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Quarto trimestre 2010 - Parrocchia San Quirico Biogno Breganzona

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<strong>Quarto</strong> <strong>trimestre</strong> <strong>2010</strong> – N. 4


2<br />

PARROCCHIA CATTOLICA<br />

DI SAN QUIRICO<br />

IN BIOGNO-BREGANZONA<br />

Chiesa parrocchiale <strong>San</strong> <strong>Quirico</strong>: Via alla Chiesa di <strong>Biogno</strong><br />

Chiesa comparrocchiale della Trasfigurazione del Signore: Via Polar 35<br />

Oratorio <strong>San</strong> Sebastiano: Via Polar, di fronte alla posta<br />

Nuova casa parrocchiale (lato destro della nuova chiesa): Via Polar 35<br />

Parroco don Fiorenzo Maritan<br />

telefono casa: 091 950 83 20<br />

natel: 076 454 97 94<br />

e-mail: centro.parrbreg@bluewin.ch<br />

Sacerdote residente:<br />

don Ilario Bernasconi, Via alla Chiesa di <strong>Biogno</strong> 10<br />

telefono: 091 966 13 82<br />

• Avvertenza:<br />

È per ragioni di praticità che questo Bollettino viene distribuito a tutti i<br />

fuochi di <strong>Breganzona</strong>.<br />

Ci scusiamo con coloro che non fossero interessati a riceverlo e confidiamo<br />

nella loro comprensione.<br />

• A partire da questo numero, trovate gli orari e il calendario delle celebrazioni,<br />

quale INSERTO STACCABILE.<br />

ANTEPRIMA 2011<br />

Pellegrinaggio in Terra <strong>San</strong>ta<br />

organizzato dalle parrocchie della nostra<br />

Zona Pastorale<br />

dal 3 al 10 novembre 2011<br />

Sono aperte le iscrizioni,<br />

vedi programma all’albo parrocchiale.


Sommario<br />

Quanto proposto da questa edizione del Bollettino può essere riassunto in<br />

alcuni capitoli principali<br />

I Messaggi<br />

Oltre ai tradizionali pensieri del <strong>San</strong>to Padre, del nostro Vescovo e del Parroco,<br />

ospitiamo uno scritto di Angelo Torreggiani, presidente del Consiglio parrocchiale,<br />

che informa sugli ultimi lavori di costruzione della nuova chiesa e un pensiero<br />

di don Paul, diacono, da poche settimane attivo nella nostra parrocchia.<br />

La Madonna del Rosario<br />

Domenica 10 ottobre ha preso avvio<br />

il nuovo anno pastorale e l'occasione<br />

è stata sottolineata da diverse<br />

manifestazioni che hanno avuto un<br />

grande successo di partecipazione.<br />

La processione che ha portato la<br />

Madonna da <strong>Biogno</strong> alla nuova chiesa<br />

è stata particolarmente significativa,<br />

con la statua che, dal sagrato,<br />

ha potuto essere a lungo ammirata.<br />

<strong>San</strong> Carlo Borromeo<br />

Da quattrocento anni "protettore d'Elvezia", il santo è stato<br />

onorato durante il pellegrinaggio parrocchiale e quello diocesano.<br />

Mons. Grampa sottolinea l'opera di <strong>San</strong> Carlo in<br />

un contributo fondamentale anche per le parrocchie di rito<br />

romano.<br />

La Cronaca<br />

Nelle scorse settimane la vita della parrocchia è stata particolarmente<br />

intensa: formazione per gli adulti, catechismo<br />

per i ragazzi, ottavario dei defunti, formazione dei chierichetti,<br />

attività del nuovo Consiglio pastorale ... molto<br />

impegno ma, ce lo auguriamo, anche molta gioia per tutte<br />

le persone che, in un modo o nell'altro, condividono il nostro<br />

cammino di preghiera e di opere di bene.<br />

3


Un saluto ed una stretta di mano a tutti voi!<br />

Carissimi,<br />

questo numero del nostro Bollettino vi arriverà all'inizio<br />

dell’Avvento. Durante questo periodo tutta la liturgia è<br />

un "invocare" il ritorno del Signore.<br />

Abituati a sentire parlare della venuta del Signore<br />

come un giudizio forte e terribile, ha sempre suscitato<br />

quel sacro timore riverenziale nei confronti del Cristo<br />

e, diciamolo pure, con un senso profondo di terrore, di<br />

paura.<br />

Nell'Apocalisse si sente, in questo sguardo rivolto<br />

alla realtà finale, come l'umanità all'unisono invochi il<br />

Signore dicendo "Maràn athà", che significa: "Vieni,<br />

Signore Gesù".<br />

Invocare la venuta del Signore non è allora un cercare<br />

qualcosa che ponga fine, che ti giudichi, ma è un<br />

incontrare Colui che è il Signore, Colui che parla ancora una volta al tuo cuore e<br />

con la sua venuta ti vuole "rifare completamente nuovo".<br />

È abitudine tra cristiani, per tale occasione, scambiarsi un augurio usando espressioni<br />

che, oggi più che mai, si sono spogliate di quella fede e di quella speranza<br />

che potevamo avere quando "si era poveri". Sì, perché il Natale si possa capire<br />

nella sua giusta dimensione, in questa venuta del Signore, bisogna essere poveri.<br />

Il Signore proclama "Beati i poveri", cioè "felici", perché solo quella povertà di<br />

spirito ti fa sentire il vuoto di Dio.<br />

Ecco allora che il Natale del consumo, del comprare, del regalare, dello spendere<br />

e spandere non appartiene al "povero" perché il povero ha solo mani vuote, ma<br />

conscio dei suoi limiti sa ancora, con stupore, inginocchiarsi ed adorare il mistero<br />

di un Dio che si è fatto uomo: "Si è fatto povero per arricchire molti!".<br />

Sia questo l'augurio che rivolgo a tutti voi, fratelli e sorelle nella fede, che vi apprestate<br />

a celebrare questo Natale; non mi accontento di dirvi solo Buon Natale, ma<br />

vorrei invitare ciascuno di voi ad aprire gli occhi per essere "inondati" da questa<br />

ricchezza. E allora, in un mondo in cui la libertà sembra che non sia più di casa,<br />

a contatto con la Verità, che è il Cristo stesso, potremmo provare il senso dell'essere<br />

liberati da tutte quelle situazioni provvisorie per suggerire ancora una volta<br />

al mondo che il Natale non è una favola da raccontare ai bambini, ma è quel<br />

DONO grande che Dio fa alla fame e sete dell'uomo "Povero". Tanti Auguri!<br />

Il Nuovo Anno ci trovi in questo spirito di fede per costruire un mondo nuovo, non<br />

alla luce dei pronostici inventati e venduti a caro prezzo, ma alla luce di quella<br />

parola che salva e che si esprime in questi termini:<br />

"Che cosa è l'uomo perché te ne ricordi? E il figlio dell'uomo perché te ne<br />

curi? Poco meno degli angeli lo hai creato, di gloria e di onore lo hai coronato"!<br />

Sì! L'augurio che vorrei raggiungesse tutti è proprio questo: riscoprire questa bellezza<br />

che c'è in ognuno di noi, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nel<br />

mondo intero, affinché ci sia più rispetto per questo "uomo" che sta per nascere,<br />

sta crescendo, è senza lavoro, è anziano, è un disabile, è ammalato, è un diverso,<br />

ma sempre coronato di gloria e di onore da Dio stesso. Buon Anno!<br />

don Fiorenzo Maritan<br />

4


Il saluto di Angelo Torreggiani<br />

Il 7 Ottobre <strong>2010</strong> il Consiglio <strong>Parrocchia</strong>le mi ha<br />

eletto alla carica di suo Presidente. È una carica<br />

impegnativa per le responsabilità che la nuova legge<br />

sulla Chiesa Cattolica, entrata in vigore il 1° Gennaio<br />

2005, assegna al Consiglio stesso. Ma è per me un<br />

impegno ancora più rilevante perché succedo nella<br />

carica ad Osvaldo Fusi, che ha dedicato una gran<br />

parte della sua vita alla parrocchia e che sarà ricordato<br />

come il presidente che ha portato a compimento<br />

il progetto della costruzione della nuova chiesa<br />

della Trasfigurazione del Signore e del nuovo centro<br />

parrocchiale.<br />

Risiedo a <strong>Breganzona</strong> dal 1977; Flavia, mia moglie,<br />

è stata insegnante di religione alle scuole elementari<br />

sino al termine dello scorso anno scolastico, mio figlio Andrea abita ad Agno,<br />

