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Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste

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Jaime Humberto Hermosillo Delgado<br />

(22 gennaio 1942)<br />

Con il passar <strong>del</strong> tempo, i film di Jaime Humberto Hermosillo sono diventati un punto di riferimento obbligato<br />

per l’analisi <strong>del</strong>la condotta sociale <strong>del</strong> messicano contemporaneo e <strong>del</strong> ritratto che il cinema ha reso di essa. Nato<br />

in un contesto conservatore, Hermosillo ha costruito una solida filmografia il cui comune denominatore è la<br />

volontà - quasi chirurgica - di dissezionare l’ipocrisia <strong>del</strong>la classe media messicana e "aprire la tenda" dietro alla<br />

quale si nascondono molte perversioni.<br />

Come alunno <strong>del</strong> Centro Universitario di Studi <strong>Cinema</strong>tografici (CUEC), Hermosillo ha realizzato i suoi primi<br />

cortometraggi - Homesick (1965) e S. S. Glencairn (1969) - nei quali già presentava i suoi temi e ossessioni più<br />

ricorrenti: la famiglia <strong>del</strong>la classe media, la sessualità e la rottura <strong>del</strong>l’ordine morale. Il suo mediometraggio indipendente<br />

Los nuestros (1969) chiamò l’attenzione <strong>del</strong>la critica e lo prefigurò come una gran promessa <strong>del</strong> cinema<br />

messicano.<br />

La sua carriera professionale ebbe inizio con la commedia La verdadera vocación de Magdalena (1971). Hermosillo<br />

entrò nell’industria cinematografica ufficiale con il lungometraggio El señor de Osanto (1972), una superproduzione<br />

d’epoca nella quale il regista si mostrò piuttosto rigido. Il 1973 segnò l’inizio <strong>del</strong>la tappa più interessante <strong>del</strong><br />

cinema di Jaime Humberto Hermosillo, con film quali El cumpleaños <strong>del</strong> perro (1974), La pasión según Berenice<br />

(1975), Matinée (1976), Naufragio (1977), Las apariencias engañan (1978), Amor libre (1979) e María de mi corazón<br />

(1979). Con questi film, Hermosillo riuscì a diventare uno dei più celebri e polemici registi <strong>del</strong> cinema messicano<br />

degli anni settanta.<br />

La crisi cinematografica degli anni ottanta obbligó Hermosillo a rifugiarsi nel cinema indipendente. Questa tappa<br />

<strong>del</strong>la sua filmografia ha come punto culminante Doña Herlinda y su hijo (1984), la commedia più apertamente gay<br />

<strong>del</strong> cinema messicano.<br />

La sua produzione posteriore a Doña Herlinda y su hijo (1984) ebbe un momento pessimo con Clandestino destino<br />

(1987) e alcune eccellenti critiche fuori dal suo paese per El verano de la señora Forbes (per esempio quella di<br />

Donald Lyons, nel Film Comment); e comprese esercizi interessanti nel cinema e nel video nei quali esplorò il linguaggio<br />

audiovisivo. Questa sperimentazione formale lo portò a realizzare quello che sarebbe stato il suo più gran-<br />

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