relazione descrittiva - PLIS delle Valli d'Argon
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P. L. I. S. d e l l e V a l l i d ’ A r g o n Relazione descrittiva e proposta degli interventi risultato dell’azione secolare dell’uomo. Proprio nella salvaguardia di questi ambiti prossimi ai centri abitati si può individuare la sfida principale della pianificazione dei prossimi anni. Infatti, se la tutela del territorio alle quote alte è in parte oggettiva, cioè insita nelle caratteristiche morfologiche e climatiche, nonché ormai valore culturale diffuso fra la popolazione, il fondovalle e gli ambiti collinari appaiono certamente più vulnerabili alla forte richiesta di edificazione, destinandoli ad una crescita lenta, ma costante, dell’urbanizzazione con la conseguente riduzione degli ambiti di naturalità. L’individuazione del P.L.I.S. discende anche dalla consapevolezza che l’identità di una comunità è rafforzata anche attraverso la conservazione di spazi tradizionalmente presenti nella vita dei suoi abitanti, anche con la presenza di luoghi che possiedono un forte valore simbolico in quanto oggetto di culto popolare. Oltre alla presente relazione lo studio è stato composto da una serie di elaborati grafici a scale diverse redatti al fine di comprendere meglio lo stato dell’area, i processi antropici e naturali che hanno determinato il paesaggio. Lo studio cartografico iniziato con la redazione di una serie di carte tematiche ad una scala 1:5000 è stato poi ridotto a 1:10000 in quanto l’ampiezza dell’area non consentiva di cogliere visivamente l’insieme dei segni del territorio, non consentendo una percezione dei fenomeni di trasformazione fondamentale per capire il carattere dell’area. 5
P. L. I. S. d e l l e V a l l i d ’ A r g o n Relazione descrittiva e proposta degli interventi L’amena Valle di Albano. Sullo sfondo chiude la valle la località collinare detta dei Pasta in comune di Torre de’ Roveri
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Relazione <strong>descrittiva</strong> e proposta degli interventi<br />
risultato dell’azione secolare dell’uomo. Proprio nella salvaguardia di<br />
questi ambiti prossimi ai centri abitati si può individuare la sfida principale<br />
della pianificazione dei prossimi anni. Infatti, se la tutela del territorio alle<br />
quote alte è in parte oggettiva, cioè insita nelle caratteristiche<br />
morfologiche e climatiche, nonché ormai valore culturale diffuso fra la<br />
popolazione, il fondovalle e gli ambiti collinari appaiono certamente più<br />
vulnerabili alla forte richiesta di edificazione, destinandoli ad una crescita<br />
lenta, ma costante, dell’urbanizzazione con la conseguente riduzione degli<br />
ambiti di naturalità.<br />
L’individuazione del P.L.I.S. discende anche dalla consapevolezza che<br />
l’identità di una comunità è rafforzata anche attraverso la conservazione<br />
di spazi tradizionalmente presenti nella vita dei suoi abitanti, anche con la<br />
presenza di luoghi che possiedono un forte valore simbolico in quanto<br />
oggetto di culto popolare.<br />
Oltre alla presente <strong>relazione</strong> lo studio è stato composto da una serie di<br />
elaborati grafici a scale diverse redatti al fine di comprendere meglio lo<br />
stato dell’area, i processi antropici e naturali che hanno determinato il<br />
paesaggio. Lo studio cartografico iniziato con la redazione di una serie di<br />
carte tematiche ad una scala 1:5000 è stato poi ridotto a 1:10000 in<br />
quanto l’ampiezza dell’area non consentiva di cogliere visivamente<br />
l’insieme dei segni del territorio, non consentendo una percezione dei<br />
fenomeni di trasformazione fondamentale per capire il carattere dell’area.<br />
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