mia figlia Chiara a Ginevra.<br />

È questo il mio secondo mandato nel Consiglio parrocchiale, del quale faccio<br />

parte dal 2005, dall’inizio cioè dei lavori di costruzione.<br />

Va ricordato che il Consiglio parrocchiale è l’organo esecutivo della parrocchia;<br />

le sue competenze sono essenzialmente amministrative ed economiche. Tra<br />

queste la buona amministrazione dei beni parrocchiali, il restauro, la manutenzione<br />

e la costruzione degli edifici di culto e di utilità generale.<br />

Come ogni anno i rendiconti dettagliati e quelli di previsione saranno presentati<br />

all’Assemblea che verrà convocata nel mese di aprile 2011.<br />

Mi pare però opportuno utilizzare questo mezzo per fare un accenno all’ avanzamento<br />

del progetto della costruzione della chiesa e del nuovo centro parrocchiale<br />

ed ai futuri compiti del Consiglio.<br />

L’avvenuta dedicazione ha consentito alla comunità di fruire di un luogo di culto<br />

che mantiene le promesse del progetto da molti punti di vista. All’interno, la<br />

centralità del presbiterio rispetto all’assemblea e l’atmosfera determinata anche<br />

dalla luce diffusa, invitano al raccoglimento ed alla preghiera. All’esterno, il<br />

sagrato con il suo colonnato invita i parrocchiani al dialogo.<br />

Come spesso capita però, alcune soluzioni pensate sulla carta, dopo un periodo<br />

di utilizzo, necessitano di aggiustamenti e miglioramenti. Per esempio l’<br />

illuminazione non rispecchia alcune esigenze liturgiche, la diffusione acustica<br />

va migliorata e va studiata, se non addirittura ripensata, la collocazione del<br />

coro e dell’ organo.<br />

Il Consiglio è consapevole di questi problemi e si sta adoperando affinché vengano<br />

definite soluzioni tali da rendere ancora migliore la nostra chiesa. Ci vorrà<br />

ancora un po’ di tempo e per questo chiediamo la vostra comprensione.<br />

La parte del progetto relativa alla sala polivalente è stata completata nelle sue<br />

parti essenziali. Il completamento dovrà essere programmato in relazione alle<br />

disponibilità finanziare e certamente non prima di aver verificato con l’Assemblea<br />

gli scopi che si intendono prevedere con il completamento, in modo da<br />

5


poter preventivare i costi a finire, che in gran parte dipenderanno dalle attrezzature<br />

tecniche che si vorranno installare.<br />

Il futuro ci vedrà inoltre impegnati nella manutenzione ordinaria della Chiesa<br />

di S. <strong>Quirico</strong> a <strong>Biogno</strong>, dell’annessa casa parrocchiale e della manutenzione<br />

ordinaria dell’oratorio di S. Sebastiano.<br />

Termino, a nome di tutto il Consiglio, ringraziando la comunità parrocchiale per<br />

aver contribuito, in massima parte i molti che ci hanno lasciato, alla realizzazione<br />

della costruzione della chiesa e di parte della sala polivalente e anticipando<br />

un grazie anche a tutti coloro che vorranno ancora contribuire al finanziamento<br />

della gestione corrente della nostra parrocchia.<br />

Il saluto di don Paul<br />

Colgo con piacere questa occasione a me<br />

concessa per presentarmi e per farmi conoscere<br />

alla comunità, anche se sono già stato<br />

ufficialmente presentato in Chiesa dal Parroco<br />

don Fiorenzo all’apertura dell’anno Pastorale.<br />

Avevo incominciato a prestare il servizio<br />

pastorale per l’anno <strong>2010</strong>/2011 come diacono<br />

presso la comunità di <strong>Biogno</strong>-<strong>Breganzona</strong><br />

il 19 settembre <strong>2010</strong>, partecipando lietamente<br />

alle varie iniziative pastorali mirate ad introdurre<br />

la comunità nel nuovo anno pastorale:<br />

mi ricordo la gita a Gardaland, il pellegrinaggio<br />

al <strong>San</strong>tuario della Madonna di Oropa, il triduo<br />

che ha preceduto la festa della Madonna del Rosario e la festa parrocchiale.<br />

Questi sono stati grandi momenti di gioia, partecipazione, condivisione e convivialità<br />

che mi hanno fatto sentire il cuore e la vivacità della comunità in mezzo<br />

alla quale sono chiamato a servire. Infatti, mi rendo conto che la vostra comunità<br />

sta realizzando l’identità della Chiesa, quale Corpo di Cristo, dove ciascuna<br />

membra compie diligentemente la sua parte. Sono ormai passati due mesi che<br />

sono in mezzo a voi e ho avuto modo di conoscere molte persone e famiglie,<br />

però so che la comunità vorrà conoscermi di più, vorrà sapere chi sono; com’è<br />

la storia e il cammino della mia vocazione; chi è il diacono e cosa fa.<br />

Nato il 2 giugno 1980 in Osumenyi, Anambra (parte della Biafra di un tempo),<br />

Nigeria, io sono cresciuto in una famiglia (10 figli), che mi ha educato nella<br />

fede cattolica, in particolare, nella preghiera e nella frequentazione della <strong>San</strong>ta<br />

Messa. Veramente, questa esperienza nella famiglia è stata per me un grande<br />

stimolo per la scelta di entrare in seminario.<br />

È ovvio che se non ci fosse stata, la vocazione non sarebbe maturata e l’idea<br />

non sarebbe nemmeno nata.<br />

Nel 1993 entrai nel Seminario minore che venni a conoscere quando facevo<br />

chierichetto. Allora, la figura e la funzione sacra del sacerdote mi affascinavano,<br />

6


in particolare, mi sono lasciato colpire dalla sua disponibilità agli altri, e dal fatto<br />

che egli sa stare con Dio e con la gente. Di seguito, manifestai la mia intenzione<br />

al parroco il quale mi appoggiò e con il felice consenso dei miei genitori<br />

abbracciai la vita da seminarista.<br />

Alla fine della mia formazione in seminario minore (1999), conformemente alla<br />

regola, vennero spesi due anni: uno dedicato all’esperienza pastorale, l’altro<br />

alla spiritualità in un seminario istituito per questo scopo. Si tratta di una<br />

“scuola” di spiritualità caratterizzata dall’esercizio nella Lectio Divina allo stile di<br />

<strong>San</strong>t’Ignazio di Loyola. Poi, entrai in seminario maggiore (le cui facoltà di filosofia<br />

e di teologia sono affiliate alla Pontificia Università Urbaniana), dove ho studiato<br />

la filosofia per 4 anni con il Bachelor. Per un’esperienza pastorale fui mandato<br />

a lavorare nella redazione presso il The Christian Outlook, il giornale della<br />

Diocesi, Nnewi. Compiuta questa esperienza nel 2006, il vescovo mi mandò<br />

a Lugano ad usufruire della Borsa di Studio che la Diocesi di Lugano aveva<br />

generosamente rilasciata alla nostra. Perciò, sono arrivato nel marzo 2007 a<br />

risiedere nel Seminario <strong>San</strong> Carlo e a studiare la teologia presso la Facoltà di<br />

Teologia di Lugano. Nel giugno <strong>2010</strong>, ho conseguito il Master in Teologia e,<br />

nel frattempo, proseguo con la Licenza in Teologia dogmatica. Prima di questo,<br />

ero tornato in Patria in dicembre 2009, e là sono stato ordinato diacono il<br />

