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relazione descrittiva - PLIS delle Valli d'Argon

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P. L. I. S. d e l l e V a l l i d ’ A r g o n<br />

Relazione <strong>descrittiva</strong> e proposta degli interventi<br />

LE CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE<br />

di Diego Marsetti<br />

L’area del P.L.I.S. è collinare, con quote che vanno da un minimo di metri<br />

250 slm e un massimo di metri 482 slm rappresentato dal monte d’Argon<br />

in corrispondenza del santuario dedicato alla Madonna.<br />

Dal punto di vita geologico risulta composta da formazioni Cretaciche, la<br />

cui genesi è legata alla progressiva chiusura del bacino tetideo avvenuta<br />

circa 60 milioni di anni fa e culminata nell'orogenesi alpina, ricoperte in età<br />

recente da un intreccio di alluvioni torrentizie, di sedimenti fluvioglaciali e<br />

di materiale d'origine glaciale dell'era Quaternaria. Le età di questi depositi<br />

possono essere ricondotti al piani geologici dell’ Albiano Superiore, circa<br />

100 milioni di anni fa, fino ai Pleistocene Superiore e Oligocene, 10.000-<br />

100.000 anni.<br />

La morfologia del territorio individua un paesaggio pedemontano,<br />

risultante dalla sovrapposizione di agenti erosivi e deposizionali ad opera<br />

dei versanti montani limitrofi e alluvionali fluviali, a discapito di depositi<br />

cretacici.<br />

In sintesi questi deposti risultano costituiti da litotipi calcaree, calcareo<br />

marnose, marne e peliti (litotipi rappresentati in letteratura col nome di:<br />

Sass de la Luna, Unità Cenomaniane, Peliti Nere Superiori, e depositi<br />

alluvionali e colluviali, fluvioglaciali (Unità di Valdesse, Complesso di<br />

Ponte Selva, Unità di Trescore) ricoperte da Unità Ubiquitarie come<br />

depositi di versante e alluvionali (Complesso di Palazzago, Unità<br />

Postglaciale), composti in prevalenza da depositi ghiaioso-ciottolosi con<br />

sottile alterazione superficiale costituenti ripiani alluvionali, localmente<br />

terrazzati, localmente frammisti a colluvie e a depositi di versante.<br />

Il territorio, da un punto di vista geotettonico, rientra nel "Ciclo Alpino"<br />

dell'orogenesi <strong>delle</strong> Alpi Meridionali Bergamasche, e le unità cretacee, al<br />

fronte della cintura di Fold-thrust sudalpina, sono molto deformate a causa<br />

di piegamenti e di sovrascorrimenti i cui assi sono disposti WSW – ESE, e<br />

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