pionieristici concentrandosi sullo sv<strong>il</strong>uppo di anticorpi contro IBtk, clonaggio di isoforme<br />

nuove e infine sulla caratterizzazione del locus genico di IBtk e sulla comprensione dei meccanismi di<br />

regolazione di IBtk nel contesto della stimolazione antigenica dei linfociti B. L’ut<strong>il</strong>izzo di IBtk come esca<br />

nell’approccio del doppio ibrido ha portato all’identificazione di un valido partner di interazione di IBtk –<br />

una proteina di ancoraggio alle protein kinasi C (PKC) nota come RACK (Receptor for Activated<br />

protein Kinase C). Questa scoperta ha permesso di ipotizzare un ruolo funzionale per la fosfor<strong>il</strong>azione di<br />

diverse serine consensus per PKC presenti nella sequenza di IBtk. La fosfor<strong>il</strong>azione PKC- dipendente di<br />

IBtk e’ stata dimostrata sia in vitro che in vivo in risposta all’attivazione del recettore dell’antigene BCR.<br />

L’identificazione delle serine fosfor<strong>il</strong>ate, mediante la spettrometria di massa LC-MS/MS, ha permesso di<br />

valutare l’importanza dei singoli siti attraverso l’analisi mutazionale. La comparazione di una serie di<br />

mutanti in serina (Ser-Ala) ha indicato nella serina in posizione 90 <strong>il</strong> sito principalmente coinvolto nella<br />

regolazione dell’interazione con Btk. La mutazione della serina 90 ha reso <strong>il</strong> complesso Btk-IBtk piu’<br />

stab<strong>il</strong>e e di conseguenza, piu’ efficace nell’inibizione sia dell’attivita’ di NfkB che della proliferazione

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