19 dicembre per l’imposizione delle mani del mio vescovo Mons. Hilary Paul<br />

Odili Okeke, vescovo di Nnewi.<br />

Non mi resta che rendere grazie a Dio per il dono della vocazione e per avermi<br />

guidato fin qui.<br />

Rimango grato al vescovo di Lugano, Mons. Pier Giacomo Grampa, per l’opportunità<br />

che mi ha concesso di esercitare il ministero del diaconato nella<br />

vostra parrocchia. Ringrazio anche il parroco e la comunità per la calorosa<br />

accoglienza. A proposito, io incontro gente che mi domanda circa il ministero<br />

del diaconato. Vorrei dire due parole in merito.<br />

Il diacono è colui che ha ricevuto un ordine sacro, cioè uno che è ordinato per<br />

l’imposizione delle mani e la preghiera del vescovo. Il suo ministero consiste<br />

nella proclamazione della Parola di Dio, la sua spiegazione per il popolo di Dio<br />

e la catechesi. Fa pure parte del suo ministero, visitare gli ammalati e portare<br />

a loro l’Eucaristia. Inoltre, il diacono è un ministro ordinario del Battesimo. Egli<br />

può benedire il matrimonio e compiere la liturgia della Parola per i defunti. Svolgo<br />

già alcuni di questi ministeri in collaborazione con il parroco. Oltre a queste<br />

funzioni sacre, mi rendo pure disponibile per il servizio di organista domenicale<br />

nella Chiesa di <strong>Biogno</strong>.<br />

Nell’attesa della mia ordinazione sacerdotale mi affido alle vostre preghiere.<br />

Io vi assicuro anche della mia preghiera affinché tramite la nostra comunione<br />

e carità, Dio possa compiere la sua opera in noi e venga soddisfatta la nostra<br />

sete di Lui, quella sete che <strong>San</strong>t’Agostino ha descritto nel primo libro delle sue<br />

Confessioni; “ci hai fatti per Te (Dio) e il nostro cuore è inquieto finché non riposa<br />

in Te”.<br />

Don Paul Chikaodili Igwegbe.<br />

7


Il Pensiero del nostro Papa<br />

Messaggio per la Giornata mondiale della<br />

Pace 2011:<br />

«Libertà religiosa, via per la pace». Questo il<br />

tema scelto da Benedetto XVI per la celebrazione<br />

della Giornata Mondiale per la Pace del 1. gennaio<br />

2011. La giornata – che si celebra dal 1968 il<br />

primo giorno di ogni anno – porrà dunque l’accento sul tema della libertà religiosa.<br />

Ciò, mentre nel mondo si registrano diverse forme di limitazione o negazione<br />

della libertà religiosa, di discriminazione e marginalizzazione basate sulla religione,<br />

fino alla persecuzione e alla violenza contro le minoranze. La libertà religiosa è<br />

autenticamente tale quando è coerente alla ricerca della verità e alla verità dell’uomo.<br />

Questa impostazione ci offre un criterio fondamentale per il discernimento del<br />

fenomeno religioso e delle sue manifestazioni. Essa consente infatti di escludere la<br />

«religiosità» del fondamentalismo, della manipolazione e della strumentalizzazione<br />

della verità e della verità dell’uomo. Poiché tutto ciò che si oppone alla dignità<br />

dell’uomo si oppone alla ricerca della verità, e non può essere considerato come<br />

libertà religiosa. Essa ci offre inoltre una visione profonda della libertà religiosa,<br />

che amplia gli orizzonti di «umanità» e di «libertà» dell’uomo, e consente a questo<br />

di stabilire una relazione profonda con sè stesso, con l’altro e con il mondo. La<br />

libertà religiosa è in questo senso una libertà per la dignità e per la vita dell’uomo.<br />

Verso la Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid<br />

Cari amici, vi rinnovo l’invito a venire alla Giornata Mondiale della Gioventù a<br />

Madrid. Con gioia profonda, attendo ciascuno di voi personalmente: Cristo vuole<br />

rendervi saldi nella fede mediante la Chiesa. La scelta di credere in Cristo e di<br />

seguirlo non è facile; è ostacolata dalle nostre infedeltà personali e da tante voci<br />

che indicano vie più facili. Non lasciatevi scoraggiare, cercate piuttosto il sostegno<br />

della Comunità cristiana, il sostegno della Chiesa! Nel corso di quest’anno<br />

preparatevi intensamente all’appuntamento di Madrid con i vostri Vescovi, i vostri<br />

sacerdoti e i responsabili di pastorale giovanile nelle diocesi, nelle comunità parrocchiali,<br />

nelle associazioni e nei movimenti. La qualità del nostro incontro dipenderà<br />

soprattutto dalla preparazione spirituale, dalla preghiera, dall’ascolto comune<br />

della Parola di Dio e dal sostegno reciproco.<br />

Cari giovani, la Chiesa conta su di voi! Ha bisogno della vostra fede viva, della<br />

vostra carità creativa e del dinamismo della vostra speranza. La vostra presenza<br />

rinnova la Chiesa, la ringiovanisce e le dona nuovo slancio.<br />

La Vergine Maria accompagni questo cammino di preparazione. Ella, all’annuncio<br />

dell’Angelo, accolse con fede la Parola di Dio; con fede acconsentì all’opera che<br />

Dio stava compiendo in lei. Pronunciando il suo “fiat”, il suo “sì”, ricevette il dono<br />

di una carità immensa, che la spinse a donare tutta sè stessa a Dio. Interceda per<br />

ciascuno e ciascuna di voi, affinché nella prossima Giornata Mondiale possiate<br />

crescere nella fede e nell’amore. Vi assicuro il mio paterno ricordo nella preghiera<br />

e vi benedico di cuore.<br />

Dal Vaticano, 6 agosto <strong>2010</strong>, Festa della Trasfigurazione del Signore<br />

8


Il Pensiero del nostro Vescovo<br />

Giovedi 4 novembre seicento pellegrini ticinesi si sono recati a Milano in occasione<br />

del quattrocentesimo della canonizzazione di <strong>San</strong> Carlo Borromeo.<br />

La nostra parrocchia aveva già ricordato l'avvenimento quando, sulla via del<br />

ritorno da Oropa, ci si era fermati ad Arona per una visita ai luoghi che diedero<br />

i natali al <strong>San</strong>to.<br />

Durante il pellegrinaggio diocesano, Monsignor Vescovo Pier Giacomo Grampa<br />

ha tenuto un'omelia che vi proponiamo in questo e nel prossimo bollettino.<br />

Si tratta di un testo fondamentale per ben capire l'importanza di <strong>San</strong> Carlo per<br />

le terre ticinesi e per la pastorale cristiana in generale.<br />

Ringraziamo la curia vescovile per la gentile concessione dello scritto.<br />

Celebrazione dei Vespri<br />

Pellegrinaggio a Milano in occasione<br />

del 400.mo anniversario<br />

della Canonizzazione<br />

di <strong>San</strong> Carlo Borromeo<br />

<strong>San</strong>tuario di Rho, 4 novembre <strong>2010</strong><br />

1. Presbiteri e fedeli carissimi,<br />

dopo le riflessioni di questa mattina in duomo, eccoci raccolti in questa<br />

basilica-santuario dell’Addolorata, di cui <strong>San</strong> Carlo pose la prima pietra il 6<br />

marzo 1584, chiamando l’architetto Pellegrino Tibaldi di Puria in Valsolda a<br />

progettarne la costruzione sul luogo nel quale era stato appurato un segno<br />

miracoloso: gli occhi della immagine della Madonna, nella chiesetta a lei<br />

dedicata, “lacrimavano lacrime di sangue”.<br />

Di fronte all’evidenza dei fatti il santo arcivescovo decretò la fondazione<br />

del santuario, affidandone la costruzione a quel Pellegrino Tibaldi, che fu<br />

anche il costruttore del Collegio Papio di Ascona.<br />

Dette in breve le ragioni di questa scelta, vorrei riprendere il filo delle mie<br />

riflessioni, proponendovi tre pensieri qualificanti l’azione pastorale del<br />

santo arcivescovo, pensieri che mi sembrano di tutta attualità.<br />

• La Chiesa particolare come fulcro della riforma del Concilio di Trento.<br />

• Il principio della sinodalità in comunione col vescovo.<br />

• La formazione dei laici e del clero.<br />

2. Come già ebbi modo di scrivere nella lettera pastorale, citando il messaggio<br />

dei vescovi svizzeri, il Borromeo<br />

“quando lasciò Roma nel 1565/1566 per realizzare la riforma tridentina<br />

nella diocesi di Milano e nella parte cattolica della Confederazione elvetica,<br />

egli spostò il baricentro della Riforma dal nucleo–Roma–verso la sua<br />

Chiesa particolare, lasciando intendere che il Tridentino non si identificava<br />

soltanto con una decisione politico-organizzativa del papato, bensì con un<br />

9


10<br />

evento di portata universale: ogni Chiesa particolare era chiamata ad un<br />

impegno specifico, e con essa ogni pastore. Egli non aspettò che Roma<br />

lo precedesse nella riforma, bensì prese sul serio il suo diritto e dovere di<br />

