Apclai - Festival del Cinema Latino Americano a Trieste
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Teclópolis Argentina C'era una volta... Riviste si agitano al vento, una cinepresa Super- 8 si trascina sopra un tavolo di legno, mentre una vecchia coperta va e viene. Di colpo, un mouse, poi tutta una civiltà correndo verso il suo destino inevitabile. La contaminazione plastica è arrivata a un punto tale che neppure le spiagge più lontane sono in salvo. 72 Regia: Javier Mrad Sceneggiatura: Javier Mrad, Javier Salazar, Javier Swedsky Fotografia: Juan Maglione Montaggio: Hugo Primero, Diego Primero Musica: Cesar Lerner Produttore: Javier Mrad, Diego Primero Produzione: Cancanclub Anno di produzione: 2009 Durata: 12 Min.10" Javier Mrad Javier Mrad è disegnatore grafico, animatore e illustratore con 20 anni di esperienza professionale. Nel 1987 creò il primo dipartimento di on-air design dell'Argentina nel Canal 13/TN/Grupo Clarín e lo ha diretto per 10 anni. Nel 1997 ha fondato una propria compagnia www.medialuna.tv e nel 2005 www.banzaifilms.tv. Dopo 20 anni di espeienza nel Broadcast Design, si è ritirato dal lavoro commerciale, per dedicarsi completamente all'insegnamento e a creare i propri film. Javier Mrad ha tenuto conferenze sul broadcast design nel mondo negli ultimi 15 anni. 2009 - Teclópolis 2007 - 2metros 2006 - Doublethink 2006 - 8:15 2006 - 0101 2005 - m´appelle
Tren Paraguay Paraguay/Argentina Un viaggio attraverso i ricordi ha inizio nella fatiscente stazione centrale della ferrovia, con uno sguardo orgoglioso a quello che rappresentò un tempo. Avanza per il vecchio percorso dei binari, dove luoghi desolati rivelano un segreto: la ferrovia è ancora viva, nei suoi oggetti, nei suoi spazi e, soprattutto, nella gente. Piccoli aneddoti raccontati da ex-ferrovieri, venditrici, bambini, vicini e passeggeri propongono, in un racconto corale, un'immagine umanizzata del treno che beve acqua, grida e sta diventando vecchio. Il cielo restituisce i loro sentimenti: dai giorni soleggiati che evocano momenti allegri, alle nubi che si addensano con il passar del tempo. Il silenzio si impossessa di questo coro e, come uno specchio della sua storia, della sua cultura e delle sue credenze, il viaggio arriva al capolinea, dove i binari giacciono inerti nella profondità del tempo. 73 Regia: Mauricio Rial Banti Sceneggiatura: Mauricio Rial Banti Fotografia: Luis Reggiardo Montaggio: Anita Remón Musica: Germán Lema Produttore: Gabriela Cueto e Mauricio Rial Banti Produzione: VS Fang View; Mauricio Rial Banti Anno di produzione: 2011 Durata: 64 min.
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Tren Paraguay<br />
Paraguay/Argentina<br />
Un viaggio attraverso i ricordi ha inizio nella fatiscente stazione<br />
centrale <strong>del</strong>la ferrovia, con uno sguardo orgoglioso a quello che<br />
rappresentò un tempo. Avanza per il vecchio percorso dei binari,<br />
dove luoghi desolati rivelano un segreto: la ferrovia è ancora viva,<br />
nei suoi oggetti, nei suoi spazi e, soprattutto, nella gente. Piccoli<br />
aneddoti raccontati da ex-ferrovieri, venditrici, bambini, vicini e<br />
passeggeri propongono, in un racconto corale, un'immagine umanizzata<br />
<strong>del</strong> treno che beve acqua, grida e sta diventando vecchio. Il<br />
cielo restituisce i loro sentimenti: dai giorni soleggiati che evocano<br />
momenti allegri, alle nubi che si addensano con il passar <strong>del</strong><br />
tempo. Il silenzio si impossessa di questo coro e, come uno specchio<br />
<strong>del</strong>la sua storia, <strong>del</strong>la sua cultura e <strong>del</strong>le sue credenze, il viaggio<br />
arriva al capolinea, dove i binari giacciono inerti nella profondità<br />
<strong>del</strong> tempo.<br />
73<br />
Regia: Mauricio Rial Banti<br />
Sceneggiatura: Mauricio Rial Banti<br />
Fotografia: Luis Reggiardo<br />
Montaggio: Anita Remón<br />
Musica: Germán Lema<br />
Produttore: Gabriela Cueto e Mauricio Rial Banti<br />
Produzione: VS Fang View; Mauricio Rial Banti<br />
Anno di produzione: 2011<br />
Durata: 64 min.