Vita Con n.1 Anno 2012.pdf - Congregazione dei Figli dell ...
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ARGENTINA<br />
FRATEL NICOLÁS,<br />
UN PICCOLO TASSELLO<br />
DI UN GRANDE MOSAICO<br />
Ha raggiunto la casa del<br />
Padre uno <strong>dei</strong> religiosi più<br />
anziani <strong>dell</strong>a comunità<br />
montiana argentina. Una<br />
vita vissuta con sempicità<br />
riempiendo bene il posto<br />
che Dio gli aveva affidato.<br />
Fratel Santos Nicolás Roldán.<br />
L<br />
a bellezza di un paesaggio<br />
è il risultato di una somma<br />
di elementi. Anche per il<br />
“paesaggio umano” accade<br />
la stessa cosa: ognuno di noi occupa<br />
un posto, costruisce uno spazio,<br />
lo rende nobile con le azioni, crea vita.<br />
Dio colloca ogni elemento del<br />
paesaggio, mette ogni persona al<br />
posto giusto e gli affida una missione,<br />
quella di fecondare il mondo per<br />
renderlo sempre più abitabile. Dalle<br />
nostre scelte e azioni deriva la realizzazione<br />
del disegno che Dio ha affidato<br />
a ciascuno di noi. Fratel Santos<br />
Nicolás Roldán era un tassello<br />
importante del paesaggio <strong>dell</strong>a nostra<br />
comunità di Vaqueros (Salta), in<br />
Argentina. Uno di quegli elementi<br />
che faceva più bello il luogo, poiché<br />
la sua vita era in sostanza questo:<br />
presenza attiva e calore.<br />
Arrivare a Salta e incontrare Nicolás<br />
era come trovarsi in un posto già conosciuto,<br />
sentirsi accolto ed essere<br />
amato.<br />
Fratel Santos Nicolás Roldán era nato<br />
l’1 novembre 1924 a Rio Seco,<br />
provincia di Tucumán. Da giovane<br />
aveva conosciuto la fatica di doversi<br />
guadagnare il pane quotidiano. Entrato<br />
nella CFIC, professò i primi voti<br />
il 19 marzo 1952. La memoria di un<br />
suo compagno di allora rievoca quegli<br />
anni: «Era venuto al Centro Padre<br />
Monti di Córdoba per iniziare la sua<br />
formazione, e poco dopo il suo arrivo<br />
prese in mano una scure e cominciò<br />
a tagliare la legna, che in quel tempo<br />
veniva utilizzata per riscaldare l’acqua<br />
con cui i fratelli si lavavano».<br />
Così ha iniziato e così ha terminato i<br />
suoi giorni, perché anche quando il<br />
trascorrere del tempo e il progredire<br />
inesorabile <strong>dell</strong>a malattia condizionarono<br />
le sue forze, Nicolás non ha<br />
mancato di esercitare le sue funzioni<br />
tutti i giorni, come sempre con grande<br />
semplicità. La sua esistenza è trascorsa<br />
in modo quasi nascosto, silenziosa.<br />
Una vita, la sua, spesa nei<br />
gesti semplici <strong>dell</strong>a quotidianità, che<br />
è riuscito però a trasformare in qualche<br />
cosa di straordinario.<br />
Ha lavorato quasi tutta la sua vita in<br />
quello che allora era conosciuto come<br />
“internado”, un luogo dove i bambini<br />
vivevano insieme ai fratelli. Un contesto<br />
dove venivano messi in pratica<br />
gli insegnamenti del Fondatore in<br />
ambito educativo. Nicolás ha tradotto<br />
in tutta la sua pienezza il significato<br />
<strong>dell</strong>a paternità, che non è superiorità,<br />
ma offerta totale di sé.<br />
Quando le sue forze erano ormai ridotte,<br />
aveva nel parlare come una<br />
sorta di desiderio di<br />
esprimere il profondo<br />
amore che nutriva<br />
per ogni Fratello<br />
<strong>dell</strong>a <strong>Con</strong>gregazione.<br />
Ognuno di noi<br />
sapeva di essere costantementepresente<br />
nelle sue preghiere.<br />
In questo modo<br />
garantiva la presenza<br />
<strong>dell</strong>a Provvidenza<br />
nella famiglia. Nicolás<br />
ha saputo guardare oltre gli<br />
eventi trovando nelle cose e nelle<br />
persone i segni di Dio.<br />
All’età di 87 anni gli fu diagnosticata<br />
una patologia tumorale. Affrontò anche<br />
questo problema come aveva<br />
sempre fatto di fronte alle difficoltà<br />
<strong>dell</strong>a vita: dichiarò guerra alla malattia<br />
e seguì con la massima diligenza tutte<br />
le cure suggerite dai medici. Nella<br />
sua umiltà non si sentiva degno <strong>dell</strong>e<br />
attenzioni di coloro che lo assistevano.<br />
La mattina del 20 dicembre<br />
2011, in silenzio come aveva vissuto,<br />
si addormentò nel Signore. Il suo<br />
volto non mostrava i segni del dolore<br />
fisico, si percepiva soltanto la sua<br />
grande pace interiore.<br />
Non è facile abituarsi a vivere nel<br />
Collegio San Cayetano e non vedere<br />
più Nicolás. La memoria <strong>dell</strong>a sua<br />
testimonianza costituisce una parte<br />
importante del patrimonio spirituale<br />
di coloro che ci hanno preceduto. Testimonianza<br />
di una vita consacrata a<br />
Dio, edificata da piccoli gesti quotidiani,<br />
ripetuti non per semplice abitudine,<br />
ma con la certezza di agire<br />
nel quadro di un disegno superiore<br />
che noi non possiamo sempre capire<br />
del tutto. n<br />
Raúl Sena Vélez<br />
I - 2012 23<br />
MEMORIA/2