riformare la Chiesa particolare attribuitagli. Appoggiandosi alla più antica<br />

tradizione della Chiesa, san Carlo era perfettamente cosciente della corresponsabilità<br />

dei vescovi e della comunione tra Chiese particolari. I suoi<br />

intensi contatti con altri vescovi impregnati dall'orientamento della riforma<br />

fanno trasparire una rete di Chiese particolari e di cristiani che la promossero<br />

esemplarmente malgrado la situazione a Roma, dove il nepotismo e<br />

un'idea di vescovo "dominus" continuavano ad essere operativi”.<br />

Voi non faticate a comprendere quanto moderna ed attuale sia questa<br />

intuizione del santo vescovo in piena anticipazione dell’insegnamento del<br />

Concilio Vaticano II, che ho ripreso ed illustrato nella lettera pastorale sulla<br />

diocesi.<br />

Come insegna il Concilio, le Chiese locali non possono essere viste come<br />

una semplice “provincia” della Chiesa universale, ma, nella misura in cui<br />

rendono presente il mistero della salvezza nella sua interezza, è “in esse e<br />

a partire da esse (in quibus et ex quibus) che esiste la Chiesa cattolica una<br />

e unica” (Lumen Gentium 23).<br />

Per noi che abitiamo le terre ticinesi la Chiesa avviene, si realizza, nella<br />

“Chiesa di Dio che è a Lugano”.<br />

Chiediamo a <strong>San</strong> Carlo di aiutarci a capire il valore della Chiesa locale,<br />

che realizza il Mistero che Cristo è venuto non solo ad annunciare, ma a<br />

compiere e realizzare, così che nella diocesi, porzione del popolo di Dio<br />

affidato alle cure pastorali del vescovo coadiuvato dal suo presbiterio, è<br />

presente e opera la Chiesa di Cristo una, santa, cattolica ed apostolica<br />

(Christus Dominus, 11).<br />

Possiamo noi riscoprire l’importanza della Chiesa locale, la sua bellezza in<br />

quanto<br />

• animata dallo Spirito <strong>San</strong>to,<br />

• fondata dai successori degli apostoli,<br />

• impegnata nella predicazione dell’Evangelo,<br />

• celebrante l’Eucaristia e tutti i segni sacri della nostra salvezza,<br />

• in grado di offrire a tutti la vita che Dio in Cristo ha portato agli uomini.<br />

Non può dire di amare la Chiesa universale chi non ama la propria Chiesa<br />

locale e particolare impegnata nell’annuncio della Parola, nella celebrazione<br />

della liturgia, nell’impegno di realizzare la carità.<br />

Amiamo la nostra Chiesa che in Lugano ha il suo centro con la chiesa cattedrale<br />

e, consapevoli che sia sempre bisognosa di purificazione e di rinnovamento,<br />

non lasciamole mancare la nostra preghiera, il nostro affetto, il<br />

nostro impegno, la nostra dedizione e testimonianza sincera, coraggiosa,<br />

forte.<br />

continua...


Ministri Straordinari dell’Eucaristia<br />

Da qualche tempo<br />

sono attivi in <strong>Parrocchia</strong><br />

cinque Ministri<br />

straordinari dell’Eucarestia<br />

nominati dal<br />

nostro Vescovo tramite<br />

il decreto che portiamo<br />

a conoscenza di<br />

tutti i parrocchiani.<br />

I Ministri non sono<br />

chiamati a sostituire il<br />

sacerdote, e tantomeno<br />

il diacono, bensì ad<br />

aiutarlo assistendolo<br />

durante la celebrazione<br />

della <strong>San</strong>ta Messa.<br />

Accanto a questo<br />

compito, ve ne è un<br />

altro che nei primi<br />

tempi della Chiesa rivestiva<br />

grande importanza<br />

ma che, con l’andar<br />

del tempo, è venuto<br />

meno: il portare l’Eucarestia<br />

domenicale<br />

agli ammalati come<br />

segno di comunione –<br />

di unità – con la comunità<br />

che, in chiesa,<br />

celebra il mistero della<br />

morte e resurrezione<br />

del Signore.<br />

L’auspicio è che grazie<br />

a questi nostri fratelli<br />

sia possibile ripristinare<br />

l’usanza e, nel medesimo<br />

tempo, ribadire il<br />

vero significato dell’Eucarestia<br />

e dell’unzione<br />

degli infermi.<br />

Eucarestia intesa come viatico nel cammino della sofferenza e unzione degli infermi<br />

come aiuto a chi, soffrendo, sente il bisogno di essere sostenuto dalla grazia di Dio.<br />

Ai nuovi ministri un sentito augurio, nella certezza che sapranno essere portatori di<br />

luce nelle nostre famiglie.<br />

11


25 settembre <strong>2010</strong>: GITA A GARDALAND<br />

Se il buongiorno si vedesse solo dal mattino, sabato 25 settembre saremmo<br />

tranquillamente potuti rimanere sotto le coperte … Invece, fiduciosi nell'aiuto<br />

del Signore, abbiamo sfidato le previsioni meteo e, verso le sette del mattino,<br />

eravamo pronti a salire sul pullman diretto a Gardaland.<br />

Con don Fiorenzo e il diacono Paul eravamo circa una cinquantina, tra ragazzi<br />

e genitori, pronti a trascorrere una giornata diversa dal solito; una giornata in<br />

compagnia, organizzata con l'intento di approfondire la conoscenza ed i legami<br />

di amicizia tra le famiglie della parrocchia.<br />

Il viaggio si è ben presto trasformato in un allegro vociare, mentre pregustavamo<br />

la gioia di una giornata in uno dei più grandi parchi di divertimenti d'Italia.<br />

La nostra fiducia in un tempo clemente ha subito un duro colpo quando, giunti<br />

nei pressi di Milano, ha cominciato a cadere una pioggia battente che sembrava<br />

non volerci abbandonare; quasi per incanto, però, poco prima di uscire<br />

dall'autostrada a Peschiera del Garda, la pioggia è cessata e le nubi si sono<br />

diradate, lasciando spazio ad un tiepido sole mattutino.<br />

Dopo aver recuperato i biglietti d'ingresso ed aver scattato le foto di gruppo,<br />

ognuno era libero di visitare il parco in modo indipendente: l'unico impegno<br />

prefissato era il ritrovo per rientrare a <strong>Breganzona</strong>.<br />

Una volta all'interno del parco, le famiglie hanno proseguito, chi singolarmente,<br />

chi in piccoli gruppi. Fortunatamente questa separazione è durata solo il tempo<br />

di visitare un paio di attrazioni, dopodiché ci siamo ritrovati in un gruppo di una<br />

ventina di persone.<br />

12


Orario <strong>San</strong>te Messe e<br />

Celebrazioni liturgiche<br />

Sabato e vigilia di feste: ore 17.30 Chiesa della Trasfigurazione del Signore<br />

(sono invitate le famiglie con i ragazzi e giovani)<br />

Fino all’8 gennaio 2011:<br />

Domenica e giorni festivi: ore 09.00 Chiesa parrocchiale di <strong>San</strong> <strong>Quirico</strong><br />

ore 10.30 Chiesa della Trasfigurazione del Signore<br />

Dal 9 gennaio 2011:<br />

Domenica e giorni festivi: ore 09.00 Chiesa parrocchiale di <strong>San</strong> <strong>Quirico</strong><br />

ore 10.30 Chiesa della Trasfigurazione del Signore<br />

ore 18.00 Oratorio di <strong>San</strong> Sebastiano<br />

(nuova proposta da gennaio a giugno)<br />

Messe feriali: ore 08.30 (lunedì, martedì, giovedì e venerdì)<br />

Chiesa della Trasfigurazione del Signore<br />

ore 09.15 (giovedì) Chiesa della Trasfigurazione<br />

ore 17.30 (mercoledì) Oratorio di <strong>San</strong> Sebastiano<br />

Confessioni: Chiesa della Trasfigurazione del Signore:<br />

• sabato dalle ore 16.30 alle ore 17.15<br />

• primo venerdì del mese dalle ore 18.00 alle 20.00<br />

(durante l’Adorazione eucaristica)<br />

Adorazione eucaristica: Chiesa della Trasfigurazione del Signore:<br />

primo venerdì di ogni mese<br />

dalle ore 09.00 alle ore 11.00<br />

dalle ore 18.00 alle ore 20.00<br />

Fino all’8 gennaio 2011:<br />

Adorazione e ogni domenica e festività – Chiesa della Trasfigurazione<br />

lode vespertina: ore 17.00 Adorazione<br />

ore 17.30 Lode vespertina<br />

Dal 9 gennaio 2011:<br />

Adorazione e ogni domenica e festività – Oratorio di <strong>San</strong> Sebastiano<br />

