Ricordare il futuro - Universita' degli Studi "Magna Graecia"

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11.01.2013 Views

tetraciclina. Lo studio del modello murino si è avvalso della collaborazione del dottor Nicola Costa, veterinario della facoltà di Farmacia, e trova applicazioni nello studio di malattie metaboliche ed in oncologia sperimentale. Ricerca applicata: L’unità operativa di patologia genetica svolge ricerca applicata di tipo osservazionale nel campo della genetica umana. In particolare si è caratterizzata per la definizione dei meccanismi molecolari con cui mutazioni rare nel gene che codifica per la contessina 26 determinano sordità neurosensoriale. Inoltre, nel campo della citogenetica sono state descritte interessanti aberrazioni cromosomiche che possono aiutare la comprensione dei meccanismi che sono alla base di malattie genetiche rare. Le osservazioni sono state oggetto di pubblicazioni scientifiche e di comunicazioni ai congressi della società italiana di genetica umana.

UNITA’ DI BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE Coordinatore dell’Unità: Ileana Quinto (Professore Ordinario di Biochimica SSD BIO/10) Componenti dell’Unità di ricerca: Giuseppe Fiume, Annamaria de Laurentiis, Laura Liberto, Marilena Pontoriero Ruolo delle proteine della famiglia NF-κB/IκB nella regolazione della divisione e sopravvivenza cellulare, risposta immunitaria e trascrizione del retrovirus HIV-1. 1) Meccanismo d’inibizione di HIV-1 ad opera IkB-a. Il progetto ha come obbiettivo lo sviluppo d’inibitori della trascrizione di HIV-1 al fine d’inibire la replicazione virale. Il gruppo di ricerca ha prodotto risultati originali inerenti l’inibizione di HIV-1 mediante espressione di un inibitore dei fattori trascrizionali NF-κB, IκB-αS32/36A, resistente alla proteolisi. E’ stato dimostrato che l’inibizione della trascrizione di HIV-1 ad opera di IkB-a si esplica tramite una duplice azione inibitoria delle proteine cellulari NF-κB e della proteina virale Tat, che sono essenziali per l’attivazione ed elongazione della trascrizione di HIV-1. E’ stato inoltre dimostrato che IkB-a inibisce Tat mediante associazione ed esporto nucleare. Il lavoro è stato oggetto di tre pubblicazioni su The Journal of Biological Chemistry ed una pubblicazione su Retrovirology. 2) Ruolo di IkB-a nella regolazione della sintesi proteica. IκB-a ha un’attività pro-apototica mediata dall’inibizione dei fattori trascrizionali NF-κB che attivano l’espressione di geni anti-apoptotici. Mediante l’impiego del sistema del doppio ibrido di lievito abbiamo dimostrato che IκB-a associa le proteine ribosomiali S15a ed S28, componenti della subunità S40 del ribosoma umano. Mediante microscopia confocale abbiamo verificato la presenza di IkappaB-alfa a livello della subunità S40 del ribosoma umano e la sua colocalizzazione con le proteine ribosomiali S15a ed S28. Il progetto è ora finalizzato all’analisi del ruolo di IκB-a nella regolazione della sintesi proteica. L’ipotesi di lavoro è che l’inibitore trascrizionale possa svolgere un ruolo di controllo della sintesi proteica mediato da interazione con proteine ribosomiali. Il lavoro è stato oggetto di una tesi di dottorato in Biotecnologie Mediche. 3) Ruolo di Bruton’s tyrosine kinase (Btk) nella regolazione di NF-kB. Btk è una tirosina chinasi della famiglia Tec e ha un ruolo essenziale nella maturazione di linfociti pre-B tramite il pre-B cell receptor (pre-BCR) e nella regolazione della sopravvivenza di linfociti B maturi tramite il B cell receptor (BCR). Btk è prevalentemente localizzata nel citoplasma di linfociti B ed inibita dalla proteina IBtk da noi identificata. Nel signaling innescato dall’antigene dopo legame al BCR, Btk è attivata da chinasi associate al BCR e reclutata a livello delle zattere lipidiche di membrana dove attiva PLC-γ che genera i secondi messaggeri DAG ed IP3 per la successiva attivazione di una cascata di eventi che determinano l’attivazione di NF-kB. Tuttavia, la presenza di Btk nel nucleo di linfociti B suggerisce un ruolo nucleare della protina tuttora ignoto. Per verificare tale ipotesi, abbiamo analizzato la cinetica di distribuzione cellulare di Btk in linfociti B in risposta a stimolazione del BCR e verificato la sua rapida

