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Ricordare il futuro - Universita' degli Studi "Magna Graecia"

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UNITÀ DI SISTEMI DI BIOINGEGNERIA VIRTUALE: REALIZZAZIONE DI UN MODELLO<br />

PER L’IDENTIFICAZIONE E CORREZIONE DEI DIFETTI NEL SISTEMA VENOSO<br />

Componenti dell’Unità: Francesco Amato, Gionata Fragomeni, Alessio Merola<br />

Descrizione della Linea di Ricerca<br />

Background. Le nuove tecniche diagnostiche emodinamiche, basate sul principio dell’eco-doppler, hanno<br />

portato a una rielaborazione delle teorie eziologiche delle più importanti patologie venose <strong>degli</strong> arti<br />

inferiori, tra le quali l’insufficienza venosa cronica (IVC). Dai dati epidemiologici risulta una diffusione<br />

dell’IVC del 30 % per la popolazione italiana femmin<strong>il</strong>e e del 15 % per quella masch<strong>il</strong>e. I disturbi più<br />

ricorrenti variano dal semplice edema delle gambe fino a quadri complicati di disturbi trofici e ulcere.<br />

La modellistica matematica cardiovascolare e relativa simulazione al calcolatore sono correntemente<br />

ut<strong>il</strong>izzati per una migliore comprensione del funzionamento dell’apparato cardiovascolare, con particolare<br />

riguardo al ramo arterioso, e per lo studio della fluidodinamica di protesi vascolari (stent carotidei). In<br />

letteratura sono presenti alcuni studi clinici sulle patologie venose che analizzano i dati puntuali di flusso<br />

in determinati distretti o segmenti venosi. Manca uno studio analitico della fluidodinamica venosa <strong>degli</strong><br />

arti inferiori in quanto rete di vasi.<br />

Risultati. L’obiettivo della ricerca è di arrivare ad un sistema di diagnosi e chirurgia assistite dal<br />

calcolatore che, sulla base dei dati di velocità nei vasi di una rete venosa ottenuti tramite eco-doppler,<br />

supporti <strong>il</strong> chirurgo nella diagnosi di patologie venose <strong>degli</strong> arti inferiori e, in fase di trattamento, sia in<br />

grado di indicare la migliore via operatoria.<br />

Nell’ambito delle attività di ricerca, svolte contestualmente al progetto PRIN 2005 in collaborazione con<br />

l’altra unità di ricerca di Catanzaro diretta dal Prof. Stefano de Franciscis, a seguito di una ricostruzione<br />

anatomica di base, si è arrivati alla definizione di uno strumento di simulazione numerica in grado di<br />

descrivere in maniera più approfondita l’emodinamica venosa). Lo strumento virtuale di simulazione è in<br />

grado di individuare le direzioni fisiologiche dei flussi ematici e le condizioni di prevalenza emodinamica<br />

necessarie perché <strong>il</strong> sistema venoso assolva alle sue funzioni.<br />

Il modello emodinamico a parametri variab<strong>il</strong>i di una rete venosa è stato implementato al calcolatore<br />

tramite <strong>il</strong> software di calcolo e simulazione numerici Matlab/Simulink. Gli output delle simulazioni in<br />

termini di velocità e diametri nei rami della rete sono stati confrontati con dati sperimentali in letteratura.<br />

R<strong>il</strong>evanza dei Risultati. Le attività di ricerca fin qui svolte hanno fornito ut<strong>il</strong>i ricadute sulla valenza finale<br />

dello strumento di simulazione virtuale oggetto della ricerca, in quanto la migliore caratterizzazione dei<br />

parametri del modello consente di riprodurre al calcolatore in maniera più accurata l’emodinamica venosa<br />

e quindi di fornire uno strumento di supporto alla diagnosi più attendib<strong>il</strong>e e nello stesso tempo più efficace

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