Lode vespertina: ore 17.00 Adorazione<br />

ore 17.30 Lode vespertina<br />

13


Calendario Liturgico e varie<br />

Dicembre<br />

domenica 05 II domenica di Avvento<br />

martedì 07 ore 17.30 Eucaristia festiva dell’Immacolata – Trasfigurazione<br />

mercoledì 08 Solennità dell’Immacolata Concezione<br />

durante la Messa delle ore 10.30 presentazione dei<br />

chierichetti e consegna delle croci<br />

domenica 12 III domenica di Avvento – domenica della gioia<br />

“Rallegriamoci nel Signore che viene”<br />

14<br />

Confessioni natalizie presso la Chiesa della Trasfigurazione<br />

Lunedì 13 ore 20.00 Liturgia penitenziale per gli adulti con confessione<br />

Giovedì 16 ore 16.45 per i ragazzi di IV e V elementare<br />

Venerdì 17 ore 16.45 per i ragazzi delle medie<br />

Sabato 18 ore 09.00-11.00 per gli adulti e ragazzi delle medie<br />

Venerdì 24 ore 09.30-11.30 e ore 15.00-17.30 per gli adulti<br />

mercoledì 15 ore 20.15 Lectio Divina – salone nuovo centro<br />

domenica 19 ore 15.00 IV domenica di Avvento – momento di preparazione<br />

al <strong>San</strong>to Natale nel salone del centro, organizzato dal<br />

gruppo “La porta di Damasco”<br />

lunedì 20 ore 17.30 I serata triduo di preparazione al Natale con i ragazzi<br />

di III elementare e cresima a <strong>Biogno</strong> paese<br />

martedì 21 ore 17.30 II serata triduo preparazione al Natale con i ragazzi<br />

di III elementare e cresima a <strong>Breganzona</strong> Scursot<br />

mercoledì 22 ore 17.30 III serata triduo preparazione al Natale con i ragazzi<br />

di III elementare e cresima attorno al nuovo centro<br />

parrocchiale<br />

venerdì 24 ore 17.30 Messa della vigilia di Natale, in modo particolare per<br />

gli anziani – <strong>San</strong> Sebastiano<br />

ore 23.30 prepariamoci a celebrare il Natale – Trasfigurazione<br />

ore 24.00 Eucaristia della mezzanotte di Natale – Trasfigurazione<br />

segue scambio auguri e panettonata<br />

sabato 25 Solennità del <strong>San</strong>to Natale – orario festivo


domenica 26 <strong>San</strong>ta Famiglia<br />

venerdì 31 <strong>San</strong> Silvestro<br />

ore 17.30 Eucaristia di ringraziamento e canto del Te Deum –<br />

Trasfigurazione<br />

ore 22.30-23.30 attendiamo il nuovo anno con una veglia<br />

di preghiera – Trasfigurazione<br />

ore 23.45 scambio auguri nel salone<br />

Gennaio 2011<br />

sabato 01 S.Maria Madre di Dio – Giornata mondiale della pace<br />

ore 10.30 unica Eucaristia – Trasfigurazione<br />

ore 17.30 Eucaristia festiva – Trasfigurazione<br />

domenica 02 II domenica dopo Natale<br />

mercoledì 05 ore 17.30 Eucaristia festiva dell’Epifania – Trasfigurazione<br />

giovedì 06 Epifania del Signore – orario festivo<br />

domenica 09 Battesimo del Signore – inizio nuovo orario:<br />

ore 09.00 Eucaristia – S. <strong>Quirico</strong><br />

ore 10.30 Eucaristia – Trasfigurazione<br />

ore 18.00 Eucaristia – S. Sebastiano<br />

mercoledì 12 ore 20.15 Catechesi biblica – salone nuovo centro<br />

18-25 gennaio Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani<br />

mercoledì 19 ore 20.15 Veglia ecumenica di preghiera – Trasfigurazione<br />

giovedì 20 Festa di <strong>San</strong> Sebastiano<br />

mercoledì<br />

ore 17.30 S. Messa – <strong>San</strong> Sebastiano<br />

26 ore 20.15 Lectio divina – salone nuovo centro<br />

Febbraio<br />

mercoledì 02 Festa della Presentazione di Gesù al Tempio<br />

ore 17.30 S. Messa e processione della Candelora –<br />

Trasfigurazione – sono invitati in particolare i bambini<br />

ore 20.15 Catechesi biblica – salone nuovo centro<br />

giovedì 03 <strong>San</strong> Biagio – benedizione della gola durante le<br />

S.Messe delle 08.30 e 09.15<br />

mercoledì 09 ore 20.15 Catechesi sull’unzione degli infermi – salone centro<br />

giovedì 10 ore 15.00 Catechesi sull’unzione degli infermi – salone centro<br />

15


venerdì 11 Nostra Signora di Lourdes<br />

ore 15.00 S.Messa e unzione degli infermi – Trasfigurazione<br />

sono invitati anziani, ammalati e quanti portano nel cuore<br />

una sofferenza<br />

mercoledì 16 ore 20.15 Catechesi biblica – salone nuovo centro<br />

mercoledì 23 ore 20.15 Serata di preparazione alla Visita pastorale zonale<br />

presso la chiesa parrocchiale di Muzzano<br />

lunedì 28 Festa della Dedicazione della nostra chiesa della<br />

Trasfigurazione del Signore – primo anniversario<br />

ore 20.00 S. Messa<br />

Marzo<br />

mercoledì 02 ore 20.15 Catechesi biblica – salone nuovo centro<br />

mercoledì 09 Mercoledì delle Ceneri – inizio della Quaresima<br />

(digiuno e astinenza dalla carne)<br />

16<br />

Confessioni: dalle ore 09.00 alle 11.30 e dalle ore<br />

14.00 alle 17.00 – Trasfigurazione<br />

ore 17.30 S. Messa e imposizione delle ceneri – Trasfigurazione<br />

ore 20.15 Liturgia della Parola con imposizione delle ceneri –<br />

Trasfigurazione<br />

venerdì 11 ore 14.30 Via Crucis – S. <strong>Quirico</strong><br />

ore 15.00 S. Messa – S. <strong>Quirico</strong><br />

domenica 13 I domenica di Quaresima<br />

mercoledì 16 ore 20.00 Via Crucis – Trasfigurazione<br />

PROMEMORIA: dal 18 al 20 marzo 2011<br />

Visita pastorale di zona del nostro Vescovo (seguirà programma dettagliato)<br />

sabato 19 ore 10.00 S. Messa di <strong>San</strong> Giuseppe – Trasfigurazione<br />

ore 17.30 S. Messa festiva – Trasfigurazione<br />

domenica 20 II domenica di Quaresima<br />

Festa titolare della nostra Chiesa della<br />

Trasfigurazione del Signore<br />

ore 09.00 S. Messa – S. <strong>Quirico</strong><br />

ore 10.30 S. Messa concelebrata con Mons. Vescovo e i<br />

parroci della zona pastorale. Sono invitate anche le<br />

comunità parrocchiali di Gentilino, Sorengo, Muzzano.<br />

Seguirà aperitivo per tutti nel salone del centro


E, con l'aumentare delle persone, anche il divertimento si è moltiplicato: era<br />

bellissimo vedere come, all'avvicinarsi di una nuova attrazione, i genitori si trasformavano<br />

in ragazzi … come quando si è trattato di catapultare dei polli di<br />

gomma in un pentolone utilizzando un martello!<br />

Dopo il pranzo all'aperto in stile fast food – poco salutare, ma sempre rallegrato<br />

dalla compagnia – il pomeriggio è proseguito tra nuove ed affascinanti attrazioni,<br />

fino al momento di lasciare il parco per il rientro in Ticino. Arduo recuperare<br />

tutti i ragazzi, che non volevano più scendere dalle montagne russe!<br />

Il viaggio di ritorno lasciava trasparire una certa stanchezza da parte di tutti,<br />