UNITA’ DI BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE<br />

Coordinatore dell’Unità: Ileana Quinto (Professore Ordinario di Biochimica SSD BIO/10)<br />

Componenti dell’Unità di ricerca: Giuseppe Fiume, Annamaria de Laurentiis, Laura Liberto, Mar<strong>il</strong>ena<br />

Pontoriero<br />

Ruolo delle proteine della famiglia NF-κB/IκB nella regolazione della divisione e sopravvivenza<br />

cellulare, risposta immunitaria e trascrizione del retrovirus HIV-1.<br />

1) Meccanismo d’inibizione di HIV-1 ad opera IkB-a.<br />

Il progetto ha come obbiettivo lo sv<strong>il</strong>uppo d’inibitori della trascrizione di HIV-1 al fine d’inibire la<br />

replicazione virale. Il gruppo di ricerca ha prodotto risultati originali inerenti l’inibizione di HIV-1<br />

mediante espressione di un inibitore dei fattori trascrizionali NF-κB, IκB-αS32/36A, resistente alla<br />

proteolisi. E’ stato dimostrato che l’inibizione della trascrizione di HIV-1 ad opera di IkB-a si esplica<br />

tramite una duplice azione inibitoria delle proteine cellulari NF-κB e della proteina virale Tat, che sono<br />

essenziali per l’attivazione ed elongazione della trascrizione di HIV-1. E’ stato inoltre dimostrato che<br />

IkB-a inibisce Tat mediante associazione ed esporto nucleare. Il lavoro è stato oggetto di tre pubblicazioni<br />

su The Journal of Biological Chemistry ed una pubblicazione su Retrovirology.<br />

2) Ruolo di IkB-a nella regolazione della sintesi proteica.<br />

IκB-a ha un’attività pro-apototica mediata dall’inibizione dei fattori trascrizionali NF-κB che attivano<br />

l’espressione di geni anti-apoptotici. Mediante l’impiego del sistema del doppio ibrido di lievito abbiamo<br />

dimostrato che IκB-a associa le proteine ribosomiali S15a ed S28, componenti della subunità S40 del<br />

ribosoma umano. Mediante microscopia confocale abbiamo verificato la presenza di IkappaB-alfa a<br />

livello della subunità S40 del ribosoma umano e la sua colocalizzazione con le proteine ribosomiali S15a<br />

ed S28. Il progetto è ora finalizzato all’analisi del ruolo di IκB-a nella regolazione della sintesi proteica.<br />

L’ipotesi di lavoro è che l’inibitore trascrizionale possa svolgere un ruolo di controllo della sintesi<br />

proteica mediato da interazione con proteine ribosomiali. Il lavoro è stato oggetto di una tesi di dottorato<br />

in Biotecnologie Mediche.<br />

3) Ruolo di Bruton’s tyrosine kinase (Btk) nella regolazione di NF-kB.<br />

Btk è una tirosina chinasi della famiglia Tec e ha un ruolo essenziale nella maturazione di linfociti pre-B<br />

tramite <strong>il</strong> pre-B cell receptor (pre-BCR) e nella regolazione della sopravvivenza di linfociti B maturi<br />

tramite <strong>il</strong> B cell receptor (BCR). Btk è prevalentemente localizzata nel citoplasma di linfociti B ed inibita<br />

dalla proteina IBtk da noi identificata. Nel signaling innescato dall’antigene dopo legame al BCR, Btk è<br />

attivata da chinasi associate al BCR e reclutata a livello delle zattere lipidiche di membrana dove attiva<br />

PLC-γ che genera i secondi messaggeri DAG ed IP3 per la successiva attivazione di una cascata di eventi<br />

che determinano l’attivazione di NF-kB. Tuttavia, la presenza di Btk nel nucleo di linfociti B suggerisce<br />

un ruolo nucleare della protina tuttora ignoto. Per verificare tale ipotesi, abbiamo analizzato la cinetica di<br />

distribuzione cellulare di Btk in linfociti B in risposta a stimolazione del BCR e verificato la sua rapida

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