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relazione descrittiva - PLIS delle Valli d'Argon

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P. L. I. S. d e l l e V a l l i d ’ A r g o n<br />

Relazione <strong>descrittiva</strong> e proposta degli interventi<br />

è la frazione Marianna, che era composta, scrive Don Bruno Bellini in<br />

“Torre De’ Roveri appunti di storia” da sette famiglie, fino a poco tempo fa<br />

tutte di contadini e tutte viventi sul territorio.<br />

Le numerose contrade che costituiscono il paese sono sparse sul suo<br />

territorio, conferendone la caratteristica di piccoli agglomerati sparsi:<br />

Casale, Brugali, Pasta, Marianna e altri.<br />

Maironi da Ponte scrive a questo proposito: “ ...il villaggio è diviso in tre<br />

contrade: Torre propriamente detta, ove vedesi la sua chiesa parrocchiale<br />

in onor di S. Girolamo, appartenente alla Pieve di Seriate, le altre due<br />

sono Torricella, posta al piano e il cosiddetto Colle de’ Pasta,<br />

denominazione che derivar le deve dal villeggiarvi questa nobile famiglia,<br />

rispettabile anche dall’aver essa dati i natali a due rinomati medici noti<br />

all’Europa per gli eruditi e pregiati loro scritti: i Dott. Andrea e Giuseppe<br />

Pasta.”<br />

La Torricella è ora una <strong>delle</strong> tante aziende agricole sparse sul territorio,<br />

che originariamente era in mano ai contadini e una parte era condotta a<br />

salariato, poi il conte Grumelli ritirò il terreno e assunse il contadino come<br />

salariato. Sono stati distrutti i pescheti esistenti perché vecchi, scrive Don<br />

Bruno Bellini, si sradicò la vite vecchia, specialmente quella bianca; il<br />

proprietario immise macchinari per dissodare il terreno e impiantò una<br />

nuova vite coltivando la collina tutta a vite. (da Appunti di Storia)<br />

Proprio sul crinale del colle dei Pasta, circondata da piante secolari, sorge<br />

la chiesetta di San Cristoforo, nota come chiesetta di santa Croce:<br />

all’interno è custodita una celebre reliquia, il Legno di Santa Croce, dato in<br />

dono a Domenico Pasta da Clemente XI il 3 marzo 1717 (storia autentica<br />

dell’archivio parrocchiale). All’interno di santa Croce vi sono affreschi di<br />

ottima fattura attribuiti a Gavasio da Poscante.<br />

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