anche se questo non ha impedito ai ragazzi di continuare a divertirsi.<br />

Nel nostro cuore, la gioia per l'esperienza di una giornata trascorsa in una grande<br />

famiglia, ed il nostro grazie a don Fiorenzo per averla organizzata.<br />

Speriamo che questa esperienza possa essere ripetuta presto, magari in occasione<br />

di un'escursione in montagna.<br />

2 ottobre <strong>2010</strong>: PELLEGRINAGGIO<br />

AL SANTUARIO DI OROPA<br />

Farsi pellegrini significa andar via; lasciare la quotidianità per vivere un’esperienza<br />

diversa. Significa prendere le distanze dal tran tran di tutti i giorni per<br />

vederlo da lontano e meglio capirlo.<br />

Farsi pellegrini significa prendersi il tempo per guardarsi dentro e dare un significato<br />

più vero e profondo alle vicende di tutti i giorni.<br />

Farsi pellegrini significa mettersi in gioco, sentire voci diverse, cercare nei compagni<br />

di viaggio pensieri e parole che ci possano aiutare.<br />

Farsi pellegrini significa dedicare più tempo alla preghiera che ci dà la forza<br />

necessaria per vivere meglio il nostro usuale viaggio di vita.<br />

Farsi pellegrini significa trovare gioia nel rapporto con la comunità.<br />

Sabato 2 ottobre eravamo in cinquanta, al santuario di Oropa, e io credo che<br />

eravamo in cinquanta a vivere appieno i significati del pellegrinaggio.<br />

Don Fiorenzo ci ha dato un<br />

aiuto decisivo, con le preghiere<br />

che ci ha aiutato a formulare,<br />

con la gioia di vivere che ci ha<br />

donato, con la competenza con<br />

cui ci ha illustrato ogni situazione.<br />

Ogni pellegrinaggio ha almeno<br />

due caratteristiche: è più<br />

o meno faticoso e il tempo è<br />

sempre troppo poco. Anche a<br />

Oropa è stato così. Soprattutto<br />

il tempo è stato tiranno.<br />

Avremmo voluto rimanere più<br />

17


a lungo davanti alla statua della<br />

Madonna; avremmo desiderato<br />

continuare più a lungo l’allegro<br />

conversare attorno alla tavola<br />

imbandita; avremmo amato poter<br />

meglio conoscere i compagni di<br />

viaggio. Ma tutto questo accade<br />

sempre quando il pellegrinaggio<br />

realizza i propri significati. Tutto<br />

questo “vorrei ma non ne ho il<br />

tempo” è positivo nel senso che<br />

ha lasciato in tutti noi la ferma<br />

intenzione di ripetere l’esperienza, magari sull’arco di due o più giorni. Una cosa<br />

è certa: Oropa ha confermato che a <strong>Breganzona</strong> le singole persone sanno vivere<br />

i propri valori nell’ambito di una comunità che diventa momento di crescita per<br />

tutti, perché nessuno è solo.<br />

Sulla via del ritorno abbiamo visitato, ad Arona, i luoghi cari a <strong>San</strong> Carlo Borromeo,<br />

preludio al pellegrinaggio diocesano di inizio novembre.<br />

18<br />

Enrico


10 ottobre <strong>2010</strong>: FESTA DELLA REGINA<br />

DEL SANTO ROSARIO<br />

La festa, preceduta da un<br />

triduo di preparazione, si è<br />

estesa sull’arco di tre giornate<br />

e ha segnato l’inizio<br />

dell’anno pastorale.<br />

Venerdì sera il salone parrocchiale<br />

ha ospitato una<br />

tombola organizzata dagli<br />

scout della Sezione <strong>San</strong><br />

Sebastiano. Il salone era<br />

stracolmo, le cartelle sono<br />

andate a ruba e tutti hanno passato una serata all’insegna del divertimento e<br />

dell’ allegria.<br />

Sabato pomeriggio gli scout hanno messo in tavola migliaia di gustosissime<br />

castagne e, anche in questa occasione, i partecipanti sono stati numerosi<br />

come non mai.<br />

La santa messa delle 17.30, celebrata nella chiesa di <strong>Biogno</strong>, è stata magistralmente<br />

accompagnata dal coro della parrocchia di Maroggia.<br />

Domenica <strong>Breganzona</strong> ha vissuto due momenti di particolare solennità: la<br />

santa Messa e la processione pomeridiana.<br />

All’inizio dell’Eucarestia, don Fiorenzo ha presentato il nuovo presidente del<br />

Consiglio <strong>Parrocchia</strong>le, Angelo Torreggiani e gli altri membri: Raffaele Balmelli,<br />

Francesco Crivelli, Sira Crivelli, Pierluigi Gaggini e Roberta Milani. Il presidente ha<br />

ribadito l’ impegno di portare a termine nel migliore dei modi la costruzione della<br />

nuova chiesa e del salone parrocchiale e l’impegno di preservare al meglio, negli<br />

anni a venire, tutti i beni dei quali il Consiglio porta la responsabilità. Ricordando<br />

la recente votazione che ha sancito la nomina a parroco di don Fiorenzo, il presidente<br />

ne ha elogiato l’impegno instancabile e il modo con cui ha saputo integrarsi<br />

nella comunità. Il suo dire è stato sottolineato da uno scrosciante applauso.<br />

Don Fiorenzo ha poi ringraziato nuovamente don Ilario per la sua lunga opera<br />

pastorale e ha presentato don Paul, diacono collaboratore della parrocchia.<br />

Meritate parole di ringraziamento sono state riservate anche ai nuovi Ministri<br />

straordinari dell’Eucarestia, Suor Praxedes, Flavia Torreggiani, Dario Guadagnini,<br />

Giuseppe Schilleci e Gian Pietro Bombardieri.<br />

Le catechiste della Confermazione e della prima Comunione, gli scout, i membri<br />

del Comitato di gestione del salone, il coro, le partecipanti al club del<br />

gomitolo, le socie del tacabuton, Dora e Armando dall’Ara, tutte le persone<br />

che offrono opera di volontariato sono state accomunate da don Fiorenzo in un<br />

plauso condiviso da tutti i presenti.<br />

19


20<br />

Ma il ringraziamento forse più sentito<br />

don Fiorenzo lo ha riservato alla<br />

comunità tutta. La nuova chiesa ha<br />

faticato a contenere tutti i presenti!<br />

Particolarmente vissuta è stata la presentazione<br />

dei doni all’altare, quando<br />

Claudio ha offerto una splendida<br />

icona dipinta da Sara, che lo accompagnava.<br />

Alla fine della celebrazione, Xavier<br />

de Roquemaurel ha invitato gli interessati<br />

ad aderire al neo costituito<br />

Gruppo famiglia che persegue<br />

l’obiettivo di organizzare incontri di<br />

riflessione e scambio di esperienze<br />

sui temi centrali della vita di famiglia,<br />

con particolare riferimento all’educazione<br />

dei figli in un’ottica di condivisione<br />

e crescita nella fede.<br />

Un secondo obiettivo mira a realizzare<br />

quelle attività parrocchiali che i membri del gruppo dovessero evidenziare<br />

come opportune occasioni di nuove esperienze. Chi fosse interessato non ha<br />

che da rivolgersi direttamente a Xavier oppure a don Fiorenzo.<br />

Preceduta da un momento di preghiera, nel pomeriggio si è svolta la processione.<br />

La statua della Madonna del Rosario è stata portata da <strong>San</strong> <strong>Quirico</strong> alla<br />

nuova chiesa.


