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Vita Con n.1 Anno 2012.pdf - Congregazione dei Figli dell ...

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ANNIVERSARIO<br />

per gli stipendi si deve aspettare. I religiosi,<br />

per tirare avanti, raschiano il<br />

fondo del barile ed è quasi una fortuna<br />

che loro non abbiano stipendio.<br />

Fratel Antonio Angioni e fratel Giancarlo<br />

Frulloni sono come due colonne<br />

di un tempio ionico, uniscono la<br />

passione educativa alla semplicità<br />

di vita. Sono rimasti in due, perché<br />

padre Emmanuel Kolla, originario<br />

del Camerun, è stato da poco trasferito<br />

in Canada. <strong>Con</strong>versando con<br />

loro capisco che gestire attività assistenziali<br />

non è un bell’affare, ma resta<br />

pur sempre una buona azione. Gli<br />

operatori sono motivati e qualcuno<br />

riesce anche a trovare un senso in un<br />

quadro di precarietà: «Ho imparato a<br />

vivere con poco. Questa situazione<br />

mi ha insegnato ad apprezzare le cose<br />

semplici e, soprattutto, le relazioni<br />

umane».<br />

Già, 75 anni dopo. Vado a visitare<br />

la struttura <strong>dell</strong>’Istituto Umberto I°<br />

in zona Scala Greca, dove i religiosi<br />

hanno lavorato per qualche decennio,<br />

a nome di un Ente Morale siracusano.<br />

Sul muro <strong>dell</strong>a chiesetta<br />

leggo incisi nomi e cognomi <strong>dei</strong> primi<br />

Fratelli “scesi” nel 1936 a iniziare<br />

quest’avventura educativa in terra siciliana.<br />

Erano un bel gruppetto di<br />

lombardi, pugliesi, trentini, laziali…<br />

come a fare unità d’Italia senza cannoni,<br />

prigionieri, morti e rovine. Mi<br />

compiaccio a rileggere più volte i nomi:<br />

nel corso <strong>dell</strong>a loro vita nessuno<br />

ha cambiato strada, restando fedeli<br />

alla vocazione di consacrati e sempre<br />

generosamente impegnati sul<br />

fronte <strong>dell</strong>a carità. Per alcuni di essi<br />

l’esperienza siciliana ha costituito un<br />

trampolino di lancio verso nuove destinazioni<br />

anche più impegnative.<br />

Ci rechiamo a Messa nel famoso<br />

Santuario <strong>dell</strong>a Madonna <strong>dell</strong>e Lacrime.<br />

Luca, un giovanotto che ha<br />

deciso di conoscere più da vicino la<br />

nostra vita, mi informa che ormai<br />

molti non sanno più niente <strong>dell</strong>a pur<br />

recente storia di questo Santuario.<br />

Indifferenza e ignoranza avanzano,<br />

anche in Sicilia. E pensare che una<br />

visita alla cattedrale di Siracusa t’immerge<br />

in 2500 anni di storia: tempio<br />

greco, poi chiesa paleocristiana, romanica<br />

e infine barocca. Un tutt’uno<br />

straordinario.<br />

I bambini <strong>dell</strong>e scuole elementari<br />

hanno realizzato molti disegni sulla<br />

figura di Luigi Monti, poi messi in<br />

Una “Via” che caratterizza la nuova<br />

Siracusa.<br />

mostra nelle sale <strong>dell</strong>a periferica<br />

Parrocchia Sant’Antonio e premiati<br />

col voto <strong>dei</strong> visitatori. <strong>Con</strong> l’intuito<br />

<strong>dell</strong>a loro anima infantile rappresentano<br />

il Fondatore in più modi, come<br />

un gigante, come una stella. La sua<br />

esistenza è colta tra le case, con le<br />

famiglie, nelle corsie d’ospedale, in<br />

una comunità-alloggio. I bambini<br />

hanno notato che il Fondatore aveva<br />

una cerchia di insigni personalità: i<br />

malati, gli orfani, i poveri.<br />

Il programma <strong>dei</strong> festeggiamenti non<br />

lascia spazio all’esteriorità, perché<br />

in questi 75 anni il filo conduttore è<br />

sempre stato lo stesso, fare la carità,<br />

animare con la carità. Per tale<br />

motivo scopri che si tratta di una<br />

realtà poco nota al “grande pubblico”,<br />

ma ben nota a chi si occupa di<br />

assistenza ai minori, come le pubbliche<br />

amministrazioni.<br />

Agli incontri organizzati per tenere viva<br />

la sensibilità di tutti su temi importanti<br />

(la scuola, gli abusi su minori<br />

ecc.) sono presenti poche persone.<br />

Parlano dirigenti scolastici, operatori<br />

sociali, religiosi <strong>dell</strong>a <strong>Con</strong>gregazione<br />

e cogli che c’è un mondo di gente<br />

preparata e motivata. Risulta un<br />

Sul tetto <strong>dell</strong>a casa di Siracusa... avanza la modernità.<br />

po’ distratta anche la Chiesa, una<br />

comunità che non è fatta solo di preti<br />

e suore: ci si chiede dove sono finiti<br />

i fedeli laici. Resta quindi molto<br />

da costruire perché la comunità di<br />

coloro che seguono Gesù si presenti<br />

col volto del samaritano e non del levita,<br />

che pure camminava sulla stessa<br />

strada dove giaceva un uomo mezzo<br />

morto. Oggi siamo troppo presi dai<br />

ritualismi secolarizzati di una giornata<br />

senz’anima e di una settimana<br />

senza domenica.<br />

In Sicilia ho visto che vi sono gruppi<br />

di resistenza. Non tutti vogliono adeguarsi<br />

al ritmo di una velocità imposta<br />

e alla formula di programmi TV<br />

che fanno audience attraverso pressanti<br />

richieste a “stare con noi”: giochi<br />

di varia natura, euro promessi per<br />

concorrenti a secco di cultura, spettacolini<br />

per tenere buoni gli italiani<br />

stanchi di giornate estenuanti o annoiati<br />

per un lavoro che non c’è. Anche<br />

in Sicilia, però, vi sono gruppi in<br />

controtendenza, che non ci stanno.<br />

E che non hanno infiltrazioni di boss<br />

interessati ad altro.<br />

Se 75 anni di presenza sono stati capaci<br />

di suscitare almeno un po’ di<br />

questo spirito civile, unito a un vivo<br />

senso religioso, credo che valga la<br />

pena di restare in questa amabile terra.<br />

Nonostante la fatica, e dando fiducia<br />

a coloro che credono in noi. Il<br />

vecchio muore, il nuovo non nasce: è<br />

l’eterno conflitto <strong>dell</strong>a storia che, irrisolto,<br />

lascia spazi vuoti al peggio.<br />

Ma qui i segni di speranza sono evidenti<br />

e il bene è in lotta per avere il<br />

sopravvento. n<br />

Ruggero Valentini<br />

10 I - 2012

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