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relazione descrittiva - PLIS delle Valli d'Argon

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P. L. I. S. d e l l e V a l l i d ’ A r g o n<br />

Relazione <strong>descrittiva</strong> e proposta degli interventi<br />

visitatore paesaggi e coni panoramici di indubbio valore. A differenza di<br />

altre aree pedemontane l’intensa antropizzazione già presente nei secoli<br />

scorsi ben rappresentata dalla rete viaria di “costa” e “mezza costa” facilita<br />

tale godimento anche al viaggiatore occasionale.<br />

L’amenità e la panoramicità dei luoghi sono stati sicuramente il motivo<br />

della collocazione di dimore fortificate prima e case di villeggiatura<br />

successivamente. Il castello della famiglia Lupi in Cenate Sotto e il<br />

castello della Aminella collocato sull’omonima collina si ponevano a<br />

controllo della plaga di Trescore e della via Cavallina che transitava ai<br />

piedi del sistema collinare. Caduta la necessità difensiva diversi castelli o<br />

dimore fortificate si trasformarono lentamente in dimore di villeggiatura.<br />

Tale fenomeno già rilevato nel Cinquecento diffuso sui colli dell’hinterland<br />

di Bergamo, interessa anche l’area del P.L.I.S. La zona della costa dei<br />

Brugaletti in Cenate Sotto o la villa Frizzoni in Torre de' Roveri nella<br />

rinomata località detta colle dei Pasta sono esempi emblematici in questo<br />

senso.<br />

Particolare rilievo assumono anche le creste dei colli che compongono il<br />

sistema. La percorribilità di queste con strade già tracciate nei secoli<br />

scorsi, oltre ad avere consentito una totale antropizzazione <strong>delle</strong> colline,<br />

permette al visitatore di cogliere panorami a volte amplissimi, caratterizzati<br />

da una serie di quinte montane o collinari a nord e dalla pianura sconfinata<br />

a mezzogiorno. Infatti, l’area in esame si pone come punto di vista<br />

sopraelevato sulla pianura, offrendo panorami insoliti, disvelatori, “aerei”.<br />

Nel P.L.I.S. questa lettura del territorio dall’alto con numerosi “top view”<br />

mostra al contrario <strong>delle</strong> valli prive o scarsamente percorribili, mostrando<br />

paradossalmente una situazione ribaltata rispetto alla classica<br />

occupazione del territorio da parte dell’uomo nella storia più recente.<br />

Questo tipo di percorsi di cresta, maggiormente presenti nell’antichità<br />

prima <strong>delle</strong> grandi bonifiche operate dall’impero Romano, sono spesso<br />

arricchiti da emergenze storiche che sottolineano l’amenità dei luoghi: nei<br />

colli d’Argon ad esempio si rileva la chiesa della Madonna d’Argon (m. 480<br />

slm), mentre sulla sommità del colle di S. Giorgio con l’omonima chiesetta.<br />

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