Alcune centinaia di persone l’hanno<br />

accompagnata recitando il <strong>San</strong>to<br />

Rosario. La recita è stata intervallata<br />

dai brani eseguiti dalla banda del<br />

Medio Vedeggio.<br />

Sul sagrato della chiesa della Trasfigurazione,<br />

don Paul ha proposto<br />

alcune profonde riflessioni seguite<br />

dalla chiusura di don Fiorenzo che<br />

ha così sintetizzato i contenuti della<br />

giornata: la Madonna disse “fate<br />

quello che Egli vi dirà” ed Egli vi ha<br />

detto “Amatevi l’un l’altro come io<br />

ho amato voi”.<br />

Sia questo pensiero a guidare la<br />

nostra vita.<br />

P.T.<br />

21


23 ottobre <strong>2010</strong>: SARANNO PRONTI PER<br />

LA CONFERMAZIONE<br />

Sabato 23 ottobre ha preso avvio la preparazione dei ragazzi in vista della loro<br />

confermazione.<br />

Ai ragazzi e ai loro genitori è stato chiesto di esprimere le proprie attese in vista<br />

della confermazione. Sono state formulate alcune frasi molto significative. Per<br />

quanto concerne i ragazzi, occorre sottolineare i verbi d'apertura di quelle frasi:<br />

imparare, conoscere, aiutare, prepararsi. Sono verbi che esprimono voglia di<br />

crescere, slancio verso la vita, sensibilità nei confronti della comunità.<br />

Quando dei ragazzi affermano di voler imparare a conoscersi meglio per creare<br />

amicizia e gioia da condividere;<br />

quando esprimono il desiderio di aiutare il prossimo;<br />

quando dicono di voler conoscere Dio e Gesù per avere più fede,<br />

allora non si può che essere fiduciosi nel futuro.<br />

Molto interessanti anche le attese dei genitori.<br />

Si aspettano che i giovani si innamorino del fatto di appartenere alla Chiesa;<br />

che imparino ad essere comunità per essere rispettati nei loro valori e poter<br />

cogliere la loro vocazione;<br />

che diventino coraggiosi testimoni di Cristo.<br />

Attese molto impegnative, certo, che non<br />

sarà facilissimo soddisfare. Il cammino che<br />

li porterà alla confermazione sarà, come<br />

tutti i percorsi di vita, non privo di difficoltà,<br />

di delusioni, di momenti di debolezza.<br />

Continueranno comunque il loro cammino,<br />

a patto che conservino e crescano la gioia<br />

di vivere che stanno dimostrando. Determinanti<br />

saranno l'operato delle catechiste e,<br />

oseremmo dire soprattutto, l'esempio dei<br />

loro genitori. Che sia sempre chiaro, inequivocabile<br />

e intriso di gioia.<br />

La confermazione, e loro lo hanno ben capito,<br />

non è un barboso precetto da ossequiare<br />

a tutti i costi. La confermazione è<br />

un culmine di gioia da raggiungere con un<br />

cammino di amicizia e condivisione.<br />

Buon cammino, ragazzi e genitori, nel sole<br />

della Chiesa.<br />

P.T.<br />

22


23 ottobre <strong>2010</strong>: LA MAGIA DELL’IRLANDA<br />

Strane creature con una lanterna in mano si aggiravano sabato sera nei paraggi<br />

del nuovo salone parrocchiale… Sembravano volerci invitare ad entrare in un<br />

mondo fantastico…<br />

E così è stato per chi ha accettato il rischio di seguirli: si è trovato immerso in<br />

un'atmosfera irreale che sembrava traghettarci in un sonno profondo.<br />

Impossibile! Ben presto un guizzante folletto dai folti capelli biondi e ricci ci ha<br />

riportati alla realtà coinvolgendoci in un viaggio attraverso i tempi e la musica<br />

dell'Irlanda.<br />

Quella sull'arpa celtica è stata la prima<br />

proposta de La Porta di Damasco, crocevia<br />

culturale della nostra parrocchia.<br />

Il nome vi suona strano? Non vi dice<br />

ancora nulla? Beh…è possibile, d'ora<br />

in poi però siate attenti: se leggete questa<br />

denominazione in fondo ad un invito,<br />

provate a mettervi in moto, potrebbe<br />

valerne la pena. Perlomeno così ha pensato<br />

il folto pubblico di sabato che ha<br />

generosamente risposto anche alla raccolta<br />

fondi proposta da Vittoria a favore<br />

delle opere di Madre Teresa di Calcutta.<br />

Alla fine la fatica di tutti è stata premiata<br />

con un buon boccale di birra: naturalmente<br />

scura e irlandese!<br />

Alessandra Shadlou<br />

Vittoria Buzzi – questo il nome della<br />

nostra ospite – ci ha stupiti, ammaliati<br />

e ci ha fatto conoscere implicazioni<br />

storiche e pratiche dell'arpa celtica, a<br />

noi sconosciute.<br />

Ma si sa, le creature magiche si muovono<br />

anch'esse in compagnia e così<br />

è saltato fuori dal pubblico un percussionista<br />

– Andrea Pedrazzetti –<br />

che con il suo ritmo ha rinvigorito le<br />

proposte musicali della serata.<br />

Un vero piacere per tutti ritrovarsi<br />

insieme per trascorrere una serata<br />

piacevole, costruttiva, intelligente.<br />

23


12 novembre <strong>2010</strong>: LA NOTTE<br />

DEL RACCONTO<br />

È con grande contentezza che abbiamo scoperto esistere a<br />

tutto oggi un cospicuo numero di coraggiosi. Sono coloro<br />

i quali – venerdì 12 novembre – hanno osato addentrarsi in<br />

una selva oscura anziché spalmarsi su di un morbido divano.<br />

A dire il vero una comoda poltrona c'era (grazie Ersilia!),<br />

ma accoglieva i generosi lettori che si sono prestati per 'La<br />

notte del racconto'. Tema di quest'anno il BOSCO, che si è<br />

dischiuso a noi con diverse possibilità: ci ha fatti smarrire o<br />

ci ha indicato la via, ci ha spaventati coi suoi segreti o ci ha<br />

offerto un riparo. A noi uomini erranti la sfida di saper leggere i segni del tempo<br />

e piantare instancabilmente semi di bene.<br />

La Porta di Damasco<br />

FORMAZIONE PER GLI ADULTI<br />

Due tipi di attività (catechesi e lectio divina) per un unico obbiettivo: CONO-<br />

SCERE.<br />

Conoscere perché la vera fede non è unicamente sentimento, emotività, entusiasmo.<br />

La vera fede si basa su di un minimo di conoscenza della storia, della<br />

religione, della liturgia; conoscenza nella quale l'amore può profondamente<br />

radicarsi e produrre i frutti propri della fede.<br />

Se ci è permesso un paragone, la fede è come un albero. Le radici sono la consapevolezza<br />

– data dalla conoscenza – che nutre anima e corpo consentendo<br />

lo sviluppo dei frutti (le opere), destinati a nutrire il nostro vivere cristiano.<br />

La necessità di far progredire la nostra conoscenza-consapevolezza ha portato<br />

all'organizzazione di alcune serate sulla Bibbia condotte dal<br />

prof. Leopoldo Lonati, docente di religione alla nostra scuola<br />

media.<br />

Dopo un'introduzione alla lettura dell' Antico Testamento, il<br />

prof. Lonati ci ha guidato nel racconto della creazione, nella<br />

lettura del terzo capitolo della Genesi e nel racconto della<br />

vicenda di Caino e Abele. Risultato: in poco tempo tutti i presenti<br />

si son resi conto di quanto viva, semplice e appassionante<br />

possa essere la lettura della Bibbia.<br />

In alternanza agli incontri sulla Bibbia, il mercoledì sera don Fiorenzo<br />

ha condotto una lectio divina relativa ai testi (prima e seconda<br />

lettura, <strong>San</strong>to Vangelo) letti la domenica seguente. L'occasione si<br />

è rivelata particolarmente interessante perché le prime due letture<br />

non sono mai oggetto di commento e spiegazione, salvo brevi riferimenti<br />

durante le omelie. Il programma dei prossimi incontri verrà<br />

affisso all'albo, ma ricordiamo che gli stessi hanno luogo il mercoledì<br />

sera e la loro durata non è superiore all'ora.<br />

24


GRUPPI PARROCCHIALI<br />

Si sta sempre più consolidando l'attività dei gruppi presenti in parrocchia.<br />

Accanto a quelli che svolgono attività di supporto liturgico, altri si indirizzano prioritariamente<br />

verso il volontariato e l'organizzazione di manifestazioni tendenti a "fare<br />

comunità". Riteniamo utile proporvi una breve descrizione di quanto viene svolto,<br />

ribadendo che ogni gruppo accoglie più che volentieri nuovi stimoli, suggestioni e<br />

partecipazioni.<br />

CATECHESI E ANIMAZIONE LITURGICA<br />

Catechiste: Il gruppo è costituito da mamme che, coscienti della necessità<br />

di educare i figli alla fede, si rendono disponibili per preparare i bambini – in<br />

due anni – alla Prima comunione e alla Confermazione (cresima).<br />

Responsabili: Marisa Schilleci e Carla Guadagnini<br />

Lettori: Fanno parte del gruppo coloro che si rendono disponibili<br />

alla proclamazione della parola di Dio nelle liturgie, assicurando una presenza non<br />

improvvisata, bensì coordinata. Responsabile: Marisa Schilleci<br />

Corale: Gruppo di animazione liturgica che, con il canto, rende vive<br />

le celebrazioni, soprattutto nelle solennità. Responsabile: Patrizia Malacarne<br />

