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Ricordare il futuro - Universita' degli Studi "Magna Graecia"

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UNITA’ DI ONCOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE<br />

Coordinatore dell’Unità: Diego Russo (Professore Associato, SSD MED/13 – Endocrinologia)<br />

Componenti dell’Unità: Mar<strong>il</strong>ena Celano (borsista)<br />

Maria D’Agostino (borsista)<br />

Collaborazioni: Dipartimento di Scienze Cliniche, Università di Roma ‘La Sapienza’<br />

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche, Università di Udine<br />

Dipartimento di Medicina Interna, Università <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Perugia,<br />

Institut Gustave Roussy, Service de Médecine Nucléar, V<strong>il</strong>lejuif<br />

(Francia)<br />

Cedars-Sinai Research Institut, Autoimmune Disease Unit, Los Angeles<br />

L’Unità si occupa dello studio dei meccanismi molecolari coinvolti nella tumorigenesi tiroidea nel<br />

tentativo di individuare nuovi approcci terapeutici per le forme di tumore meno differenziate e non<br />

responsive agli attuali trattamenti mediante: a. <strong>il</strong> tentativo di ripristinare la capacità di concentrazione del<br />

radioiodio; b. l’uso di nuovi farmaci diretti contro bersagli molecolari espressi dalle cellule tumorali e loro<br />

veicolazione mirata.<br />

<strong>Studi</strong>o del trasporto dello iodio<br />

La presenza di un’adeguata capacità di concentrare lo iodio da parte delle cellule tumorali tiroidee<br />

rappresenta un requisito fondamentale per l’ut<strong>il</strong>izzo del radioiodio al fine di identificare e trattare<br />

efficacemente <strong>il</strong> tessuto tumorale metastatico. Dall’analisi dell’espressione del cotrasportatore di sodio e<br />

ioduro (NIS) in tessuti tiroidei tumorali ed in cellule tiroidee in coltura, è stata dimostrata l’esistenza, nelle<br />

cellule tumorali, di un’alterazione nell’espressione genica del NIS, assieme ad una ridotta traslocazione<br />

della proteina nella membrana plasmatica. Tale riduzione risulta particolarmente accentuata nei carcinomi<br />

portatori della mutazione dell’oncogene B-RAF. <strong>Studi</strong>ando la regolazione dell’espressione del NIS in<br />

cellule tiroidee normali e trasformate in modelli sperimentali in vitro, abbiamo dimostrato la possib<strong>il</strong>ità di<br />

ripristinare la captazione di radioiodio nelle cellule tumorali grazie all’aumento dell’espressione del gene<br />

del NIS attraverso: a. la trasfezione del fattore di trascrizione tiroide-specifico PAX8; b. l’uso <strong>degli</strong><br />

inibitori dell’istone deacet<strong>il</strong>asi. Sono in corso esperimenti per dimostrare la trasferib<strong>il</strong>ità in vivo di tali<br />

effetti. Inoltre, l’espressione del NIS è attualmente oggetto di studio anche in cellule tumorali<br />

extratiroidei, come quelle mammarie, placentari e prostatiche.

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