Ricordare il futuro - Universita' degli Studi "Magna Graecia"
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UNITA’ DI PATOLOGIA GENETICA<br />
Coordinatore dell’Unità: Nicola Perrotti (Professore Ordinario di Patologia Generale SSD MED/04,<br />
Direttore della Scuola di Specializzazione in Genetica Medica)<br />
Componenti dell’Unità di ricerca: Rosario Amato, Miranda Menniti<br />
Componenti dell’Unità assistenziale: Paola Malatesta (Dirigente Biologo), Em<strong>il</strong>y Colao (Dirigente<br />
biologo a contratto), Donatella Nocera (Tecnico a contratto), Fernanda Fabiani: (Tecnico a contratto)<br />
Collaborazioni: Università di Modena (Prof. Erica V<strong>il</strong>la),<br />
Università di Tubingen (Prf. Florian Lang),<br />
Indiana University Purdue University di Indianapolis (Prof. Bonnie Blazer Yost)<br />
Mount Sinai School of Medicne (Prof. Derel Le Roith).<br />
Ricerca di base: Il gruppo coordinato dal Prof Perrotti ha un tradizionale interesse per la trasduzione del<br />
segnale del recettore insulinico e di altri recettori con attività tirosino chinasica. Questi studi si sono<br />
recentemente focalizzati sull’attività di una chinasi regolata da siero e steroidi, detta Sgk (serum and<br />
glucocticoid regulated kinase). Questo enzima è regolato al livello trascrizionale da steroidi, mentre al<br />
livello post-traduzionale è regolato da insulina, vasopressina ed interuchina 2.<br />
Il gruppo del Prof. Perrotti ha dimostrato che l’enzima è essenziale nella regolazione ormonale del<br />
riassorbimento tubulare del sodio da parte di insulina, vasopressina ed aldosterone. Queste caratteristiche<br />
fanno di Sgk1 un interessante candidato per comprendere la patofisiologia dell’ipertensione arteriosa<br />
associata ad iper-insulinemia ed insulino resistenza.<br />
Contributi molto interessanti per la comprensione dei meccanismi molecolari nei quali Sgk1 è coinvolta,<br />
sono giunti grazie al lavoro della dottoressa Menniti che ha identificato nuovi partners molecolari di sgk1<br />
mediante la tecnica del doppio ibrido in lievito.<br />
Più recentemente si è riconosciuto ad Sgk1 un ruolo nella trasduzione di segnali di sopravvivenza<br />
cellulare da parte di insulina e steroidi, tanto che da diversi autori l’enzima è considerato un possib<strong>il</strong>e<br />
bersaglio molecolare della terapia oncologica. Il dottor Amato ha dimostrato che Sgk1 è coinvolto nella<br />
regolazione dell’apoptosi oltre che della proliferazione e della differenziazione cellulare. Questi effetti di<br />
Sgk1 sarebbero dovuti alla interazione con p53, un oncosoppressore regolato negativamente proprio da<br />
Sgk1 .<br />
Ancora in relazione a temi legati alla patofisiologia del controllo della pressione arteriosa si è studiato <strong>il</strong><br />
possib<strong>il</strong>e meccanismo con cui adducina controlla l’attività del gene che codifica per la pompa del sodio. Il<br />
gene che codifica per alfa adducina è associato a forme ereditarie di ipertensione sodio sendib<strong>il</strong>e. Il<br />
gruppo coordinato dal Prof. Perrotti ha dimostrato che adducina regola la attività trascrizionale del gene<br />
che codifica per la pompa del sodio interagendo con <strong>il</strong> fattore trascrizionale RFX1.<br />
Risultati: Sono stati prodotti vettori eucaristici che esprimono in varia modalità forme selvatiche e<br />
mutanti dei geni studiati. E’ stato anche prodotto un modello murino che esprime, in maniera tessuto<br />
specifica, <strong>il</strong> mutante dominante negativo di Sgk1 (d222a) sotto <strong>il</strong> controllo di un promotore regolato da