Animatrici musicali: Assicurano un servizio musicale e corale nelle celebrazioni<br />

del sabato e della domenica, in alternativa alla corale.<br />

Responsabile: Marco Monti<br />

Chierichetti: Fanno parte del gruppo i bambini dalla III elementare in poi,<br />

per un servizio all’altare. Responsabile: don Fiorenzo<br />

ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE<br />

Gruppo terza età “Il Gomitolo”: Lavori a maglia con finalità benefiche.<br />

Responsabile: Antonietta Betti<br />

Gruppo donne “Tacabuton”: Momenti di incontro per stare insieme, tra<br />

una parola e l’altra, una sferruzzata, un taglia e cuci.<br />

Responsabile: Antonietta Betti<br />

La “Porta di Damasco”: Il gruppo propone momenti di animazione<br />

culturale e musicale. Responsabile: Alessandra Shadlou<br />

Gruppo Famiglie: Si propone di creare un legame di amicizia e<br />

di condivisione di fede tra le famiglie giovani, nella realtà di carattere familiare.<br />

Responsabili: Xavier e Marie Alix de Roquemaurel<br />

SETTORE GIOVANILE<br />

Scout Sezione <strong>San</strong> Sebastiano. Responsabile: Cosma Bonoli<br />

25


REALTÀ PARROCCHIALI (Movimenti ecclesiali)<br />

Come noto, i movimenti ecclesiali sono una realtà positiva in molte parrocchie.<br />

La nostra non fa eccezione, ed è per questo motivo che iniziamo la pubblicazione<br />

di brevi schede tendenti ad illustrare le caratteristiche principali dei movimenti<br />

presenti a <strong>Breganzona</strong>. La scheda d’apertura è dedicata ai Focolarini.<br />

26<br />

Il movimento dei Focolari nasce a Trento durante la<br />

seconda guerra mondiale.<br />

Chiara Lubich, la fondatrice, è una giovane studentessa<br />

che insieme ad alcune sue compagne vede infrangersi<br />

l’ideale della sua vita. Per lei lo studio di filosofia,<br />

per altre il matrimonio, la famiglia, ecc. Ma la guerra<br />

impedisce loro di realizzarli perché le scuole chiudono,<br />

il fidanzato non torna… tutto crolla.<br />

Nasce così in loro una domanda!<br />

Ma ci sarà un ideale che non crolla per cui vale la pena<br />

di vivere? Sì c’è, è Dio! È il Vangelo.<br />

Quando devono scappare nei rifugi portano con sé<br />

il Vangelo e riscoprono l’autenticità delle sue parole.<br />

Fanno l’esperienza concreta che il Vangelo è vero, che<br />

le sue parole si attualizzano se vissute per Dio. “Amatevi<br />

l’un l’altro come io ho amato voi” – ”Dove due o più<br />

sono uniti nel mio nome, lì sono io in mezzo ad essi”<br />

”Date e vi sarà dato” – ”Amate i vostri nemici” – ”Qualunque<br />

cosa avete fatto al più piccolo di questi miei fratelli,<br />

l’avete fatto a me” – “Ama il prossimo”.<br />

Cominciano subito ad amare concretamente! Mettono in<br />

comune tutte le loro cose, le distribuiscono ai poveri e<br />

sperimentano l’amore concreto di Gesù. Ad esempio un<br />

giorno donano l’unica mela che hanno per pranzo e poco dopo ricevono un sacchetto<br />

di mele. Distribuiscono tutte le mele del sacchetto e la sera ricevono una<br />

cassa di mele. Vogliono vivere per realizzare il testamento di Gesù: “Padre che<br />

tutti siano uno!”<br />

Nasce così la Spiritualità dell’unità scaturita dal carisma dell’unità di Chiara<br />

Lubich. Sperimentano la vita dei primi cristiani. Guarda come si amano, fino<br />

a dare la vita gli uni per gli altri … ed in poco tempo sono già in 500 a Trento<br />

a vivere come loro. Mantenendo vivo quell’ “Amatevi l’un l’altro come io ho<br />

amato voi”, Gesù si fa spiritualmente presente in mezzo ad essi come da Lui<br />

promesso. Ed è Lui che evangelizza il mondo.<br />

Oggi a 60 anni dalla sua nascita il movimento dei Focolari è presente in tutto<br />

il mondo. Sin dagli inizi, giovani e famiglie, anziani e bambini, operai e professionisti,<br />

politici e uomini di cultura, religiosi e religiose di varie congregazioni,<br />

sacerdoti e recentemente anche vescovi, hanno sentito la chiamata a vivere<br />

con radicalità la spiritualità dell’unità.


Si sono così delineate varie diramazioni che animano a loro volta movimenti di<br />

ampio raggio, quali strumenti per rinnovare la società e la chiesa, e portare un<br />

contributo alla realizzazione del testamento di Gesù “Che tutti siano Uno”...<br />

Famiglie Nuove, Umanità Nuova, Giovani per un mondo unito, Ragazzi per l’unità,<br />

movimento sacerdotale, movimento <strong>Parrocchia</strong>le …<br />

Personalmente ho conosciuto il movimento dei Focolari sin da piccola attraverso<br />

i miei genitori che sono stati tra i primi pionieri del movimento in Ticino, fin<br />

dagli anni 60’. L’esperienza vissuta con tanti giovani e famiglie di tutto il mondo<br />

mi ha fatto sperimentare che l’unità è possibile. Basta amare. Amare chi mi<br />

sta accanto lì dove sono, in famiglia, a scuola, sul lavoro, in parrocchia. Amare<br />

nell’attimo presente quel Gesù che è presente in ogni persona che incontro.<br />

Questo mi ha sempre affascinato in Chiara Lubich, il suo grande Amore per Dio<br />

attraverso l’amore al fratello.<br />

Rosanna<br />

P.S: per saperne di più: www.focolari.org<br />

Abbiamo celebrato<br />

“Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito <strong>San</strong>to”<br />

Paris Gioele, di Paolo e Cinzia 19 settembre<br />

Cassina Alissya, di Salvatore e Lia 19 settembre<br />

de Roquemaurel Paul, di Xavier e Marie Alix 31 ottobre<br />

N.B.: I battesimi di regola vengono celebrati:<br />

• la prima domenica del mese, in chiesa parrocchiale <strong>San</strong> <strong>Quirico</strong> – <strong>Biogno</strong>,<br />

alle ore 15.00,<br />

• la terza domenica del mese,nella nuova chiesa della Trasfigurazione del<br />

Signore, alle ore 15.00<br />

• la seconda domenica del mese, per chi lo desiderasse, durante la celebrazione<br />

della S. Messa delle ore 10.30 nella chiesa della Trasfigurazione del<br />

Signore.<br />

Casi particolari sono da concordare con il Parroco, con il quale si raccomanda di<br />

prendere contatto con largo anticipo. Verrà richiesto un incontro comunitario di<br />

preparazione, il mercoledì precedente il battesimo, alle ore 18.30, presso la sala<br />

del nuovo centro parrocchiale. Qualora fosse possibile, sarebbe auspicabile la presenza<br />

a detto incontro anche dei padrini e delle madrine. Per questi ultimi, quando<br />

vengono scelti per tale funzione, si tenga presente che devono essere battezzati e<br />

cresimati, oltre ad essere testimoni di una fede coerente con il Vangelo.<br />

“Chi crede in me, anche se muore vivrà!”<br />

Bernasconi Edgardo 6 luglio, Knobel Susanne 8 settembre,<br />

Rajower Nada 26 settembre, Campi Irma 28 settembre, Pagani<br />

Angela 15 ottobre, Stampanoni Adele 19 ottobre, Pescia<br />

Rosa 16 novembre.<br />

27


G.A.B. 6932 BREGANZONA<br />

Ritorni Parroco di<br />

6932 <strong>Breganzona</strong><br />

TBS, La Buona Stampa sa, Pregassona (Lugano)

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