relazione descrittiva - PLIS delle Valli d'Argon

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P. L. I. S. d e l l e V a l l i d ’ A r g o n Relazione descrittiva e proposta degli interventi doveva trovarsi nei pressi della Bettola e la chiesetta campestre di San Lorenzo, si ritiene che sia stata l’antica parrocchiale di Matalone. Negli Statuti di Bergamo del XIV e XV secolo Matalone è elencato tra i comuni appartenenti alla facta di porta S. Andrea. Nel 1353 è eseguita la ricognizione dei suoi confini: tra le coerenze vengono citati i comuni di Foppa de Chu (Costa Mezzate), Brusaporto, Seriate, Pedrengo, Scanzo, Matalone (San Paolo d'Argon) e Buzzone (San Paolo d'Argon), che circoscrivono un territorio che rispetta solo in parte la situazione confinaria odierna (Codice Patetta, 1996). Per quanto riguarda la strada che, in epoca romana portava in Valle Cavallina secondo Mazzi e Maironi da Ponte essa cominciava dalla porta orientale della città e, superato il Serio, a Seriate, passava a nord delle colline di Comonte per dirigersi verso Carobbio dove c’era la biforcazione: una via proseguiva per Telgate verso Brescia e l’altra si staccava per avvicinarsi verso Trescore. Una delle contrade più antiche di Trescore si chiama ancora oggi Strada e così è chiamata lungo i secoli a conferma dell’importanza di tale via di comunicazione. Ancora secondo Mazzi una prima biforcazione della strada romana avveniva presso Albano, da qui proseguiva un ramo per Buzzone e, passato il guado basso del Rio Seniga, nella zona dell’attuale cimitero, si portava sul territorio di Cenate. Da qui, costeggiando la collina dell’Aminella superava il torrente Tadone, ancora con un facile guado e sboccava nella piazza del mercato di Trescore per riallacciarsi poi con la deviazione proveniente da Carobbio e proseguire per Entratico. Scrive Mario Sigismondi in “Toponimi della bergamasca -Trescore Balneario” a questo proposito: “la distanza tra Bergamo e Telgate era segnata in dodici miglia romane; essa è quasi esattissima e al nono miglio avveniva la diramazione per Trescore, la valle Cavallina e la Val Camonica. La diramazione per la Valle Cavallina non avvenne più nei pressi di Carobbio, ma una via che prima naturalmente conduceva ad Albano venne prolungata fino a raggiungere Buzzone ed il guado piano del torrente Senìga, di qui avanzandosi sul territorio di Cenate…” 29

P. L. I. S. d e l l e V a l l i d ’ A r g o n Relazione descrittiva e proposta degli interventi Nel documento del 1079, quello della donazione del conte Giselberto a Cluny del terreno per edificare il monastero, si accenna alla località di Voolplano, dove sorse il monastero: è scritto, infatti che la pezza donata ai monaci è quella... “per quam via in parte currit...a locum qui sic nominatur vooplano 5 ... .” Se si pensa alla località in cui è sorto il monastero primitivo si può notare che il pezzo di terra era attraversata dalla ex strada della Val Cavallina e che il “Voolplano” è un guado basso sul Seniga, che appunto in quella zona veniva superata. Il percorso attuale del torrente, un tempo fiume vero e proprio, ricco di pesci, non è quello originario, poichè ci sono numerose tracce di deviazioni volute da questo o quell’abate per una più razionale irrigazione del terreno circostante. Il ricordo di questa strada è presente anche nella denominazione di Bbià Caalina oggi salvato con via Cavallina opposta alla strada che, staccandosi da quella asfaltata ripete più o meno lo stesso percorso della vecchia, ai piedi dei ronchi fino a Buzzone e da qui proseguiva, costeggiando il monastero fino al guado della Seniga e poi verso Cenate e Trescore. L’importanza del guado della Seniga fu nota dunque fin da tempi remoti: la strada che da Bergamo andava a Brescia era assai importante sia economicamente che militarmente. Il guado veniva ad assumere anche importanza strategica oltre ad essere un punto obbligato di passaggio. Non a caso Buzzone è il nucleo abitato che sta più vicino al guado piano; anche per questo il conte Giselberto regala al monastero di Cluny il pezzo di terra presso la strada e vicino al guado, perché è comodo e frequentato da viandanti che avrebbero, oltre che ammirato la costruzione e lodato il fondatore, goduto di ospitalità e assistenza quanto mai necessarie in tempi così difficili. San Paolo d’Argon è oggi un centro industriale situato alle pendici del monte d’Argon (482 m. slm); era già conosciuto, ai tempi del monastero benedettino fondato nel secolo XI per la presenza di una famosa cantina completata da Antonio da Milano nel 500, capace di contenere migliaia di 5 “…il terreno donato ai monaci è quello attraverso cui corre in parte una strada….. verso un luogo così chiamato vooplano… vadum plano= guado di facile accesso perché piano.” 30

P. L. I. S. d e l l e V a l l i d ’ A r g o n<br />

Relazione <strong>descrittiva</strong> e proposta degli interventi<br />

Nel documento del 1079, quello della donazione del conte Giselberto a<br />

Cluny del terreno per edificare il monastero, si accenna alla località di<br />

Voolplano, dove sorse il monastero: è scritto, infatti che la pezza donata ai<br />

monaci è quella... “per quam via in parte currit...a locum qui sic nominatur<br />

vooplano 5 ... .” Se si pensa alla località in cui è sorto il monastero primitivo<br />

si può notare che il pezzo di terra era attraversata dalla ex strada della Val<br />

Cavallina e che il “Voolplano” è un guado basso sul Seniga, che appunto<br />

in quella zona veniva superata. Il percorso attuale del torrente, un tempo<br />

fiume vero e proprio, ricco di pesci, non è quello originario, poichè ci sono<br />

numerose tracce di deviazioni volute da questo o quell’abate per una più<br />

razionale irrigazione del terreno circostante. Il ricordo di questa strada è<br />

presente anche nella denominazione di Bbià Caalina oggi salvato con via<br />

Cavallina opposta alla strada che, staccandosi da quella asfaltata ripete<br />

più o meno lo stesso percorso della vecchia, ai piedi dei ronchi fino a<br />

Buzzone e da qui proseguiva, costeggiando il monastero fino al guado<br />

della Seniga e poi verso Cenate e Trescore. L’importanza del guado della<br />

Seniga fu nota dunque fin da tempi remoti: la strada che da Bergamo<br />

andava a Brescia era assai importante sia economicamente che<br />

militarmente. Il guado veniva ad assumere anche importanza strategica<br />

oltre ad essere un punto obbligato di passaggio. Non a caso Buzzone è il<br />

nucleo abitato che sta più vicino al guado piano; anche per questo il conte<br />

Giselberto regala al monastero di Cluny il pezzo di terra presso la strada e<br />

vicino al guado, perché è comodo e frequentato da viandanti che<br />

avrebbero, oltre che ammirato la costruzione e lodato il fondatore, goduto<br />

di ospitalità e assistenza quanto mai necessarie in tempi così difficili.<br />

San Paolo d’Argon è oggi un centro industriale situato alle pendici del<br />

monte d’Argon (482 m. slm); era già conosciuto, ai tempi del monastero<br />

benedettino fondato nel secolo XI per la presenza di una famosa cantina<br />

completata da Antonio da Milano nel 500, capace di contenere migliaia di<br />

5 “…il terreno donato ai monaci è quello attraverso cui corre in parte una strada….. verso un luogo così<br />

chiamato vooplano… vadum plano= guado di facile accesso perché piano.”<br />

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